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Riceviamo e Pubblichiamo i Vostri Articoli!!!

Ti ringrazio della considerazione che hai riservato al mio modesto intervento: pur non volendo utilizzare lo strumento che gentilmente la redazione di SoveratoWeb mette a nostra disposizione quale luogo per messaggi personali, non posso che convenire con quanto dici (in ogni caso confido nella benevolenza di chi vorrà leggere).

Spero solo, egoisticamente, che qualche giovane di belle speranze sia più coraggioso del sottoscritto e spenda il proprio sapere per il bene della città: magari saranno le tue figlie o i miei nipoti. Ma ancor più forte è il desiderio che i futuri imprenditori, politici, commercianti, possano essere posti nella condizione di essere coraggiosi.

Questo la Calabria tutta lo deve a propri figli.

Qualche volta mi capita di rivedere il film Carpe Diem (L’attimo fuggente) e riesco, senza falsa modestia, ad immedesimarmi in quelle vicende: all’Istituto Salesiano, egregiamente condotto da Don Peppino, si è fatto tanto per crescere uomini, infondendo in “riottosi” alunni lo spirito critico, l’arte di porre un punto di domanda alla fine della frase in modo da sostituire il troppo e troppo facilmente utilizzato punto esclamativo.

Eri parte di una classe insegnante che è andata oltre il nozionismo sic et simpliciter ed ha imposto il ragionamento: di questo personalmente sono grato.

L’ottuso ottimismo non lascia presagire nulla di buono e la rabbia è forte quando in giro per il resto dello Stivale mi imbatto in situazioni che potrebbero essere mutuate (COPIATE) a Soverato. Sul Garda, anche nel mese di dicembre, nei fine settimana di sole si può gustare un aperitivo, un gelato, una cioccolata calda con panna, seduti davanti al lago, all’aperto, sotto stufe che credo potrebbero egregiamente svolgere il loro compito anche a latitudini diverse e con clima più clemente.

Nemmeno nel mese di maggio a Soverato è possibile sedersi ad un tavolo ed ammirare lo spettacolo che il Buon Dio riserva a tutti Voi che abitate quel meraviglioso Golfo. Parlo per me stesso: io sarei disposto pagare il parcheggio, il servizio al tavolo e anche una tassa di soggiorno, se mi fosse concesso cotanta benedizione per l’anima di un povero Milanese adottivo, impregnata di smog.

Come si dice “Per aspera ad astra” e quindi facendo mio il tuo invito alla rimpatriata (da qui ad Agosto magari potresti non essere più a dieta), attendo con ansia di potermi sedere davanti ad un buon bicchiere di vino esclamando a chi mi sarà vicino: “Porto nel cuore questo scorcio di mare ed ogni volta che lo ammiro scalda il cuore”.

A presto
Davide Mazzaferro

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