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SOVERATO
Problemi, critiche e soluzioni ...
Stimatissimo Professore e Carissimo Ulderico, mi fregio di essere stato un Suo (Tuo) alunno ai tempi in cui l’Istituto Salesiano di Soverato annoverava la presenza, fra i tanti, del Buon don Gnolfo (bei tempi andati) ed è per questo che le Sue (Tue) didascaliche prese di posizione non mi sono nuove. Apprezzo lo spirito critico, mai distruttivo, che connota i Suoi (Tuoi) interventi e riconoscono ad essi una qualità tanto rara quanto preziosa: non sono mai banali. Infervorasi per un problema, additarne i presunti responsabili (senza farne nome e cognome, sia inteso) è sport nazionale, di cui la Calabria vanta eccellenti ed eclettici rappresentanti. Ma il congresso, il consesso, l’adunanza, l’assemblea o la riunione condominiale a cui seguirà la cena, nella maggior parte dei casi solleverà le sorti del solo ristoratore. Sono appena rientrato a Milano da una tre giorni Soveratana e mi sono imbattuto nella triste realtà che in questo sito molti denunciano. Al solito nessuno ha colpe, forse il Padreterno, ma considero che abbia problemi più impellenti e non credo sia corretto disturbarlo per così poco. Certo che lascia sbigottiti quanto si vede nelle strade di Soverato pensando, come Lei (Tu) rileva(i), che un problema di solito è tale perché ha anche una soluzione e che la soluzione, in questo specifico caso, potrebbe rappresentare anche fonte di guadagno: non sono aggiornato ma ho la vaga sensazione che qualcuno abbia anche stanziato fondi (o li possa stanziare), che vi siano soggetti in grado di produrre energia da quello che residua dalle suddette cene, siano essi avanzi di pollo o barattoli di passata di pomodoro e, personalmente, ho conosciuto a Milano imprenditori che hanno fatto la propria fortuna e sfamato famiglie di onesti lavoratori impegnandosi nel processo di riciclaggio dei rifiuti solidi e no. Ma la Calabria e Soverato in particolare, paiono alieni a certe politiche. Se mai Le (Ti) verrà risposto, immagino lo scenario prospettato: si tratta di una emergenza senza precedenti, il default economico ha colpito anche i Comuni, la crisi mondiale incide nella economia reale, lo spred dei Bond è genesi anche dei cassonetti stracolmi ed infine la più disarmante risposta che si possa dare “abbiamo le mani legate”. Per quanto riguarda le prime si può semplicemente obbiettare che a volte, solo a volte, nella vita bisognerebbe programmare almeno le prossime 24 ore, che programmare significa anche prevenire o, almeno, essere pronti ad affrontare l’imprevisto e che di tale meravigliosa capacità dovrebbero essere investiti coloro che per vocazione, per vincoli parentali, per meriti nobiliari o per semplice interesse personale si occupano di fare (????) politica (a proposito a quando la politica del fare, o quanto meno del ben pensare??). Quanto all’ultima risposta che Le (Ti) verrà data mi piacerebbe poter solo esclamare un “MAGARI …!!!!!”. Magari fosse vero che a qualcuno vengano effettivamente legate le mani. Con affetto PAGINA CORRELATA |
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