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Acqua pubblica: La replica del Sindaco di Satriano

   
In riferimento all’articolo firmato dal Consigliere di minoranza, Domenico CALABRETTA, si precisa quanto segue:

 “Da oltre  venticinque anni, senza che nessuno se ne sia mai preoccupato, una enorme quantità di acqua (50 litri al secondo) si perde nel torrente “Ancinalesca”.

Così come è noto che l’Amministrazione Comunale di Satriano, per alimentare la stragrande parte della marina, ricorre all’acquedotto della SO.RI.CAL., che non è una associazione di beneficienza ma una società mista pubblico-privato, pagando un canone annuo di ben 200.000,00 euro.

Così come è altrettanto evidente che per alimentare il Centro Storico si è dovuto fare ricorso, in loc. “Caria”,  a pompe di sollevamento, con un costo annuo di oltre 40.000,00 euro per l’energia elettrica e la manutenzione.

Tutto ciò si traduce in un costo annuo complessivo per il Comune di ben 240.000,00 euro.

Di tutto questo, ovviamente, nell’articolo del Consigliere Calabretta non vi è traccia, perchè, come al solito, è più facile sottolineare quegli aspetti che prestano il fianco alla demagogia e alla disinformazione per creare confusione e allarme nell’opinione pubblica.

Ordunque, l’Amministrazione comunale ha ritenuto di prendere in esame la possibilità di recuperare l’acqua che si perde nel torrente “Ancinalesca”  che, se immessa nella rete di distribuzione comunale coprirebbe, insieme alla sorgente “Caria”, l’intero fabbisogno, senza far ricorso all’attuale gestore pubblico-privato e migliorerebbe la qualità del servizio per l’intera utenza con una sensibile diminuzione delle tariffe.

Lo ha fatto in questi anni, inoltrando alla regione Calabria e all’A.T.O. più richieste di contributo, anche insieme al Comune di Soverato , senza avere alcuna risposta per la assoluta mancanza di risorse finanziarie nel settore e dopo aver valutato il ricorso alla Cassa DD.PP., diventa prioritario per intervenire nell’ambito di quelle opere pubbliche che non prevedono utili derivanti dai flussi di cassa generate dalla gestione delle opere stesse.

Si è preso, allora,  in esame l’eventualità di concretizzare la proposta di una nuova rete idrica attraverso lo strumento del “Progetto di finanza”, previsto dalla normative vigenti “Legge 415/98, Legge 166/2002, Legge comunitaria 2004, D.L. 152/2008” e finalizzato alla realizzazione di opere pubbliche la cui proprietà è dell’ente pubblico.

Altro che regalo ai privati! Qui nessuno voleva privatizzare alcunché e tantomeno l’acqua che è un bene primario.

Non era prevista, infatti, nessuna vendita delle risorse idriche che avrebbe comportato una serie di conseguenze come la fissazione delle tariffe ed il pagamento delle stesse al privato.

Qui si trattava, invece, di costruire un acquedotto con fondi privati senza alcun aggravio per le casse del Comune.

Quest’Amministrazione Comunale, come è ben noto, è preoccupata solamente di operare nell’interesse della comunità con trasparenza e linearità.

Questi sono i fatti! Non siamo innamorati delle privatizzazioni né ci siamo fatti folgorare sulla via della …”Caria”.

Anche se è necessario ribadire quanto affermato da un esperto di diritto pubblico e dell’economia come Giulio Napolitano, che ha ricordato che “ di per sé la gestione privata non è incompatibile con la fornitura di un servizio accessibile a tutti. Così come, all’opposto, la gestione pubblica, purtroppo, non è garanzia sufficiente della garanzia diffusa del bene e soprattutto della sua qualità”.

Pertanto, se c’è un mistero buffo è quello relativo a tutti coloro che hanno gridato allo scandalo rispetto ad una proposta che potrà essere riformulata attraverso un ampio confronto e che non prevedeva alcuna privatizzazione, ma si sono del tutto disimpegnati (non abbiamo riscontrato alcuna manifestazione o presa di posizione pubblica) rispetto ai quesiti referendari sull’acqua, per i quali, come sempre, abbiamo messo in campo le nostre iniziative coerentemente al nostro solito e riconosciuto modo di agire e di operare.

 Satriano 15 giugno 2011

 Michele DROSI
 Sindaco di SATRIANO

ARTICOLO CORRELATO:
Il mistero buffo del Sindaco di Satriano! di D. Calabretta

 

   
   


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