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SOVERATO
I DOVERI VERSO LA COLLETTIVITA'

   
Ogni volta che il sottoscritto, Angelo Oliverio, scrive sul sito Internet "Soveratoweb", persone non meglio identificate, anonimi portavoce (forse) del pensiero altrui o di messaggi altrui, chi lo sa, si sentono di replicare ai problemi che tutti hanno sotto gli occhi, ma di cui nessuno parla.

Prima ringrazio la redazione di Soveratoweb per il diritto di replica concesso, ma mi preme invitare i giornalisti, il caporedattore, il direttore editoriale e tutti gli operatori dell'informazione ad adottare come norma aurea il rifiuto di pubblicare articoli e interventi non firmati con nome e cognome degli scriventi, per non parlare di coloro che si firmano "Anonimo".

Questa deve essere una norma di comportamento dettata dalla deontologia professionale; come secondo effetto che si otterrebbe, perseguendo questa semplice regola, si metterebbe la parola fine ad un modo di fare omertoso, di cui Soverato non ha francamente bisogno.

Fatte queste premesse, da Ottobre continuo ad infastidire questo lettore dalle orecchie sensibili, << su una questione che sembra di importanza vitale una batteria ...>>.

Mi stupisce che tale Francesco P., che può essere un nome vero, uno pseudonimo o qualcuno che si cela dietro falsa identità, attacchi me, semplice cittadino.

I termini sono esattamente invertiti, è l'autorità dello Stato, in tutte le sue articolazioni, centrali e periferiche, il Sindaco, il corpo di Polizia Municipale, gli Assessori al ramo, i consiglieri di maggioranza e di minoranza, che sono tenuti a risponderci.

Evidentemente il mio interlocutore non ragiona in termini di "noi", di "collettività", ma come sempre da buon italiano e da buon meridionale, secondo parametri del proprio individualistico e privato tornaconto.

In caso contrario, invito tutti i cittadini di Soverato a prendere coscienza dei propri doveri verso la comunità, e per ogni disservizio, lamentela, osservazione e suggerimento a dirigersi presso lo sportello dell' U. R. P. (Ufficio Relazioni con il Pubblico), presso il Palazzo di Città, a piano terra, sulla sinistra non appena si entra, dove gli impiegati vi forniranno un apposito modulo da compilare.

Se, come è avvenuto al sottoscritto, non si riceve risposta, si scrive su testate giornalistiche cartacee o telematiche, fino a quando non si ottiene quanto dovuto.

Certo, in città che sono tali, non per decreto, il galateo istituzionale vuole che si risponda alle interpellanze che vengono dai cittadini.

Purtroppo non abbiamo avuto gli Austriaci come nel Lombardo-Veneto!

Vorrei ricordare al solerte lettore la differenza tra una batteria ed un accumulatore al piombo.

Il D.lgs 188/08, non Angelo Oliverio, distingue tra pile/batterie, accumulatori di avviamento (per autoveicoli) al piombo e accumulatori industriali, e per ognuna di queste tre categorie di rifiuto pericoloso, è prevista la raccolta separata, il trattamento ed il riciclaggio, onde evitare che i metalli pesanti (piombo, cromo, cadmio, rame, zinco, mercurio) ivi contenuti, si disperdano nell'ambiente.

Per quanto riguarda la situazione di degrado ambientale di via don Pilla, cos'altro dovrei aggiungere alle numerose fotografie, pubblicate anche su Soveratoweb, se non esortare i cittadini della zona della Panoramica, il personale sanitario dell'Ospedale ed i parenti dei ricoverati a rivolgersi alla Procura della Repubblica di Catanzaro, costituendo un comitato di quartiere, avvalendosi del patrocinio legale, per tutelare il diritto alla Salute.

Non accetto lezioni da chicchessia, soprattutto da chi non si accorge di scrivere in un italiano sgrammaticato, senza punteggiatura, in una sintassi ipotattica, piena di anacoluti ed ellissi di verbo e di soggetto.

Per chiarimenti in merito alla terminologia specialistica da me usata, perché non si tratta di turpiloquio, potrà dare lumi il prof. Nisticò, al quale manifesto la mia gratitudine per la sua disponibilità a intervenire nelle mie discussioni, con la sapidità che solo un Maestro, non soltanto un ex-docente, sa usare.

Alla fine di Agosto, ricordo al caro lettore che, l'immondizia indifferenziata debordante dai cassonetti, è stata il risultato del combinato disposto di:

 

- sequestro della discarica di Alli (Simeri Crichi-CZ) da parte della Magistratura, a seguito di irregolarità tecniche e per l' indagine a carico della Enertech, Società che gestisce l'impianto;

- saturazione della discarica di Pianopoli, dove gli autocompattatori dei comuni della provincia di Catanzaro, ma anche dalle province limitrofe, e addirittura da fuori Regione, erano costretti a lunghe file, prima di depositare i rifiuti;

- passaggio di consegne del servizio raccolta rifiuti dalla E-Log di Rossano (CS) alla Geoambiente di Belpasso (CT).

 

Se, poi vogliamo andare per il sottile, Lei dov'è quando ogni venerdì della settimana, da decenni a Soverato, con qualsiasi Amministrazione comunale, si consuma lo scempio del mercato degli ambulanti?

Sono convinto che non ha letto attentamente il mio articolo, né i precedenti, in cui non ho parlato solo di una batteria, come la chiama Lei, ma ho richiamato alla memoria degli amministratori pubblici e degli organi competenti, come la Capitaneria di porto e il Demanio Marittimo, lo scempio di quel rottame di rimorchio di un camion, abbandonato da anni sulla spiaggia adiacente il lungomare Giovanni Paolo II, dai giostrai che fruiscono di quello spazio da sempre, insieme a laterizi, pali in acciaio per l'illuminazione etc.., tutto documentato da foto inequivocabili.

Poi, in un secondo capoverso ho citato la sentenza della Settima Sezione della Corte di Giustizia Europea, che ha condannato l'Italia per inadempienza delle norme in materia di trattamento delle acque reflue urbane, e ho sollevato dubbi circa la bontà dei tanti scarichi (detti impropriamente di acque bianche?!) che sfociano direttamente a mare, annoso problema di questa località turistica che vorrebbe elevarsi a essere la Rimini del Sud, la California dell'Ovest e altri blasoni, senza avere i pre-requisiti elementari (raccolta differenziata dei rifiuti, trattamento delle acque piovane urbane, mobilità sostenibile, servizi di balneazione, viabilità, cortesia e gentilezza del personale alberghiero, qualità e pulizia della spiaggia.....)

Più attaccamento alla realtà e coerenza di questa...

Anche il lessico da Lei usato denota scarso senso civico, giacché il mio non è << un accanimento il suo scomoda (sic!) polizia municipale cobat e capitaneria di porto per una batteria cioè un pò di attaccamento alla realtà...>>

Tralasciando la rarefazione totale dei segni di interpunzione, che non sono un abbellimento pleonastico, ma servono da segnaletica in un testo scritto, a parte che in <<scomoda...>> manca qualcosa, e ricordando che "un pò" è apocope di "un poco" e si scrive " un po' " (con il segno dell'elisione, cioè l'apostrofo ), non vedo dove stia il fastidio da me arrecato alla polizia municipale e altri, i quali sono tenuti ad ottemperare ad obblighi di legge, in materia di salute pubblica e ambiente, non è certo un favore che fanno a noi.

Ringrazio tutti i lettori e la redazione di Soveratoweb dell'attenzione, preannunciando che non risponderò né ad interlocutori che non si firmano per esteso (nome e cognome) né a contumelie, soprattutto se da gente che non sa leggere ed interpretare un banalissimo testo scritto.

 

 Angelo Oliverio

 

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