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Erano le 4:35 del 10 Settembre del 2000 quando un inferno di fango e
acqua travolse tutto ciò che si trovava sul proprio cammino. Il
camping le Giare di Soverato,da decennale luogo di divertimento e di
svago,diventò un luogo di morte. Tredici vittime. Questo il tragico
bilancio alla fine di quello che era il tradizionale campo di fine
estate organizzato dall'Unitalsi.
A commemorare le vittime della tragedia,a dieci anni dal nefasto
avvenimento,c'èrano il sindaco di Gagliato Franco Fodaro che insieme
all'Amministrazione Comunale hanno organizzato questo evento, il DR.
Pipicelli Giuseppe medico unitalsiano sottosezione Unitalsi Soverato
e i volontari di protezione civile Edelweiss di Soverato. L'assenza
della Sig.ra Pina Abruzzo presidente della sottosezione Unitalsi di
Soverato,purtroppo è stata giustificata da un evento luttuoso che ha
colpito la sua famiglia. La proiezione del film "TREDICI" diretto
dal giovane cineasta catanzarese Giuseppe Petitto e prodotto da
Gianvito Casadonte ha aperto il momento di riflessione sui tristi
avvenimenti di dieci anni fa. Un film per non dimenticare, che cerca
di raccontare, in quasi trenta minuti, la tragedia del camping le
Giare di Soverato consumatasi il 10 Settembre del 2000. Lo stesso
titolo del documentario riporta alla memoria le tredici persone che
quella spietata valanga di acqua,fango e detriti ha portato via per
sempre. L'intento del documentario è quello di rileggere la
tragedia,sottolineando proprio l'amore che,in quei momenti di
panico,ha spinto i disabili e gli operatori Unitalsi a mettere in
gioco la propria vita per salvare quella di amici e parenti.
L'inizio del film tocca profondamente l'anima: vengono, infatti,
proiettati alcuni momenti di festa durante i quali gli operatori
Unitalsi sorridono ed assistono felicemente ad uno spettacolo di
tarantella. Nessuno di loro poteva immaginare che il giorno dopo
quella festa la forza della natura avrebbe portato via tanti di quei
sorrisi. Era il 10 settembre del 2000, data che ha sconvolto la vita
della collettività,calabrese e non. Dalle testimonianze delle
persone scampate alla tragedia si evince il senso d'impotenza
dell'uomo dinanzi alla forza della natura e la tristezza determinata
dalla consapevolezza di aver perso,per sempre,sotto quella maledetta
acqua,tanti amici e tante persone care. Dopo la visione del
documentario c'è stato l'intervento del sindaco di Gagliato,che in
una sala pervasa dalla commozione,ha affermato che "dinanzi a questa
tragedia,dopo dieci anni, è necessario mettersi in discussione e
assumersi le proprie responsabilità,richiamando le istituzioni ad un
maggiore impegno per la salvaguardia del territorio. Continua il
sindaco dicendo che "Poco è cambiato riguardo alla gestione delle
emergenze. In Calabria ancora esistono camping costruiti sui canali
fluviali e il rischio della tragedia è sempre dietro l'angolo.
Alla fine del suo intervento il sindaco a ringraziato l'Unitalsi,i
volontari dell'Edelweiss,tutte le persone presenti augurando a tutti
un sereno natale e un felice anno nuovo.
A spiegare chi sono e che cosa fanno i volontari dell'Unitalsi
(Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari
Internazionali) è stato il DR. Pipicelli Giuseppe medico e ex
presidente della sottosezione Unitalsi di Soverato per diversi anni.
Riferendosi proprio alla tragedia delle giare ha detto: L'amore
verso l'ammalato e l'abnegazione caratterizzano il volontario dell'Unitalsi,
disposto anche a perdere la vita per gli altri. Il racconto di chi
invece a vissuto questa brutta esperienza come soccorritore l'ha
fatto il responsabile del settore emergenza dell'Edelweiss Pasquale
Pipicelli il quale ha detto che ben poco hanno potuto fare in quei
momenti per salvare qualcuno E' stata una esperienza cruda continua
Pipicelli constatare la morte e recuperare i cadaveri, la prima
volta in tutti questi anni di volontariato in protezione civile.
Esperienza che continua a segnare il nostro impegno di volontari. Il
referente del luogo dell'Unitalsi di Soverato Giovanni Montepaone ha
voluto sottolineare l'impegno dell'Unitalsi che deve essere di
esempio per le altre associazioni di volontariato. Impegno che non
finisce solo alla vendita delle uova di pasqua o dei bonsai
d'ulivo,che ogni anno vengono proposti a Gagliato da lui stesso.
Continua dicendo che Gagliato meritava la presenza dell'Unitalsi, e
di questo importante evento.
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