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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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Davide di un tempo
E veniamo a Soverato. È preziosa la testimonianza di nostri concittadini che vivono altrove, e guardano a noi con occhi diversi. Certo, Soverato non si è mostrata bene all’emigrante di ritorno, con i mucchi di fetida spazzatura... Ma Davide conosce gente che vive onoratamente e fa vivere altri con quella cosa che in Calabria, a Napoli eccetera nessuno vuole fare: riutilizzare la sozzeria per ricavarne un guadagno. Oggi, 17 novembre, stanno portando via i rifiuti, e si vede che hanno trovato quattro soldi per mettere una toppa e convincere gli operai... fra un mese, fra due saremo da capo. E meno male che non è agosto! Ma il problema dell’immondizia è uno. Ci sono questioni profonde, caro Davide, strutturali. La Soverato che tu stesso hai conosciuta era ancora un centro di commerci veri, di artigianato, di turismo di qualità. Oggi è sempre di più un dormitorio di stipendiati indebitati. I giovani se ne vanno: resta un paese per vecchi. C’è chi si sta dando da fare per inventarsi iniziative, ma i più mostrano non dico indifferenza, dico peggio, mostra l’ottimismo ebete dei bambini viziati. Esempio: se io protesto per la Trasversale che non c’è, subito l’idiota di turno pensa che lo faccio per arrivare prima a scuola a Chiaravalle; a parte che sono in pensione, anche quando ero in servizio, a me piacciono le strade complicate, non quelle dritte: e lo dico pure in senso metaforico! Ma il soveratese medio, da buon calabrese, sa ragionare solo in termini di interessuccio personale. Mica lo capiscono, che le strade portano benessere e lavoro... oppure è proprio di questo di cui hanno paura: non il benessere, il lavoro! Ecco il degrado, che, come vedi, è noumenico, radicale, profondo. Rimedi? Beh, ci penserà la crisi mondiale e nazionale; quando la gente non avrà più benefici e assistenza, dovrà grattarsi la tigna e mettersi a lavorare. La ricchezza, come ben sapete a Milano, non è un problema di distribuzione come pensano gli ideologizzati, è un problema di produzione come pensiamo noi reazionari. Se c’è, si distribuisce in qualche modo da sola; se non c’è, non si può distribuire il nulla. Comunque, caro Davide, urge una rimpatriata estiva come quella dell’8 agosto con la classe che venne dopo di voi. Ufficialmente sarei a dieta, ma, in omaggio ai bei tempi, farò un’eccezione per voi... beh, diciamo anche per voi! Un abbraccio, Ulderico Nisticò ARTICOLO CORRELATO
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