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Come Lojacono scrivo per la prima volta e come Lojacono non sono un
storico. Non interverrò pertanto sull'aspro confronto tra Nisticò e
Raspa. Vanno ricordate però delle cosette: il tutto parte con
l'intervento di V. Pitaro a cui segue quello di Nisticò, qualcun
altro si inserisce fino a quando Raspa sfida Nisticò a tirar fuori
le fonti a sostegno della sua tesi pro-Borbone.
Nisticò lo fa e Raspa controbatte con dei suoi dati che
testimoniano, secondo lui, la bontà dell'azione di Garibaldi e dei
Savoia. A grandi linee questa è stata la dinamica di quello che è
successo.
Dico questo perchè, poi succede che un signore che dice di chiamarsi
Mimmo Lojacono ci regala un intervento che brilla per irrilevanza
nella seconda parte e per il pessimo gusto nella prima parte.
Eravamo rimasti alle fonti e ai dati di Nisticò e Raspa e questo
forse deve essere sfuggito a Lojacono il quale, avvalora la sua tesi (Leggi
l'Articolo... ndr), niente di meno che con la sue
opinioni. Per Lojacono non sembra sussistere differenza tra fatto e
opinione, tra fonti storiche e opinioni. Beato lui! Da qui
l'irrilevanza del suo scrivere su tale argomento e l'ineguagliabile
intempestività nell'insieme del dibattito. Non essendo uno storico
non mi dilungo, non potrei, ma non mi esime questo dal sottolineare
l'inconsistenza di questa seconda parte dell'articolo di Lojacono.
La parte terrificante è la prima, dove il peggio è sinonimo di
biglietto di presentazione per il motivo seguente: esordire in uno
spazio aperto al pubblico riferendosi per la prima volta ad una
persona che non si conosce, screditandola, riversandole addosso un
discredito basato sulle voci di personaggi e figuri-amici-soveratesi
di Lojacono è una scelta di comportamento volgarissima!
Il "mi dicono che lei..:", "mi dicono, sempre da Soverato" per
attaccare una persona, qualunque essa sia, non la si può spacciare
per risposta, ma anzi, è un espediente di bassa lega che le ha
regalato in abbondanza - caro Lojacono - la più magra delle figure.
O lei non ha avuto il tempo di rileggere quello che ha scritto e
quindi scatterebbe il fuorigioco, oppure se lei ci ha speso del
tempo e anche delle energie, beh, allora c'è il rosso diretto!
Le parole impongono chiarezza! E il confronto impone di essere
galantuomini!
Antonio Cutruzzolà
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