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Apertura
col botto della stagione teatrale 2012 a Chiaravalle Centrale.
Nel nuovo cinema- teatro “Impero”, approntato per
l’occasione a tempo di record ,alla presenza di un pubblico delle grandi
occasioni,con la partecipazione di numerose autorità civili e militari, è
andata in scena ”Due dozzine di rose scarlatte”, una piece teatrale di Aldo
de Benedetti, con la regia di Maurizio Panici.
Mattatori della serata, Paola Gassman e Pietro
Longhi,in una spassosa commedia degli equivoci che ha trascinato il pubblico
in un susseguirsi di situazioni e battute esilaranti.
Piece arguta ed elegante in cui il gioco delle coppie
si mostra come un imprescindibile motore narrativo,considerata uno dei
capisaldi di quella corrente nota come "commedie dei telefoni bianchi", in
cui le schermaglie coniugali e le quotidianità delle famiglie italiane si
affrontavano con leggerezza e vivacità.
Al centro della vicenda, un grosso mazzo di rose rosse,
consegnato per errore alla moglie anziché all'amante dell'ingegner Verani,
il protagonista della storia. Per sopperire all'inconveniente, Verani finge
che le rose siano il dono di un ammiratore segreto “Mistero”, dando inizio a
una catena di equivoci che vedranno regredire la moglie a fantasie
adolescenziali e finiranno col coinvolgere ,suo malgrado anche il miglior
amico di Verani.
Due dozzine di rose scarlatte è una di quelle commedie
che giocano sulle fantasie della seduzione, sui tradimenti immaginari,
attraverso un sottile gioco psicologico che si dipana in un meccanismo
teatrale perfetto, a metà strada tra l'arguzia del teatro inglese moderno e
il vaudeville francese.
Con il linguaggio di oggi potremmo dire che “il
virtuale” si dimostra superiore al “reale”. E forse ,proprio oggi che la
comunicazione avviene in gran parte attraverso internet, facebook, avatar ed
immagini virtuali, siamo in grado di comprendere il perché del successo
universale di questa bella commedia. Ma tutto è immaginato, virtuale,
sognato. Quando la realtà irrompe di nuovo, al termine del volo fantastico,
tutti, felicemente infelici, la accettano di buon grado.
Particolarmente festeggiata Paola Gassman, figlia di un
concittadino di Chiaravalle,il grande Vittorio che, nel 1982 ha ricevuto il
premio ”Città di Chiaravalle” per la narrativa, ed anche la cittadinanza
onoraria. Presto, secondo la proposta del sindaco, gli sarà intitolata una
strada.
Soddisfatta l’amministrazione comunale che riapre i
battenti di un locale storico per la cittadina,che ha visto alternarsi sul
bel palcoscenico compagnie teatrali, eventi musicali, convegni e seminari,
fin dagli anni sessanta, con numerose proiezione di films di un cinema
d’avanguardia.
“Viviamo stasera emozioni mai sopite dopo circa
vent’anni di chiusura di questa struttura,-afferma, emozionato il sindaco
Tino- si riparte con la rinascita di Chiaravalle nel suo aspetto culturale,
aggregativo, ludico-ricreativo e sociale. Tempo Nuovo, quindi,con
l’apprezzamento e le lodi per l’associazione ed il ricordo grato per Franco
Candiloro, che ha inseguito questo sogno per tutta la vita e che,
purtroppo, non l’ha visto realizzato. Ma ci guarda da lassù!”
Il nuovo presidente Mauro Bittoni ha posto l’accento
sul valore di un’associazione che si occupa di diffondere la cultura del
teatro a tutti gli strati sociali.”Se ognuno di voi, stasera ,porta qualcosa
da comunicare ad altri,sia in termini di conoscenza che di emozioni e
sentimenti, noi abbiamo raggiunto il nostro scopo:farvi divertire
riflettendo con intelligenza, anche grazie al messaggio contenuto nello
spettacolo”.
Standing ovation finale,con il massimo apprezzamento
per tutta la brillante compagnia,che ha dovuto, a furor di pubblico,
effettuare varie uscite sulla scena.
Si prosegue con la stagione, domenica 12 febbraio con
“Il burbero benefico”,altro pilastro della commediografia italiana,
capolavoro assoluto di Goldoni, con Mariano Rigillo ed Anna Teresa Rossini.
TERESA TINO- CALABRIAORA
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