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SPECIALI PAGINA LIBERA
ISTITUZIONI - PARCHEGGI - ANNUNCI - WIRELESS - EROSIONE COSTIERA
L’Associazione Internazionale Calabresi nel Mondo ha partecipato all’Angelus in Piazza San Pietro
Una delegazione dell' Associazione Internazionale Calabresi nel Mondo - aderente all’UNAIE ha partecipato all’Angelus celebrato da Sua Santità Benedetto XVI. La delegazione è guidata dal Presidente avv. Gennaro Maria Amoruso era composta da diversi membri del direttivo e da un nutrito gruppo di associati. La nostra associazione ha inteso testimoniare al Papa un segno di vicinanza e di solidarietà - dichiara Amoruso - la rinuncia a partecipare all’apertura dell’anno accademico della “Sapienza” rappresenta un momento molto buio della storia del nostro paese. La risposta al tentativo becero ed intollerante di colpire un Simbolo di tolleranza e di fratellanza si è avuta con la splendida cornice che ha offerto oggi Piazza San Pietro, gremita di centinaia di migliaia di cuori palpitanti e sinceramente vicini al Santo Padre. La maggioranza silenziosa ed operosa di questo paese ha fatto sentire la sua voce, ferma e forte ed il suo impegno per una società fraterna e tollerante. Torniamo a casa- conclude Amoruso- con in mente le parole del Santo Padre e con il suo invito ad essere sempre rispettosi delle opinioni altrui ed a ricercare, con spirito libero e responsabile, la verità ed il bene.
Associazione Internazionale Calabresi nel Mondo
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Colpirne uno per educarne cento
Colpirne uno per educarne cento E´ talmente conosciuto il sistema di spartizione o di imposizione delle nomine nella pubblica amministrazione che fa scandalo, nelle aule del Parlamento il fatto che un Magistrato abbia applicato la legge, che di fatto la concussione punisce. Il senso di impunità diffusa si è frantumata davanti al coraggio di una Procura che ha osato dire basta a questa scandalosa gestione del potere rappresentativo. Mastella per la verità ha ammesso le sue colpe e tutta la classe dirigente riconosce che il sistema si regge sulla concussione continuata, pertanto tutti colpevoli nessuno colpevole. Certo la procura di SMCV è riuscita a tenere il segreto fino al giorno dell´arresto della signora Mastella altrimenti da via Arenula sarebbero partiti mansueti mastini, attrezzati come al solito e avrebbero iniziato quella forma di demolizione/delegittimazione, portata a termine, fino a questo momento, egregiamente con de Magistris. Ma non tutti i mali vengono per nuocere, lo sfortunato PM partenopeo facendo la lepre ha ingannato i segugi ministeriali e la dinastia Mastella è incespicata a pochi chilometri da Ceppaloni. Il CSM, colto di sorpresa, non poteva non vendicare l'affronto fatto al Ministro campanodemocristiano non fosse altro che il Vice del CSM pure lui è campanodemocristiano, il quale, pare, si fosse già espresso su de Magistris, così la resa dei conti è arrivata. Il messaggio è chiaro, una vera e propria intimidazione, colpirne uno per educarne cento. E' vero il sistema è questo, ma non si tocca, e così l´orda della Politica potrà continuare ad imperversare sulle italiche terre, il metodo inutile dirlo "barbaro". Urla di dolore si levano dai centomila firmatari per il giovane PM Napoletano, centomila cittadini calpestati e sacrificati sull´altare dei poteri forti ed autoreferenziati, tutto ciò nel silenzio più assoluto del vecchio Napoletano ai vertici delle istituzioni. E mentre la democrazia soccombe, centomila firmatari, che rappresentano milioni di italiani aspettano con speranza altri 10, 100, 1000 Pm che con coraggio ridiano credibilità alle istituzioni democratiche nel rispetto dei ruoli, della legge e soprattutto della democrazia partecipata. Giorgio Durante Presidente Calabrialibre Calabrialibre aderisce al progetto Rete per la Calabria, per l'etica e la legalità www.calabrialibre.it www.perlacalabria.it
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VICENDA CSM/DE MAGISTRIS: INGIUSTIZIA E’ FATTA
Oggi il Consiglio Superiore della Magistratura, evidentemente appesantito in maniera determinante dalla sua componente politica, con la decisione della sua sezione disciplinare di disporre il trasferimento di sede ed il cambio di funzioni giudiziarie per il dr. Luigi De Magistris ha scritto una delle pagine più dolorose e ingiuste della sua storia. I componenti del Csm, presieduti dall’ex democristiano avellinese Nicola Mancino, anziché dare un segnale di coraggio e di dignità istituzionale, hanno deciso di chinare il capo pavidamente schierandosi dalla parte dei poteri forti. Quei poteri che De Magistris aveva inchiodato, per la prima volta nella storia della Calabria, alle loro immonde responsabilità di predoni e responsabili del latrocinio pluridecennale che aveva portato un fiume enorme di denaro nelle loro tasche, facendo scivolare la Calabria sempre più in basso nelle classifiche nazionali per disoccupazione, povertà, disperazione. Quei poteri forti che tramite alcuni rappresentanti giustamente inquisiti da De Magistris non hanno avuto remore a dire esplicitamente nelle loro losche telefonate che bisognava “farlo fuori”. E così oggi ingiustizia è fatta.
Incredulità e sgomento sono i primi sentimenti che ci sentiamo di esprimere di fronte alla sentenza della sezione disciplinare del Csm. Questa condanna non solo ha il sapore della beffa, ma ci indigna nel pensare al ghigno di sollievo che nell’ascoltarla avranno avuto i ben noti personaggi pesantemente coinvolti nel sacco della Calabria. Anche se Luigi De Magistris dovesse aver commesso qualche errore formale, qualche imperfezione burocratica nelle sue procedure, riteniamo che molto più sereno e benevolo doveva essere il giudizio disciplinare, soprattutto in considerazione dell’enorme mole di lavoro svolta, con pochissimi mezzi, da questo giovane magistrato. Oggi invece questi possibili errori e queste umane imperfezioni sono stati presi, a nostro avviso, a pretesto per comminare una condanna non al metodo, come ci si vuole far credere, ma al merito delle inchieste. Noi tutti ci stringiamo attorno al dr. De Magistris, gli testimoniamo pubblicamente la nostra stima immutata e lo incitiamo a percorrere tutte le strade possibili per appellare questa iniqua decisione. Non lo faccia solo per il suo onore, lo faccia per tutti i calabresi onesti e per i centomila cittadini italiani che hanno sottoscritto la petizione a suo favore.
Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo;
Sonia Alfano, figlia del giornalista Beppe;
Rosanna Scopelliti, figlia del giudice Antonino;
Aldo Pecora, portavoce di “Ammazzateci tutti”;
Emiliano Morrone, direttore resp. “La Voce di Fiore” e autore di “La società sparente”;
Giovanni Pecora, coordinamento “Rete per la Calabria”;
Giorgio Durante, presidente “Calabrialibre”;
Francesco Lo Giudice, Movimento del Sole,
Francesco Saverio Alessio, Ass. Emigrati.it e autore di “La società sparente”;
Francesco Precenzano, presidente “Gens”;
Francesco Siciliano, legale associazioni antimafia calabresi;
Gianfranco Saccomanno, legale associazioni antimafia calabresi e presidente Ass. “Città del Sole”
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Comunicato Stampa
Nasce il gruppo consiliare “La Scommessa“
E’ noto che Soverato ha bisogno di una svolta ed è altrettanto scontato che si può svoltare solo innovando e sradicando modus vivendi oramai statici. E’ per questo che noi, seppur a bassa voce, abbiamo lavorato ad un lento ma costante radicamento fra la gente ed allo stesso tempo abbiamo piantato quelle radici amministrative che non puoi avere forti e ramificate all’inizio di un’esperienza consiliare. Sentiamo però ora il bisogno di dire la nostra per consentire una programmazione che nasca dal coordinamento su questioni vitali come quelle che ci hanno consentito di vincere le elezioni un anno fa. Bisogna spingere su una seria azione di caratterizzazione dell’azione amministrativa che tenda a fare di Soverato una città turistica e di servizi. E’ necessario intendere Soverato quale centro propulsore di un intero comprensorio e ragionare nell’ottica di uno sviluppo omogeneo che punti a valorizzare le peculiarità dei singoli comuni del comprensorio ed a rilanciare il ruolo centrale della città. Bene in questa direzione l’attività del Sindaco che ha intrapreso questa strada con coraggio caratterizzando PIT ed iniziative come quella dell’UNIONE di COMUNI di un’incisività prima inesistente. Puntare sulla metropolitana di superficie, sulle politiche ambientali e su quelle di razionalizzazione delle strutture sanitarie è segno di grande intelligenza e, soprattutto, di rottura con ragioni di parte che poco hanno di utile nel contesto comprensoriale in cui necessariamente ci troviamo e troveremo ad operare. Si deve riprendere quella spinta consiliare che porti alla definizione degli iter amministrativi e consenta lo sblocco di quelle strutture, ancora sulla carta, che non possono rimanere progetto. La Beauty Farm e la TURINVEST sono un esempio di quello che può diventare Soverato in una visione d’insieme. Deciso dev’essere il cambio di passo perché la voce del Sindaco Mancini non resti isolata. Le strutture ricettive, il teatro, l’acquario, la strada di collegamento con Soverato Superiore, l’uscita della super strada per l’ospedale, il porto, ed ancora, la razionalizzazione della macchina burocratica insieme allo sfruttamento delle risorse finanziarie in modo circondariale e metodi di partecipazione inclusiva alla programmazione del futuro ruolo di Soverato devono essere le chiavi di svolta. Le periferie della città vanno cooptate nella logica di sviluppo in un contesto d’insieme. E’ necessario avere la consapevolezza delle proprie azioni e ben chiare le responsabilità che ricadono su di noi. Urge coordinare i vari interventi e riprendere un programma amministrativo che, se visto in tutti i suoi elementi caratterizzanti, può essere vincente amministrativamente così come lo è stato elettoralmente. E’ per questo che oggi siamo a unirci nel gruppo consiliare “La SCOMMESSA“ che si costituirà ufficialmente in occasione del prossimo Consiglio Comunale. Intendiamo unire le forze e sfruttare la nostra comune voglia di fare sganciati da logiche vecchie e desuete pur rimanendo ognuno legato al proprio partito. Confermiamo la nostra fiducia al Sindaco Mancini ed alla sua azione ma gli chiediamo ulteriore coraggio e fermezza nel riprendere gli intenti iniziali per rafforzare il cammino amministrativo condiviso. Riprendiamo insieme quella scommessa che Mancini ha voluto fare nel 2006 puntando su una squadra giovane!
La nostra azione in Consiglio Comunale sarà da oggi ancor più incisiva e coraggiosa ed i nostri progetti più condivisi e chiari nella consapevolezza che Soverato, ed il territorio del Basso Jonio, hanno bisogno di una forza nuova e di un progetto unitario che sappia prescindere da logiche partitiche così come ci richiedono, anche sulla stampa, i cittadini. A tal proposito conveniamo nel sentirci rappresentati in giunta da Antonio Rattà. Antonio è il più giovane tra di noi ed ha dimostrato di sapersi destreggiare nell’attività amministrativa. Proporremo per lui le deleghe politiche giovanili ed altre a cui Antonio sembra naturalmente propenso. Antonio ci rappresenterà degnamente e ad amministrare saremo in tre…
Soverato, lì 10 gennaio 2008
Vittorio Sica
CONSIGLIERE COMUNALE
Antonio Rattà
CONSIGLIERE COMUNALE
Vincenzo detto Maurizio Gioviale
CONSIGLIERE COMUNALE
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COMUNICATO STAMPA
E' tempo di preoccuparsi più delle scelte politiche in favore del territorio che di quelle dell'appartenenza a favore di uno schieramento politico piuttosto che di un altro. In Italia si realizza l'alta velocità, mentre nella costa Jonica non si accenna all'elettrificazione della ferrovia. Catanzaro viene derubata prima dell'ospedale militare e poi della scuola di magistratura, senza che nulla abbiano opposto od ottenuto le deputazione calabresi di maggioranza.
Lametia Terme è da anni in cerca di autore per trovare giusta collocazione alla sua valenza strategica territoriale. Quindi è tempo di pensare a noi stessi e non certo per egoismo, in quanto non dobbiamo difendere alcuna posizione di rendita.
Siamo gli ultimi del sistema Italia, forse siamo anche fuori dallo stesso. Oggi se si vuole cambiare qualcosa bisogna mettersi in gioco, appartenere solo ad un processo di sviluppo del proprio territorio, allontanarsi da schieramenti preconfezionati, che non porteranno, così come non hanno portato, alcun beneficio alla nostra gente.
Pur con diverse ideologie, per una volta, progettiamo insieme lo sviluppo del nostro territorio per contare di più, per essere più liberi, per essere più credibili. Per tali motivi ho deciso di promuovere un movimento politico provinciale, che può andare dal patto istituzionale alla traduzione di fermenti innovativi, quasi rivoluzionari, che partono dal nostro territorio, dalla nostra gente che non arriva a fine mese, dalle nostre famiglie con i figli emigrati.
Uno scatto culturale che interpreti meglio i nostri bisogni è oramai indispensabile, ed è necessario che si misuri alle prossime elezioni provinciali per dare alla nostra terra il tributo d'amore che essa merita e la speranza di non restare indefinitamente l'ultimo lembo di Italia e di Europa.
Che il 2008 sia "anno di svolta".
Raffaele Mancini
fondatore "Cartello Calabria"
Per informazioni ed adesioni 339.7812889
www.cartellocalabria.it (di prossima istituzione )
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Blog; In Italia vogliono bandirli, all’estero diventano obbligatori per migliorare la Ricerca Scientifica
Tratto dal TG della durata di 3 Minuti che ogni giorno va in onda su Punto-Informatico.it, il sito di riferimento per l’innovazione tecnologica. “Il blog obbligatorio; La scienza è open e gli scienziati lo devono dimostrare ad esempio aprendo un blog. Sul blog si discute con i colleghi, si diffonde conoscenza, si entra in contatto con la comunità scientifica, si impara a confrontarsi con gli altri ricercatori; per uno scienziato dunque aprire un blog è un Must. Da qualche tempo in alcuni laboratori è addirittura diventato obbligatorio. All’Università della British Columbia, un prestigioso istituto americano, la direttrice del dipartimento di ricerche biologiche ha imposto l’apertura di un blog a tutti i ricercatori che lavorano con lei. Tra i molti benefici anche quello che consente agli scienziati di comunicare,infatti mettere nero su bianco tutti i propri progressi in un blog significa dovere eseguire un lavoro concettuale più impegnativo, ma i benefici sono evidenti, la ricerca attira maggiori interessi e la ricerca dei giovani ricercatori è garantita. A quando i blog obbligatori in Italia?” Sembra che in Italia non si vada proprio in questo senso, ultimamente per un pelo non è passata sottobanco, la legge LEVI-PRODI (Internet Tax), la quale prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba effettuare una registrazione presso il ROC, (il registro dell’Autorità delle Comunicazioni), produrre dei certificati, pagare un bollo anche se fa informazione senza fini di lucro, inoltre obbliga a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile, ovviamente ciò comporterebbe la chiusura della quasi totalità dei blog, un fantastico mezzo di comunicazione sociale, trasparente e immediato. La Calabria ha bisogno di voci libere, di cittadini informati che abbiano voglia di comunicare e condividere.
Contami…niamoci la nuova rubrica di CalabraFenice
Andrea Cantelmi
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Riesplodono le polemiche per i Parcheggi a Pagamento a Soverato
Sono riapparse come per incanto dopo una pausa di un paio di mesi le ronde degli ausiliari del traffico addetti alla vigilanza delle soste a pagamento a Soverato. Parecchi Utenti ci scrivono lamentando questa strana coincidenza nel tartassare gli automobilisti proprio sotto le feste natalizie quando la popolazione a Soverato sia per gli universitari che per gli emigranti ( turisti pochi o nulla ) cresce leggermente. Già avevamo assistito a furiose polemiche per l'avvio del periodo di sperimentazione del parcheggio a pagamento in piena estate e riprendere a tartassare in coincidenza con le festività natalizie ci sembra un ennesimo autogol di questo sfortunatissimo piano parcheggi.
SoveratoWeb (14/12/2007)
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SATRIANO, RISPOSTA A ANONIMO (RIAPERTURA SUORE)
( La chiesa e il convento di Maria Ausiliatrice (in Satriano) )
Caro anonimo, noto con molto interesse che tu, come molti altri, auspicate ad un ritorno delle suore, si tratta però (non vorrei essere cruda) di un qualcosa che difficilmente potrà realizzarsi. Dico questo, non perché io non sia d’accordo con le tue affermazioni, ma bisogna essere realisti. Ci sono state una serie di lotte al proposito, ma le risposte sono sempre state le medesime. Purtroppo nessuno di noi conosce il motivo o perlomeno io non ne sono a conoscenza, so solo che riprendere questo discorso significa dare atto alle suore del loro splendido interesse verso la comunità, dall’altra parte mi rendo conto che sia solo fiato sprecato.
Oltre a questo penso sia fondamentale riconoscere ciò che le suore ci hanno lasciato e ciò che abbiamo perso non avendo più la possibilità di usufruire di centri di aggregazione e di promozione sociale quale poteva essere l’oratorio. Quindi, tutto questo, non significa che il discorso non possa esser fatto presente all’amministrazione, al contrario lo si può esporre con tutta tranquillità e maturità, anche se penso che (è un mio parere) il tutto rispecchi delle decisioni che vengono “dall’alto” e che quindi risultano essere insindacabili.
Oggi, ribadisco in modo insistente il cambiamento, la trasformazione del nostro paese in un ambiente democratico dove la chiesa, rispetto al passato, sembra essere sempre più soggetta al dialogo e alle relazioni esterne, soprattutto con l’amministrazione attuale. Un’apertura che in passato non persisteva! In passato la comunicazione era quasi inesistente, vi era la presenza di un duce, di assessori e consiglieri fantasma che avevano in modo netto, tagliato i rapporti col modo circostante e soprattutto con un’istituzione come la chiesa.
Caro anonimo la sua amarezza è lecita, come lo è anche la mia, sono cresciuta in mezzo alla suore! Oltre ad avere iniziato a praticare uno sport, ho toccato con mano la possibilità di assistere a momenti di aggregazione e di dialogo con molti adolescenti della mia stessa età, proprio per questi motivi l’attività delle suore è stata essenziale. Le attività sono finalizzate a favorire lo sviluppo, la realizzazione individuale e la socializzazione dei minori, degli adolescenti e dei giovani di qualsiasi nazionalità residenti nel territorio regionale.
Esse sono volte, in particolare, a promuovere la realizzazione di programmi, azioni e interventi, finalizzati alla diffusione dello sport e della solidarietà, alla promozione sociale e di iniziative culturali del tempo libero e al contrasto della emarginazione sociale e della discriminazione razziale, del disagio e della devianza minorile.
"L'oratorio è lo strumento privilegiato e prioritario con cui svolgere l'impegno educativo della parrocchia nei confronti di tutta la popolazione giovanile"
Le giovani generazioni sono generalmente accompagnate alla maturità dagli adulti responsabili della loro crescita personale e sociale. I rapporti con gli adulti significativi rappresentano dei punti di riferimento imprescindibili per la costruzione del proprio sé e per poter giungere alla maturità adulta come membri positivamente integrati nella realtà sociale in cui vivono. Quanto appena affermato trova sostegno nel fatto che coloro che sperimentano gravi carenze nei rapporti significativi con gli adulti e con i loro pari, soprattutto durante i passaggi critici delle fasi esistenziali più propriamente evolutive (infanzia ed adolescenza) incontrano molte difficoltà a sviluppare la propria personalità in maniera positiva ed integrata e a stabilire rapporti sociali significativi. I centri di aggregazione potrebbero essere una soluzione al tutto.
L’oratorio di oggi non può essere un servizio orientato prevalentemente solo ad una fascia di età. E’ assolutamente determinante pensare ad una proposta di servizio alle famiglie all’interno dell’Oratorio. E’ decisivo avere un luogo di riferimento e di grande attenzione ai più piccoli che supporti la difficoltà di due genitori che lavorano. Un ambiente a misura per le famiglie vuol dire comunicare a tante coppie giovani una profonda tranquillità e sicurezza. I più piccoli possono avere in questo modo un luogo di crescita diverso dalla televisione o dal computer, dove poter aumentare la loro creatività, la loro capacità di stare insieme ad altri bambini.
E’ importante che ogni Oratorio abbia una sua rete di proposte formative, di servizio, ludiche o sportive, suddivise per fasce di età. E’ importante che queste proposte sappiano mettere di fronte ciascuno all’impegno di iniziare, realizzare, finire, verificare e fare festa insieme di un percorso definito. I bambini, i ragazzi, i giovani, le famiglie devono poter contare su un ambiente con chiari momenti di apertura e di presenza, dove incontrare sempre qualcuno che accolga incondizionatamente e che sappia attivare attivandosi.
La continuità di una proposta educativa che valorizzi ciascuno è quanto di più raro che un ragazzo, un adolescente, un giovane o una famiglia possa incontrare. Ora, caro anonimo lottare non nuoce, Lottare... è un'immagine che evoca l'impegno, la fatica, il prezzo, le sconfitte e le vittorie che la dinamica ne impone. Lottare è importante perché ogni bambino o ragazzo che ha bisogno – possa riconoscersi qualcuno o qualcosa che possa migliorarlo. In questo momento le due uniche alternative di vita per i ragazzi sono i bar e la sala giochi, ambienti non consoni alla crescita di adolescenti.
Ecco che cosa l’ex sindaco Battaglia e i suoi fidi assessori ci hanno regalato oltre ai marciapiedi!!! Sono convinta e fiduciosa che la nuova amministrazione si impegnerà in modo concreto per una svolta, per rivitalizzare il paese da tutti gli insuccessi che ormai fanno parte del passato.
Giovane TornadoSOVERATO WEB non è responsabile del contenuto degli Articoli Pubblicati |
Usi Civici in Calabria, Case History; Comune di Catanzaro
Questa domanda da un po’ di giorni a questa parte se la sono posti in molti, e gli usi civici sono il biglietto di presentazione della Legge Regionale Calabria datata agosto 2007, contenente in se un articolo con il quale i comuni calabresi rivendicano i terreni di loro pertinenza persi nei decenni. Più specificatamente molte persone ora si ritrovano ad affrancare dunque a ricomprare terreni già di loro proprietà con tanto di atto notarile. Per capire meglio portiamo un esempio, prendiamo come campione la città di Catanzaro, secondo alcuni atti storici, all'inizio del 1800 l'istituzione comunale catanzarese dava in usufrutto al Vescovato gran parte dei terreni di proprietà comunale, il Vescovato ha da parte sua venduto questi terreni senza alcun diritto, si sono susseguite le generazioni, questi terreni si sono via via frammentati in lotti sempre più piccoli, ceduti da padre in figlio o legittimamente rivenduti fino ad arrivare ai giorni nostri in cui gli attuali possessori di questi terreni si sono visti denudati delle loro proprietà, privati della legittimità di possedere quelle terre in cui con sacrifici hanno costruito una casa, in quanto all'epoca della cessione dei terreni al Vescovato i tecnici di allora avevano pensato bene di censire con tanto di cartografia i terreni in questione, rivendicando oggi la proprietà delle terre in quanto beni comunali o demaniali quindi inusucapibili, che possono essere però affrancati secondo indici e direttive dettate dalla stessa legge tra l'insorgere di tutti quei proprietari che impugnando tanto di atti notarili hanno sonoramente protestato. Alle proteste di coloro che hanno additato questa legge come strumento regionale per spillare denaro ai contribuenti le varie istituzioni regionali hanno risposto che non è obbligatorio affrancare, però se questa pratica non verrà inoltrata i terreni e le strutture soprastanti decorsi i termini non saranno più soggette più a nessun tipo di atto, dunque non vendibili e non donabili, in poche parole alla morte degli attuali proprietari i terreni non potranno essere donati ai successori ma diventeranno proprietà comunale. Da tecnico ho notato innumerevoli lacune nella forma della legge, in primis la totale inadeguatezza della propaganda e publicizzazione , infatti la maggior parte dei proprietari di terreni gravati da uso civico ne è totalmente inconsapevole, risultano disinformati anche i comuni, molti dei quali non sanno neanche cosa siano gli usi civici, le pratiche possono essere inoltrate solo da tecnici abilitati quali Ingegneri, Architetti e Geometri costretti secondo la legge a fornire una Perizia Giurata, dunque spese tecniche che vanno ad aggiungersi alle spese di affrancazione, risulta poco chiara la differenza tra le tre formule da adottare, cioè se il terreno è soggetto ad Affrancazione, Liquidazione o Legittimazione, poco comprensibile è anche la scelta di poter riacquistare solo terreni edificati, edificabili o ad uso industriale, mentre chi possiede terreni ad uso agricolo dovrà riconsegnare ai comuni di competenza terreni acquistati con grandi sacrifici. Le critiche da rivolgere a questa legge sono innumerevoli, una legge che andrebbe rivista e riassestata, cercando di realizzare finalmente uno strumento capace di rilanciare l'urbanistica regionale sempre più arretrata e controversa, senza inserire possibilmente articoli che hanno come scopo quello di ridare linfa vitale alle casse dei vari comuni.
Ing. Matteo ANDREACCHIO
Urbanista CalabraFenice
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Chiediamo le dimissioni del Consiglio Regionale
Dopo la presa di coscienza dell'avvenuta tragedia, è il momento delle commissioni d'inchiesta e delle esternazioni della politica del tipo:"chi ha sbagliato deve pagare", lo hanno detto Loiero, Minniti e tutti gli altri in coro. Per quattro o cinque giorni il rito sarà sempre lo stesso, poi il silenzio, l'oblio, rimane solo il dolore dei congiunti e di tutta la comunità calabrese. La stampa si farà portatore dei messaggi rassicuranti, trasmessi dagli affollatissimi uffici stampa istituzionali, l'unica cosa che funziona in questa regione, e così la politica si para il deretano e continua ad essere, al meglio, inconcludente. Ma noi cittadini una risposta la dobbiamo dare e forte questa volta soprattutto a proposito di responsabilità, lo sappiano i Minniti ed i Loiero e ovviamente tutti gli altri della casta, che i sistemi di arruolamento e di progressione nella carriera messi in essere dalla politica non favorisce sicuramente la professionalità, con certo nocumento per la collettività, ciò vale per tutti i settori della pubblica amministrazione, tanto più nella sanità, tant'è che le migliori professionalità calabresi preferiscono emigrare, dando lustro ad istituzioni sanitarie lontane da questo desolato e martoriato territorio. Queste sono le verità che non vengono dette e di cui la politica non si vuole fare carico, i risultati purtroppo sono sotto gli occhi di tutti, si racconta di un episodio emblematico di un oncologo cosentino che vive e lavora a Roma, che appena presentato e per puro caso ad un nostro politico, gli propose giusto li per strada, un primariato in una struttura pubblica calabrese, non se ne fece nulla ma solo per l'incredulità del Medico, certe cose vanno gestite con serietà è la salute dei cittadini è una di queste cose. Chi ha sbagliato, cari politici? Chi è responsabile del mancato sviluppo di questa regione? Chi ha gestito la sanità, che per Voi è solo una vacca da mungere? Non prova imbarazzo il Governatore, per l'inchiesta che lo vede coinvolto, trattandosi pur sempre di sanità? Chi ha responsabilità per l'insana gestione dell'ambiente? Chi fa business con le fonti di energia rinnovabile? Chi frena la diffusione delle nuove tecnologie e dell'informatica? Chi gestisce la formazione che non ha mai professionalizzato nessuno? Chi assume amici e parenti attraverso società interinali o altri perversi sistemi di arruolamento? Chi sperpera il pubblico denaro con auto blu, sontuosi banchetti, viaggi all'estero con seguito, e stuoli di segretari e portaborse? Ci fermiamo qui ma si potrebbe proseguire a lungo. Chi ha sbagliato deve pagare, è vero ma chi ha sbagliato già si sa, è la politica presuntuosa e pure nefasta, aspettiamo una seria anche se tardiva assunzione di responsabilità, tornate a casa tutti, DIMETTETEVI, per il bene della collettività, e dei nostri figli che rischiano la morte, per una tonsillite o un'appendicite e questa volta abbiate il buonsenso di esimervi dal partecipare alle esequie, sarebbe un ultimo apprezzato gesto.
Rete perlacalabria Comitato regionale spontaneo pro de Magistris
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Soverato e il Piano Parcheggi
Vorrei segnalare la surreale situazione di pubblico dominio venutasi a creare a Soverato con l’istituzione delle aree di sosta regolate da parcometri. I residenti che hanno pagato per ottenere il permesso 15 euro, saranno contenti nel vedere che tante sono le macchine senza ticket o permesso che occupano abusivamente le aree di sosta blu?
Sicuramente si. Chi omette, pena l’inefficacia dell’intera operazione parcheggi, di svolgere il servizio di controllo previsto, la sis parking o il comando comunale dei vigili ?
Qual’e il danno erariale diretto o indiretto che certi esercizi di dilettantismo amministrativo provocano alla comunità? Ed dire che eufemisticamente il servizio è ancora in fase sperimentale? Secondo il modesto mio parere, vuol dire nella accezione linguistica di lor signori che i controlli possono essere omessi il pagamento del ticket in teoria no. Amministrativamente ed urbanisticamente è tutto aberrante, politicamente l’amministrazione soveratese potrà anche recuperare i voti di alcune categorie di settore, non sicuramente quello dei comuni cittadini che volentieri avranno salutato positivamente l’adozione del piano parcheggi a Soverato e il conseguente pagamento del permesso residenti di euro 15, ma che si sentono presi in giro dallo stato delle cose e di sicuramente sè lo ricorderanno al momento debito…
Ho segnalato la situazione alla sis parking che gestisce, tanto per dire, le aree… ed ecco la loro sconsolata risposta:
Egregio
prendiamo atto delle sue rimostranze e del disagio segnalato, purtroppo nel corso della fase sperimentale di questa estate sono state richieste numerose variazioni alla convenzione in atto da parte dell’Amministrazione ed in attesa di vedere deliberato da parte della stessa l’assetto definitivo delle aree e della convenzione (così come discusso presso la Sede Comunale) di comune accordo è stato deciso di tenere momentaneamente sospeso o a ranghi ridotti il nostro servizio di controllo (ausiliari del traffico) ma non quello della P.M. per non creare ulteriore confusione ed una non corretta informazione all’utenza non disponendo di adeguata sistemazione delle aree sopratutto non a pagamento.
Le assicuriamo che da parte nostra il modo di gestire è uniforme sul territorio nazionale ed adeguato alla nostra posizione che Lei cortesemente ci attribuisce di leader; tra pochi giorni siamo sicuri ci perverrà la decisione finale dell’Amministrazione e potremo riprendere il servizio in modo completo.
Certi di aver chiarito la situazione porgiamo cordiali saluti
G.Bartocci/SIS
Da: S.I.S. S.r.l. [info@sispark.it]
Auguri e buon lavoro alla redazione
crianza66
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SATRIANO - MINORANZA… DONNE E POLITICA
Ricordo il giorno del primo consiglio comunale avvenuto nella sala consigliare del comune di Satriano dopo la vittoria dell’attuale maggioranza, in cui un tale della minoranza disse rivolgendosi al sindaco, ai consiglieri, agli assessori: “ma le quote rosa dove sono? Mi sembra ci sia una scarsa presenza di donne”. La maggioranza in effetti è composta da due donne. E’ su queste affermazioni che vorrei riflettere poiché a questo punto la situazione necessita farlo.
Potrei essere d’accordo col tizio in questione, in effetti in quanto donna penso che in una società democratica sia importante la presenza di donne. Ma attenzione! Questo non significa che al primo elemento incontrato per strada, si possa dare la possibilità di avere delle posizioni che non gli competono! Caro tizio, proprio per questo motivo, è necessario che oltre alla passione ci siano le capacità altrimenti i paesi, le città non crescono rimangono fermi nel sottosviluppo più totale o nei casi più drastici non essendoci crescita e innovazione si ha l’impressione di ritornare sempre più indietro, come i somari, ha presente?!
Sabato in località Lagnosa vi è stato un altro consiglio comunale in cui si è discusso di fatti importanti che sono accaduti nell’ultimo periodo, mi riferisco ai due incidenti avvenuti nella pista dei go-kart sempre nella medesima località. Si tratta di fatti che hanno scosso tutta la cittadinanza e l’amministrazione comunale a tal proposito prenderà tutte le precauzioni possibili per risolvere in qualche modo il problema, sperando che avvenimenti del genere non succedano più. Ora, sempre in tema di donne, durante il consiglio ci sono stati una miriade di interventi soprattutto da un esponente della minoranza….e che interventi…..come si suol dire “prima di parlare è bene pensare!”. Vedete è necessario che prima di parlare la lingua sia collegata al cervello solo così non c’è il rischio che si possano dire c… quindi non bisogna parlare tanto per far qualcosa. Dio ci ha dato un dono: la capacità di poterci esprimere in modo ragionevole, vi prego non sprechiamo questo valore!!!
Ma perché si parla? Tanto per parlare? Forse in alcune occasioni bisogna stare zitti, questo implicherebbe una situazione differente: forse si farebbe più bella figura. Quante sono le donne che hanno un ruolo importante in politica? Quante quelle che si impegnano attivamente? In che percentuale sono presenti nelle liste elettorali? Su quante i maggiori partiti italiani puntano per posizioni di rilievo? La risposta a tutti questi quesiti è semplice: poche, troppo poche. Ecco i temi su cui bisogna riflettere: “quali sono le condizioni affinché la donna possa avere accesso nella vita pubblica con pari opportunità dell’uomo?”; “maturità e responsabilità sono due elementi essenziali”,” poi c’è la capacità, la competenza”.
Purtroppo non è sempre così:
Ci sono tre specie di ignoranza: sapere niente, sapere male, sapere quello che non vale. Quando a un individuo sembra mancare la conoscenza o l'istruzione, lo si designa come ignorante. L'ignoranza che esiste ci impedisce una crescita, induce il timore e crea un conflitto. Il superare l'ignoranza è la più grande battaglia per noi tutti. L'ignoranza, il dolore e la povertà sono i tre grandi problemi in questa terza dimensione. Persisteranno fintanto che la conoscenza dello spirito si unirà alla politica e i bambini della terra penseranno e vivranno con la nuova conoscenza. L'ignoranza è di tutte le malattie, quella più pericolosa.
P.S. Finalmente cari cittadini buona parte della maggioranza è composta da gente capace, competente, mentre parte della minoranza comprende individui che dovrebbero scomparire dalla sfera politica satrianese in quanto non hanno prodotto, non producono e non produrranno mai nulla di buono per il nostro paese. Abbiate la cortesia di stare almeno zitti. Come ho già affermato in passato: la minoranza, certamente non ha il diritto di governare in maniera esclusiva, ma solo quello di contribuire al buon governo. Tanto meno può avere come fine delle sue azioni l’acquisizione del potere. Questa è la naturale conseguenza del corretto contributo al governo e della validità e condivisione, da parte dei cittadini, delle proposte che riesce ad elaborare per la soddisfazione dei loro bisogni misconosciuti o non adeguatamente soddisfatti. Quando riuscirete a fare questo io sarò felice di ammetterne il cambiamento e molta gente arriverà a stimarvi di più se è questo che desiderate.
Giovane Tornado
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Italia esempio di buona urbanistica nel mondo..... e la Calabria?
Il termine Urbanistica ha ispirato la scrittura di numerosi testi da parte di illustri luminari del settore, ma ognuno di loro ha ricondotto questo termine come lo strumento che racchiude in se norme e regole che disciplinano l'utilizzo del territorio. Sicuramente la descrizione del termine è corretta ma allo stesso tempo incompleta, ce lo insegna il maggior esponente della cultura urbanistica, l'Arch. Renzo Piano, proprio in questi giorni orgoglio nazionale e propositore positivo del Made in Italy nel mondo, suo il progetto della nuova sede del New York Times inaugurata nella grande mela , un Grattacielo avveniristico e ultramoderno, e nelle sue parole si può capire che il significato di "urbanistica" dato fino ad oggi è quanto mai incompleto, infatti Renzo Piano definisce la sua opera "Aperta" una struttura che non si chiude a riccio, per contrastare le opere bunker nate nel post attentato alle torri gemelle. Infatti l'urbanistica è sicuramente lo strumento che racchiude in se norme e regole che disciplinano l'utilizzo del territorio, ma è anche uno strumento che deve carpire l'evoluzioni attuali della società e delle tendenze socio culturali del territorio dove lo stesso strumento andrà ad attuarsi. ma se l'Italia è esempio di urbanistica nel mondo come mai la Calabria vive forse il periodo più nero della sua storia urbanistica? La nostra regione purtroppo è ancora legata a strumenti obsoleti, dinosauri realizzati nel "pre" e "post" abusivismo selvaggio, anni in cui si è cercato di fare passare una materia quasi puramente filosofica come l'urbanistica, ad una materia puramente tecnico-scientifica, con l'inserimento di formule empiriche e zonizzazioni glaciali per disciplinare l'utilizzo del territorio, ma la numerizzazione di tale disciplina ha creato solamente mostri come quartieri dormitori e parti di città prive di qualsiasi servizio, regioni più evolute in campo urbanistico quali Toscana ed Emilia Romagna ci insegnano da quasi un ventennio che l'abbattimento dello zoning ha portato ad avere città più armoniose, basti pensare a Firenze, Siena, Rimini, Arezzo , ecc, città in cui il proprio Piano regolatore ha superato lo zoning per lasciare il posto a quella che prende il nome di analisi SQUOT, ossia una analisi dettagliata e puntuale della città, dove vengono individuati in ogni singola zona punti di forza e di debolezza, in cui si parte dai primi per riuscire a superare nel minor tempo possibile i secondi. Alla luce di esempi positivi come quelli sopra descritti, la Classe politica Regionale dovrebbe cercare di realizzare norme per riuscire a risolvere i problemi inerenti all'utilizzo del territorio, creando leggi ad oc per il nostro territorio e non scopiazzando leggi di altre regioni propinandole poi per strumenti urbanistici della regione Calabria.
Ing. Matteo ANDREACCHIO Urbanista di CalabraFenice
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ALTRE RIFLESSIONI
Mi trovo d'accordo con molte delle riflessioni fatte da Claudio Apicella nel suo intervento ultimo. Sopratutto per quanto riguarda la strumentalizzazione della televisione a non sensibilizzare la società su quali siano in realtà i veri problemi che affliggono il nostro paese dedicando come hai ben detto ore e ore di trasmissioni ai vari Meredith di turno... mi trovo altresì d'accordo quando dici che spesso il mondo ultras ha proposto e ha dato risalto a problematiche che spesso venivano lasciate al loro corso di abbandono come spesso succede per molti dei casi irrisolti in Italia... che io definisco il popolo del ~ vivi e lascia vivere ~ e non mi escludo da questa definizione assolutamente.. Ma questa volta le critiche che ho posto al mondo ultras non arrivano da un politico di turno o da un giornalista sull'onda della ribalta.. Arrivano da un ragazzo di 20 anni che fino a quando viveva a Soverato frequentava spesso e volentieri gli ambienti calcistici che potevano essere offerti... ad esempio spesso ero nella Massimo Capraro di Catanzaro e quindi so abbastanza bene quali siano le dinamiche che si formano all'interno di uno stadio e in particolare di una curva... ho visto gente che veniva minacciata perché non cantava... Ora va bene le diffide.. ma usare la prepotenza per esercitare il comando in uno stadio ed influire sulle persone non mi pare sia un comportamento corretto.. Giusto? Io andando allo stadio non ho mai avuto paura di una diffida... forse perché mi comportavo correttamente e ci andavo esclusivamente per il gusto di seguire la mia squadra? se c'è una legge, quella va rispettata fuori e dentro lo stadio.. e ~ lo sbirro ~ non fa altro che applicarla.. e ripeto, con questo non voglio assolutamente giustificare gli abusi di potere che talvolta si verificano. La violenza va condannata da qualsiasi parte arrivi. E' questo il messaggio che volevo lanciare, non volevo assolutamente difendere a spada tratta tutti gli atteggiamenti o comportamenti tenuti dalle forze dell`ordine sopratutto nei casi in cui sbagliano.
Un saluto a tutti
Con affetto D.B.
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...ULTRAS O SBIRRO QUESTO E’ IL DILEMMA...
Il caso nazionale sulla violenza negli stadi è già passato in secondo piano, guardando la TV sembra proprio che il vero problema dell’Italia, sia COGNE, la bicicletta di Garlasco, le bestie di satana, e intanto la violenza psicologica nelle televisioni continua, le armi di distrazione di massa fanno più che bene il loro lavoro!. La stessa cosa che e successa per la censura di Biagi, Santoro ect. ect. ect., per la morte di Callipari con annesso proscioglimento del marine LOZANO, come il Cermis, il caso dell’Utri, la TAV, e tanti altri, il lavoro di istupidimento della massa da parte dei media, pubblici pagati con i nostri soldi, e non solo continua e sembra dare buoni frutti.
Il lavoro sporco che è stato fatto sul caso ULTRAS è stato un lavoro di vera e pura diffamazione da parte di tutti quasi i media, l’unica trasmissione seria che ha avuto il coraggio di non schierarsi e mettersi al centro è stata ANNOZERO, dove finalmente anche un ultras ( del Potenza) ha avuto possibilità di parlare per 1 minuto. Il problema di voi cioè quelli che non conoscono il mondo ultras e che sparate a zero, perché e facile criticare, giudicare e anche qualche volta fare le vittime.
Ma vittime di cosa!? , le uniche vittime di questo calcio credo che siano proprio i tifosi accaniti! Ultras e non, il calcio di cui ci siamo innamorati tutti, sta quasi per morire, si gioca sempre, domenica, lunedì, mercoledì, poi la coppa, poi la nazionale, poi l’anticipo alle 20.30 per fare il favore a sky e mediaset che hanno i diritti, i biglietti nominali, che inoltre sono stati gestiti in maniera vergognosa, le trasmissioni televisive sul calcio triplicate e piene di “pseudo giornalisti”, trasferte vietate a ULTRAS e non solo, fideiussioni, moggiopoli, giocatori che scommettono,partite falsate, valigette che vanno e vengono negli spogliatoi durante la partita, stadi chiusi per inadempienze strutturali (stadi tutti comunali) e ancora ancora e ancora……………………… , tutto anche se può sembrare strano, personalmente la reputo violenza.
Questa violenza colpisce tutti, fascisti, compagni, ultras,tifosi e anche a chi il calcio non piace, volente o nolente il calcio fa parte della nostra cultura (italiana ed europea) in maniere diretta o indiretta, tutti abbiamo vissuto circostanze dipendenti dal calcio,basti pensare al MONDIALE VINTO NEL 2006, dove hanno festeggiato tutti tifosi e non, il calcio che è fra le prime 5 industrie nazionali,il calcio che paga stipendi milionari e poi il secondo anello costa 25 euro, questo calcio che insieme agli sponsor con grandi strategie di marketing,beatifica questi “campioni”, fino a farli diventare protagonisti di video games, riviste, trasmissioni TV, ect.ect.,spero basti.
Per quanto riguarda la questione “forze dell’ordine”, devo ammettere che è più tosto complicata, l’analisi di Luigi, personalmente mi sembra troppo generica, dare a tutti dei FASCISTI (bergamaschi compresi) o a tutti i tutori dell’ordine dello “sbirro”credo sia troppo esagerato. Io penso, che lo “sbirro” non è il tutore dell’ordine, lo penso sia colui abusa della sua divisa o della sua posizione , per atti che non gli sono dovuti, basti pensare al G8, a quello che ti è successo, e a tutto ciò che è avvenuto e non c’è mai stato detto. A qualcuno può sembrare strano ma le curve italiane sono sempre state attive a livello sociale, molti di quei cosi detti ”fascisti” hanno innalzato sulle gradinate striscioni di cordoglio (“ onore a carlo giuliani” se non sbaglio dai LAZIALI) per Callipari, per i caduti in Guerra Nassiriya , per il piccolo Tommy e tanti tanti altri, questo per farvi notare che in curva non ci sono gli ALIENI. Basti pensare al funerale di GABRIELE SANDRI, dove c’erano ultras da tutta Italia e non è successo nulla, ne prima, ne durante e ne dopo.
In curva c’è gente normale, la stessa gente che trovate sul BUS la mattina, i vostri colleghi i lavoro,i vostri coinquilini, fra un po’ manca solo mia madre che mi chiama e mi dice: “se vai in curva e in trasferta vuol dire che sei un delinquente” immaginate ……, c’è anche gente come me che al il pieno rispetto di chi adempie al suo lavoro in maniera corretta, ammettendo che la parola SBIRRO fa parte del mio vocabolario. Ritornando ai fatti di Roma che sono quelli che personalmente mi hanno scosso di più, penso che ci sia da riflettere, in 40anni di mentalità ultras in ITALIA, attacchi alle caserme non se ne sono mai visti, quello che e successo per me è stata la conseguenza di anni di repressione,psicologica e fisica (basti pensare al BOOM di diffide negli ultimi 2\3 anni) e anche a quello che sta succedendo nel nostro paese, perché credo che le curve siano lo specchio di una buona parte della nostra società.
Non abbiate paura di fantomatiche RONDE ULTRAS, i veri curvaioli non ne hanno bisogno!
RIVOGLIAMO LA DOMENICA!!
Claudio Apicella
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Finalmente l’isola pedonale sul Corso
E’ a tutti noto che l’Isola Pedonale sul Corso è stata istituita negli anni Novanta, prima sperimentalmente poi definitivamente in conformità al Piano Urbano del Traffico, approvato dal Consiglio Comunale e perciò ancora oggi vigente. Successivamente, siamo al 2001, una delle prime azioni del sindaco Mancini è stata la soppressione motivata da ragioni di tutela della salute pubblica (?).
Oggi sembra che il Sindaco riconsideri le sue convinzioni e ci regali, sebbene solo la domenica, uno spazio di incontro al riparo dal traffico automobilistico. Esprimo la mia condivisione e, di più, il mio plauso. Colgo l’occasione per proporre la lettura dello stralcio di un mio scritto sull’esperienza politico amministrativa di Pedalando Volare, riguardante l’isola Pedonale su Corso Umberto, istituita nei giorni festivi e prefestivi della stagione autunno inverno primavera. Servirà, spero, a valutare come si modifichi nel tempo l’opinione pubblica, anche se fin da allora l’idea era stata accettata e apprezzata dalla stragrande maggioranza della popolazione.
Uno degli obiettivi perseguiti con determinazione è stato quello di recuperare spazi alla fruizione dei pedoni. E così, prima ancora di attivare iniziative che avrebbero determinato modifiche strutturali con tempi di esecuzione medio-lunghi, cominciammo a sperimentare l’isola ambientale sul corso Umberto. Si tratta della strada principale della città, un tempo unica via di comunicazione lungo la costa ionica, su cui prospettano le aziende commerciali più importanti.
Come era facile intuire, non fosse altro che per le esperienze già vissute in tutte le città italiane, l’iniziativa fece molto discutere: da una parte i favorevoli, che apprezzavano la possibilità di passeggiare liberamente al riparo dei pericoli della circolazione automobilistica, dall’altra i contrari, soprattutto commercianti, che attribuivano il calo delle vendite alla scelta sciagurata.
Ci fu una mobilitazione notevole, che culminò in una singolare protesta, quella di spegnere le insegne pubblicitarie. Così all’imbrunire ci preparavamo ad assistere all’inusuale spettacolo della principale via cittadina al buio.
La sorpresa fu davvero grande quando constatammo che solo il cinquanta per cento aderì alla protesta e le insegne di una attività, gestita da due fratelli gemelli, si accendevano e spegnevano ad intermittenza, rendendo così di dominio pubblico la diversità di vedute nella stessa famiglia.
C’è da dire che uno dei due fratelli, quello che accendeva, era consigliere comunale di maggioranza, e l’altro, quello che spegneva, che per ragioni affettive, lo aveva sostenuto in campagna elettorale, era apertamente contrario all’isola pedonale ed, anzi, era uno degli organizzatori della protesta.
Oggi, l’isola pedonale sul corso Umberto è una realtà ormai consolidata……”
da inedito
“Viva Soverato
Ricordi alla rinfusa (rigorosamente auto-celebrativi) di una esperienza politica e amministrativa alla guida della città 6 giugno 1993- 13 maggio 2001”.
Soverato, 20 novembre 2007
Gianni Calabretta
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Intervento di Luigi Mazza
Ciao Claudio rispondo alle tue riflessioni perché credo che l’argomento tocchi tutti, riguardi tutta la società. Non ci sono dubbi sull’errato comportamento del poliziotto che ha sparato all’autogrill nei pressi di Arezzo, ha ucciso e basta. Anche Placanica a Genova ha ucciso. Anche Federico Aldrovandi a Ferrara è stato barbaramente ucciso. In sostanza errare humanum est, ma , se sbagli con pistole e manganelli puoi uccidere. E’ stato tutto un errore domenica, dal proiettile esploso alla diffusione “mal pilotata” della notizia.
Ma, c’è un ma… la guerriglia urbana violenta non è giustificabile, mai, gli scontri tra ultras come tu ben sai non li ho mai condivisi. Io credo che tutti i tifosi, chiamali così se credi, domenica scorsa, hanno cavalcato l’onda della rabbia, hanno trovato il momento adatto per rendere giustificabili i loro atti vergognosi. Lo “sbirro” che inseguivano, era solo il nemico di turno, perché poche ore prima a un tifoso di un altro colore avrebbero riservato lo stesso trattamento. Così, a un certo punto, erano tutti uniti contro un avversario comune… ma che generalmente tra loro i tifosi “s’ammazzano” non è una novità; ecco allora come la penso: il povero ragazzo ucciso domenica è diventato un capro espiatorio, per far vivere all’Italia una bella giornata all’insegna del fascismo, questo è fascismo, e tanti di questi ultras che manifestavano il loro odio alla polizia, sono gli stessi fascisti che dopo i fatti di Genova commentarono “se ne poteva stare a casa quel punkbestia di Carlo Giuliani”, anche se io continuo a credere che tra i famosi black block c’era gente del genere, che ha rovinato una manifestazione pacifica e pacifista, e con la stessa sterilità di idee e di coscienza rovina il calcio italiano.
Oggi conosciamo le colpe che ha la polizia italiana riguardo i fatti di Genova, Fini non ha potuto cucire tutte le bocche, sappiamo anche che forse i black block li ha messi la polizia stessa, è importante sapere, ed è importante punire…ma non così, sommariamente, devastando e andando contro “il sistema” (ma qual è sto sistema?!). Se iniziassimo ad odiare ogni rappresentante delle forze dell’ordine, sarebbe una vita di m…, tu non andresti più in giro nelle periferie di Milano se non ci fosse la polizia, non esulteremmo ad ogni arresto di latitanti mafiosi, perderemmo ciò che, nel bene o nel male, rappresenta il nostro stato di diritto.
Io ho una causa in corso con dei carabinieri di Soverato, m’hanno massacrato di botte, tu lo sai, una notte di ferragosto di quattro anni fa, erano scappati i miei cani, uno era morto sotto una macchina e l’altro vagava per strada mettendo in pericolo conducenti di auto e di motorini; allora chiesi di poter cercare e mettere in salvo il mio cane superstite, e poi “riconoscere la carcassa” dell’altro cane morto (una femmina incinta, la chiamavano Carcassa), ma questo non era possibile perché avevano fretta di farmi firmare i verbali del riconoscimento (o non so cosa), così risposi male e loro iniziarono a picchiarmi in strada davanti a tanti testimoni, per poi portarmi in caserma dove infierirono in cinque contro di me, picchiandomi e insultandomi fino alle sei del mattino, senza permettermi di chiamare un avvocato; non mi dilungo, il mio avvocato, nonostante referti medici palesi che parlano di ripetute percosse, non se la sentì di presentare una denuncia, e in più gli stessi carabinieri di quella notte vennero continuamente a chiedermi scusa, avevano solo “perso la testa”; io non li ho denunciati, per compassione, loro sì… lo so, il “coglione” (mi sia consentito) sono io, ed ora sono io che mi difendo per oltraggio o qualcosa del genere.
Verso quelle persone provo sdegno, verso le loro divise no, se iniziassi ad odiare l’arma dei carabinieri in tutto e per tutto, credo che non potrei più vivere in Italia. Il poliziotto che ha sparato ad Arezzo deve essere punito dalla Giustizia italiana, ma tutti gli altri non devono essere perseguitati dalle ronde di ultras.
Luigi Mazza
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VIOLENZA NEGLI STADI: A BOCCA PIENA!
Più che BOCCA APERTA , direi a bocca piena!, si perché in questi giorni molti o quasi tutti si sono occupati di un fenomeno sub - culturale chiamato MENTALITA’ ULTRAS. (Un po’ come a Soverato con i parcheggi a pagamento!, TUTTI ERANO DIVENTATI INGEGNERI ALL’URBANISTICA), Diventando tutti esperti di stadio ( no calcio) e ripeto stadio. Gli ultras di tutto IL MONDO non sono sicuramente nuovi a questi avvenimenti, quindi i soliti processi televisivi che sono stati fatti non credono servano a tanto. I primi terroristi io personalmente credo siano i “pseudo” GIORNALISTI e presentatori TV, che con 4 agenzie ANSA, hanno montato un caso internazionale!, quello che è avvenuto nei pressi di AREZZO non aveva niente a che fare con il mondo ULTRAS, e pure fino a ieri sera tutti credevano ad “UNO SCONTRO FRA TIFOSI VIOLENTI” con annesso intervento degli S….I. Questa mal informazione e giornalismo di bassa lega!, a fomentato la rabbia di molte persone che si sentono appartenenti al movimento ULTRAS, sicuramente non e giustificabile al 100%, quello che è successo in ITALIA, però da conoscente del movimento e non solo, mi domando come e possibile che questi specie di giornalisti o conduttori TV decidete voi, abbiamo la possibilità di commentare, criticare, giudicare e diffamare questo movimento che è presente in tutto il mondo, facendo dei piccoli esempi, SIMONA VENTURA ha sospeso la sua trasmissione “quelli che…….”, inneggiando l’intervento dello stato contro questo tumore che affligge gli stadi a suo dire, addirittura prima che le partite iniziassero, cioè prima dei fatti di BERGAMO,MILANO,ROMA ECT.ECT., questo credo vi faccia capire come l’informazione sia gestita o tal volta data in mano a gente incompetente che propaga INFORMAZIONI SBAGLIATE e inesatte, perché dare e ripetere un messaggio nell’ ora di punta della domenica cioè dalle 13 alle 16 come L’UCCISIONE DI UN TIFOSO DA PARTE DELLE FORZE DELL’ORDINE DURANTE DEGLI SCONTRI FRA ULTRAS, può, anzi come tutti abbiamo visto ha la potenzialità per spostare l’opinione di massa, secondo voi, se tutti i giornalisti che si sono occupati fin dalle prime ora dell’accaduto, avessero semplicemente detto la verità, cioè che un POLIZIOTTO ha ABUSATO E RIPETO ABUSATO dell’arma di servizio, per tentare di fermare un RISSA tra persone, tifosi e non, sarebbe successo tutto questo??, se per 3 ore di seguito invece di sentire insulti, diffamazioni, ADDIRITTURA soluzioni personali al problema ultras, avessero fatto semplicemente il loro lavoro!?,…… ho visto e sentito cose oscene, programmi come BUONA-DOMENICA, DOMENICA-IN e spazzatura varia, che generalmente si OCCUPANO DI LETAME! perché quello è LETAME, non solo commentare che è lecito, ma anche come già detto prima GIUDICARE!, cioè ragazzi voi v’immaginate i protagonisti di BUONA-DOMENICA, che parlano di violenza negli stadi?? Magari INTERRANTE, CHE SPIEGA ALLA PEREGO, cos’è un biglietto NOMINALE!? Ma……………………. Mi sta venendo il vomito, e secondo voi un’ ULTRAS, che si vede sputtanare un’ideale (per cui magari a preso anche qualche manganellata),in televisione dalla VENTURA, cosa pensa!?, perché lo sappiamo tutti, e facile SPARARE A ZERO sugli ultras, sono violenti,illusi,repressi,razzisti bla…bla….bla…..
Sinceramente fino ad oggi le trasmissioni televisive che hanno parlato di ULTRAS si possono contare sulle mani, e meno della metà aveva in studio gente competente in materia, personalmente l’argomento “ITALIAN HOOLIGANS” è un argomento scomodissimo per tutti, per vari motivi, se teniamo conto che negli ultimi anni si sono quasi dimezzati gli scontri fra tifoserie, ma si è quadruplicato il numero di frizioni con le forze dell’ordine, mi viene da pensare che le cosi dette FORZE “DELL’ORDINE” non siano capaci di fare il loro lavoro!, fondamentalmente non riescono a mantenere L’ORDINE!, la cosa che non mi meraviglia per niente è proprio il fatto che i primi a non voler andare allo stadio sono I POLIZIOTTI, i motivi li dovrebbero sapere tutti ma li sanno in pochi, perché figuriamoci se le televisioni a cui conviene tenere gli stadi chiusi parlano dei veri problemi che affliggono il nostro calcio, i problemi che segnala il sindacato della polizia per lo più sono problemi legati alle infrastrutture, gli STADI ITALIANI SONO VECCHI!, mal ridotti, molte volte in centro città, e lontani dai punti d’arrivo (stazioni,metrò,autostrade ect.ect.ect.) , e poi sono pubblici, questo credo basti.I migliori però sono loro, si sono proprio loro quelli che evocano IL MODELLO INGLESE. Il modello all’inglese per chi non lo sapesse è un pacchetto di sicurezza creato appositamente per il fenomeno HOOLIGANS, nello stesso, sono stati fatti degli interventi mirati in primis alle infrastrutture dove si disputavano eventi sportivi,la capienza degli stadi e stata dimezzata, i posti sono diventati POSTI A SEDERE, sono nati proprio li i famosi tornelli e biglietti nominali, gli steward, le telecamere negli stadi e la famosa sala regia per chi ha in gestione la sicurezza che deve essere obbligatoria in tutti i nuovi impianti sportivi che ricordo in INGHILTERRA sono PRIVATI!. Tenendo conto che gli unici stadi a norma quasi al 100% sono 5 (MILANO, ROMA, TORINO(comunale), GENOVA E PALERMO) Invece d’inneggiare a questo famoso MODELLO INGLESE che personalmente credo in ITALIA sia una cosa IRREALIZZABILE e i motivi spero li abbiate capiti, perché tutti voi compresi i giornalisti invece di riempirvi la BOCCA e ripetere quello che sentite in giro o quello che vi INCULCANO in testa stando ore e ore al giorno guardando TELEVISIONE SPAZZATURA, non contribuite anche voi ad evitare di alimentare la rabbia di chi sa come si vive negli stadi!?, e poi la cosa che ODIO è vi dico ODIO, sono quei BABBI, che con aria spavalda e superiore ti dicono: MA COME FAI A MENARTI PER UNA PARTITA DI CALCIO?
Vi faccio un banale esempio, ma secondo voi UNO come me,che ha seguito il CZ in quasi tutte le trasferte di serie B (e non solo)negli ultimi anni, essendo consapevole che il CZ ha fatto 2 campionati sempre e perennemente ULTIMO IN CLASSIFICA, andavo allo stadio per la PARTITA!? Io abitando a MILANO se voglio vedere una “PARTITA” vado al Meazza, vi pare che parto da SOVERATO per andare con un paio di amici IL 17 o 16 AGOSTO non ricordo a CATANIA per una partita di COPPA ITALIA del CZ!? O parto per andare a TRIESTE per 90°MINUTI e poi riprendo il TRENO per scendere!?
Dai suuu………. informatevi, leggete, ascoltate e soprattutto non fatevi abbindolare da quello che dicono in TV!a loro tenere gli stadi chiusi conviene! Ci sono i diritti TV!!!!!chi non va allo stadio di voi dove guarda la partita!?.
E poi vorrei smontare o lanciare una lancia a favore degli ultras, negli ultimi anni si dice che le famiglie non vadano più allo stadio a causa dei VIOLENTI.
Faccio un esempio banalissimo, a Milano il secondo rosso costa 25 euro, teniamo conto che io abbia una famiglia di 4 persone,mia moglie non viene, siamo3 25+25+25+mezzi pubblici se non vengo da fuori città, comunque per restare STRETTI arrivi a spendere sulle 80€”!! 80€ MA SIETE PAZZI per stare al freddo allo stadio? Ma nooo preferisco stare a casa in poltrona con 3€ sul mio bel digitale terrestre a gustarmi la partita!. BRAVI TIFOSI IN POLTRONA.
Comunque una delle cose che bisogna capire, e per farlo bisogna essere informati sui fatti e se il poliziotto ha SPARATO dall’altra carreggiata dell’autostrada per sedare una semplice rissa! e questo sarebbe già inconcepibile, o se ha abusato dell’arma di servizio per sedare una RISSA TRA TIFOSI, 2 pesi 2 misure? Infine concludo mi sembra di essere stato un pò lungo ma spero che la discussione continui, il mondo ultras credo debba fare un passo indietro per dimostrare maturità e coerenza , e non far credere che gli ULTRAS = VIOLENZA, perché non è cosi. Negli anni fuori di casa ho capito tante cose, specialmente sulla violenza, la violenza non è solo quella fisica, lo schiaffone ho il calcio in culo, la violenza può essere anche quella psicologica, non mi dilungo perché anche su questo potremmo parlare giorni e giorni. Volevo farvi notare una cosa! Tutti i telegiornali hanno parlato di tragico errore!....... tragico errore!????? Uno poliziotto che spara a braccia tese da una carreggiata all’altra tragico errore!??? Fate voi……………
Ciao tifosi in poltrona
CLAUDIO APICELLA
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A BOCCA APERTA...
Sono uno studente soveratese fuori sede e vivo a Roma dove frequento la facoltà di economia alla sapienza. Anche se il tema che sto per presentare può sembrare fuori luogo su questo sito,mi sento di proporlo come argomento di discussione e di riflessione perchè riguarda un mondo, quello del calcio, che negli ultimi anni, in Italia, ha perso il suo sapore di sport divertente e accomunante (o forse non l'ha mai avuto..).
Domenica 11 novembre ha perso la vita un ragazzo che si apprestava a seguire la trasferta della sua Lazio a Milano. Quella trasferta si è trasformata in tragedia, un poliziotto, preso dalla foga del momento, ha esploso un colpo di pistola che viaggiando per 90 metri è andato a colpire Gabriele Sandri ferendolo a morte. E' triste pensare che un ragazzo di 26 anni abbia perso la vita per un banale errore di un agente dello stato e preferisco pensare che l'errore sia stato commesso in buona fede, anzi sono convinto sia andata così. Dopo il tragico avvenimento è successo qualcosa di molto più tragico, l'esplosione di violenze nei pressi di San Siro, a Bergamo e in serata anche a Roma. La partita di Milano è stata sospesa per deliberata decisione del presidente Abete e del Ministro dell'Interno Amato e, in una prospettiva di gemellaggio fra le due tifoserie,e per rendere omaggio al giovane tifoso, questo può anche essere accettato. Non può essere accettato invece quello che è avvenuto allo stadio di Bergamo, è assurdo pensare che un manipolo di criminali abbia avuto il potere di bloccare una partita. Il fatto più clamoroso però è avvenuto a Roma quando 200 "tifosi" (anche io sono tifoso...ma se quelli sono tifosi io mi auto-escludo dalla categoria) hanno assaltato 2 caserme e la sede del CONI nei pressi dello stadio Olimpico. Risultato: 40 agenti feriti, danni per 100.000 euro e 4 terroristi arrestati (perchè di terroristi trattasi). Questo è a dir poco inaccettabile, un atto criminale contro lo Stato ed alcune delle istituzioni che lo rappresentano. Il calcio è ormai da troppo tempo afflitto dalla piaga delle frange violente del tifo che fanno il buono ed il cattivo tempo negli stadi e fuori. Serve una reazione da parte dello Stato e di tutti i suoi rappresentanti, servono pene più severe per chi sbaglia e serve una presa di coscienza da parte di tutti noi per una condotta di vita all'insegna della legalità e dell'onestà.
Mi congedo salutando tutti quelli che mi conoscono e a cui voglio bene, ci vediamo presto a Soverato. Spero di aver aperto un dibattito che possa aprire spunti di discussione costruttivi, e spero di ricevere critiche anche negative per confrontare opinioni discordanti e diversi punti di vista che possono aiutare a crescere culturalmente perchè il dialogo è senza dubbio la base di una società civile fatta di persone civili...
D.B.
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SATRIANO PIANGE
Satriano piange a dirotto, un fiume di lacrime fluisce attraverso le gote dei volti satrianesi immobilizzati dall’irreale scomparsa di nonna Giovanna, in viaggio verso una nuova vita nel paradiso delle anime. L’indifferenza nell’ausculto delle quotidiane notizie di decessi per incidenti stradali, si tramuta in un intenso senso di sconforto alla notizia della dipartita di una nostra compaesana, traghettando pragmaticamente l’uomo con i “piedi sulla terra”. Risulta improbo trovare un suono letterario, una semplice frase per esprimere il dolore insito nella tragedia avvenuta giovedì sera lungo la statale che congiunge il piccolo borgo di Satriano a Soverato.
La routine di una minuta comunità calabra fondata esclusivamente sugli incontri in piazza, sulla devota cura culinaria ai “compari lavoratori” , sul rituale appuntamento in chiesa e sulle conversazioni all’uscita delle messe, viene troncata improvvisamente da un terribile incidente tra 2 auto che poteva trasformarsi in una catastrofe disumana. Gli effetti dell’impatto tra la Hyundai nera e la Fiat Tempra metallizzata potevano essere fatali anche per gli altri passanti che si apprestavano ad attraversare le strisce pedonali in prossimità della splendida chiesa della Marina, ma nel destino nera una luce abbagliante ha risparmiato 2 adulti ed un bambino di 12 anni, limitando notevolmente i danni.
La nostra comunità è scossa, attonita, incredula per la scomparsa della Signora Giovanna del Viercio, vittima di una strada beffarda da alcuni denominata inopportunamente o meno come “strada della morte”, ovvero di un bretella rettilinea anomala negli stradari calabresi, caratterizzata dalla presenza diffusa di saliscendi, curve e tornanti. La variante di progetto attuata una decina di anni fa con l’inserimento nel tracciato stradale di una gimcane, la maggiore attenzione posta dalle forze delle ordine per tutelare la sicurezza degli abitanti della “Laganosa” ha fornito subitaneamente ottimi risultati, sia in termini di moderazione cinematica della velocità che di incidenti stradali.
Il tragico incidente che vide uno stupendo ragazzo costretto ad una vita sulla sedie a rotelle aveva sensibilizzato la comunità nostrana, la quale improvvisamente decise di alzare il piede dall’acceleratore nel percorrere l’attraente rettilineo dislocato nella pianura satrianese. Tutti questi accorgimenti sono risultati insufficienti per salvare la vita della nonna satrianese, vittima della disattenzione e dell’incuria dell’uomo, sempre alla rincorsa di non so cosa e costretto a mutare regime di guida esclusivamente dopo neri avvenimenti ed indimenticabili tragedie.
L’escalation delle morti sull’asfalto stradale tarda a scemare, nutrendo vittime in tutto lo stivale italiano, dall’autostrada del Sole alle tangenziali delle città italiane, dalle strade alpine alle litoranee. Gli interventi atti a limitare le stragi del sabato sera, l’applicazione del sistema patente a punti, i veti sull’alcool e la chiusura dei locali sono palliativi per un male incurabile che spezza una vita dopo l’altra, giorno dopo giorno. Esiste un’unica soluzione per risolvere tale problema decennale, ovvero un cambio radicale di mentalità , una maggiore accortezza degli automobilisti spesso distratti ed incauti che sfrecciano in centri abitati infischiandosene di uomini, anziani e bambini. Estrema ratio per la problematica Laganosa potrebbe essere l’installazione delle famose “gobbette” fastidiose per “auto ribassate”, ma anche molto utili per limitare la velocità dei mezzi sfreccianti lungo il vialone della Marina.
Satriano piange in un silenzio assordante “decorandosi di nero” nelle festività di San Teodoro, nel frattempo dal profondo dello spirito nostrano attende il momento propizio per tornare a splendere nel sole di un mattino ionico.
“Ciao Nonna Giovanna”
M.R.
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Composizione del maestro della risata Totò inviata da Pasquale
FLAVIO SCUDELLA’ – UN ALTRO ANGELO VITTIMA DELLA MALASANITA’ CALABRESE
Scido piccolo centro del reggino, il mondo si arresta in un drammatico istante ove un semplice ludo preadolescenziale all'interno di un gioioso oratorio calabrese si tramuta in una morte inammissibile. Il dolore degli increduli genitori di Flavio Scudellà e dell'intera comunità di Scudo raggiunge l’apice della notizia della scomparsa del piccolo angelo, vittima di un sistema di malasanità diffuso in maniera tentacolare in tutto lo stivale italiano, da Bressanone sino a Lampedusa. 3 ore interminabili trascorrono dopo la TAC eseguita all'ospedale di Polistena,, che riscontra la presenza di un ematoma che comprime il tronco cerebrale. Un intervallo di tempo surreale, una illogica attesa, il piccolo Flavio necessita immediatamente di un intervento chirurgico all'interno di una struttura sanitaria maggiormente attrezzata rispetto all'ospedale del piccolo centro della Locride, ovvero necessita di un immediato trasporto ai limitrofi Ospedali Riuniti di Reggio Calabria.
I 40 minuti di distanza dal capoluogo di provincia divengono una distanza insormontabile trasformandosi in 5 ore di irrazionale stasi e agonia per le disastrate condizioni della bretella viaria A3 che congiunge Polistena a Reggio Calabria, e soprattutto per l'assenza di eli-ambulanze capaci di trasportare il piccolo Flavio nei principali nosocomi della regione Calabria.
La passione interminabile di Flavio, vittima inerme agli eventi di un destino balordo, raggiunge l'apice raggiunto gli ospedali riuniti di Reggio Calabria in quanto dovrà attendere ulteriori 4 ore per avere a disposizione l’occupata sala operatoria.
Uscito in coma dalla delicata operazione si spegne tristemente dopo 4 ore.
I genitori del ragazzo hanno presentato denuncia alla Procura di Palmi che ha avviato una inchiesta, ma nessuno potrà mai restituire loro l'amato figlio espiato a nuova vita precocemente, costretto dalla malasorte a non godere dei migliori anni della nostra vita, spesso tormentata da improvvise disgrazie che colpiscono impunemente l'animo umano
L'appello accorato della coppia di Insegnanti Scutellà: «Vogliamo - hanno detto - che il sacrificio di nostro figlio non sia vano. Vogliamo che chi ha sbagliato paghi» echeggia con impeto e rabbia in tutto lo stivale, spronando con un messaggio colmo di significati le istituzioni soprattutto locali a cercare di porre rimedio ad un sistema erratico, quale il sistema sanitario nazionale ed in particolare quello calabrese.
I mali capitali della nostra regione intrinseci alla gestione nefasta dei governatori regionali e provinciali, avvezzi esclusivamente a desiderare un posto al sole nelle poltrone danarose del consiglio regionale e delle amministrazioni provinciali si scontrano contro l'arretratezza di un sistema sanitario locale, che dovrebbe essere un punto fermo della loro gestione amministrativa, al fine di garantire al cittadino le cure necessarie per evitare tragedie di tale entità, che affliggono nel profondo del loro spirito i disarmati cittadini di piccole località dimenticate da Dio e dal mondo intero. Oltre la metà degli ospedali del Meridione versano in situazioni drammatiche per sporcizia, tasso di assenteismo altissimo tra il personale, e incuria nella gestione e nella distribuzione di farmaci scaduti. La famigerata ASL locale rappresenta in molte sue componenti un azienda dove trovano posto raccomandati di turno che svolgono il loro compito quotidiano timbrando il tesserino 2 volte al di, e distinguendosi per l'assenteismo imperterrito vigente in una area priva di qualsiasi controllo. E' doveroso intervenire per risolvere tale falla profonda presente nel settore sanitario Calabrese.
La Calabria, il piccolo Flavio necessitano di servizi adeguati alla loro identità umana per evitare di innescare catastrofi spesso quotidiane, non ultime la scomparsa di Federica Monteleone, la ragazza di sedici anni, deceduta dopo una settimana di coma, causato da un black-out in sala operatoria, mentre veniva sottoposta ad una appendicectomia.
Dati ufficiali indicano che da Roma sino a Lampedusa gli ospedali nostrani presenta oltre 70000 posti disponibili, una sovrabbondanza di di strutture (solo in Calabria ci sono 79 ospedali e 38 case di cura) e di personale sanitario (150 mila persone), eppure nel caso di malattie gravi siamo costretti a rivolgerci agli ospedali del settentrione maggiormente attrezzati e solerti rispetto ai nosocomi meridionali.
Questo dato deve far riflettere l'intera comunità calabra ed in particolare gli amministratori dell'ASL regionale per riuscire a risollevarsi da una caduta in un baratro profondo che miete giorno dopo giorno vittime innocenti ed inermi. E' necessario inoltre un cambio radicale di mentalità soprattutto dell'ordine dei medici, i quali devono per deontologia umana e professionale svolgere il loro umile lavoro in maniera solerte, evitando ritardi sovraumani nell'intraprendere decisioni a discapito della vita umana.
Flavio continuerà a vivere nell'animo degli uomini e delle donne che hanno ricevuto in dono gli organi della piccola anima calabrese, del gioioso bimbo che continuerà nei suoi ludi in un universo parallelo di pace vegliando e proteggendo le vite dei suoi amati genitori.
Massimiliano Riverso
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Commissario Prefettizio per governare il territorio?!?!
l’incredibile appello del Sindaco
A pochi giorni dall’attentato al Palazzo di Città propongo ai lettori qualche riflessione.
Da un po’ di tempo in città viviamo episodi preoccupanti. Ricordo gli attentati agli esercizi commerciali, con chiaro scopo estorsivo, ignorati dalla maggioranza, gli episodi tragici, omicidi e suicidi, che rivelano situazioni di devianza e di disagio a cui non è stata dedicata sufficiente attenzione, il fiorente e tragico spaccio di sostanze stupefacenti che ha prodotto dolorosissimi lutti, le intimidazioni al Sindaco e a un Consigliere Comunale, la sparatoria a Soverato Superiore di qualche giorno fa, infine quest’ultimo attentato dinamitardo al Palazzo di Città.
Al Presidente del Consiglio, che mi preannunciava di voler convocare una seduta di Consiglio Comunale, rispondevo che ero d’accordo e lo invitavo a farlo immediatamente, quella sera stessa. Avremmo così potuto condannare il vile gesto, ma anche lanciare da subito il messaggio di non tollerare intimidazioni e soprusi; avremmo potuto inoltre rassicurare la popolazione che schierati in prima linea a difesa della legalità c’eravamo tutti i Consiglieri Comunali. Quella sera, immediatamente siamo accorsi in piazza e abbiamo lì trovato numerosissime cittadine e cittadini che hanno reagito all’attentato non, come purtroppo avviene in altri luoghi, stando dietro una persiana ad osservare di nascosto, ma mostrando apertamente il loro sconcerto e la loro voglia di far qualcosa. L’assenza in Consiglio, convocato dal Presidente, di quasi tutti i membri della maggioranza ha denunciato la scarsa considerazione che Sindaco e Giunta hanno del Consiglio Comunale; il loro atteggiamento è stato del tutto simile a quelle persone che stanno dietro le finestre. Con la loro assenza hanno tradito le attese di tutta quella gente che era accorsa in piazza e che poneva un’istanza percepibile a pelle. “Reagiamo!”, ci dicevano con la sola loro presenza in piazza fino a tarda ora. Peccato. Si è persa una occasione di partecipazione reale e sentita, una occasione per costruire Comunità.
Ho registrato le dichiarazioni del Sindaco, che in alcuni casi mi sono sembrate contraddittorie e sconcertanti; ne elenco solo alcune. Pochi giorni prima dell’attentato, in Consiglio Comunale: “Soverato è un paradiso!”. Prima ancora: “A Soverato non c’è la mafia!”. A proposito della intimidazione subita alla fine di luglio, che “il movente è politico”. Poi quella sera: “Da un anno Soverato è un inferno!”. “Ci sono responsabilità della stampa che raccoglie certe interviste e dell’opposizione che adopra toni troppo alti”. “C’è un intreccio politico mafioso”. Per giustificare la diserzione del Consiglio Comunale: “Non è il momento di inutili parole né di fiaccolate, ma il momento di agire”. Salvo poi partecipare ad una riunione dei Sindaci del comprensorio, durante la quale le banalità, l’aria fritta e gli interventi fuori tema l’hanno fatta da padrone. Una vera perla l’intervento del Sindaco di Satriano che, in piena sintonia con il nostro, ha denunciato “la strumentalizzazione crescente messa in campo dalle opposizioni, che attaccano i Sindaci processandoli”.
Come se le azioni delle opposizioni, condivisibili o no che siano, lungi dal favorire la normale e democratica dialettica, possano costituire l’humus, il terreno di coltura delle intimidazioni e dei soprusi. Infine, qualche giorno prima, nel corso della riunione tenuta in Prefettura sull’ordine e la sicurezza, il nostro Sindaco ha sollecitato il Prefetto chiedendogli di vigilare sulle pratiche edilizie e sulla redazione del nuovo strumento urbanistico.
Il Sindaco invoca quindi la vigilanza del Prefetto; ha perciò bisogno di una sorta di tutore, al quale sottoporre le decisioni da lui stesso assunte e di delegare il controllo che a lui compete. Una pietosa confessione di impotenza, di incapacità a governare, un bisogno di delegare ad altri la funzione che gli è propria e che non è delegabile, se non presentando le dimissioni. In definitiva una richiesta incredibile di commissariare il Comune, restando però in carica. L’ennesima incomprensibile astruseria.
Tuttavia, sebbene l’appello al Prefetto sia improprio, sembra che con quella sollecitazione il Sindaco voglia lanciare un messaggio di legalità e affermare il principio del rispetto delle regole. Così sembrerebbe, ma così non è. Infatti Sindaco, Giunta e maggioranza non hanno alcuna credibilità in materia, se è vero, come è vero, che assistiamo costantemente a deroghe, e cioè a decisioni, assunte a maggioranza, che ignorano e sovvertono le regole. Numerose pratiche edilizie – alcune ancora oggi in agenda- sono state varate, a maggioranza, in deroga allo strumento urbanistico vigente e addirittura in deroga alla Variante al PRG che, giova ricordarlo, era stata redatta su indirizzo e ispirazione della maggioranza di centro-destra e poi bocciata dalla Regione.
Emblematica la delibera di Giunta di fine luglio, assunta immediatamente dopo l’intimidazione subita dal Sindaco. Per accogliere richieste di ambulanti, precedentemente negate, hanno cambiato in tutta fretta le regole da loro stessi scritte appena un mese prima.
Siamo in presenza di una maggioranza incapace di governare, per ammissione esplicita dello stesso Sindaco; capace però spudoratamente di predicare legalità e trasparenza, nel mentre sollecita il fare come e comunque, anche e preferibilmente a dispetto delle regole. La ormai nota teoria del far fare. E’ questo che costituisce l’humus per i soprusi e le intimidazioni; di certo non il corretto e democratico esercizio della opposizione, che del rispetto e della certezza delle regole ha fatto il suo tema prioritario.
Gianni CalabrettaSOVERATO WEB non è responsabile del contenuto degli Articoli Pubblicati |
LINUX DAY 2007
Sabato 27 Ottobre si è svolto presso l’Hotel Niagara (Marina di Catanzaro), il Linux Day, un evento svolto in contemporanea in 118 città italiane e per la prima volta nella città di Catanzaro. L’evento è stato organizzato dall’associazione Hacklab Catanzaro in collaborazione con l’Hacklab Cosenza. Il Linux Day è il momento in cui esperti, appassionati o semplici curiosi, si confrontano attorno i temi dell’informatica, della libertà e della diffusione della cultura tecnologica. Nella sessione mattutina si sono approfonditi gli aspetti tecnici filosofici e culturali del Software Libero e dell’Open Source, con gli interventi “Legalità e Software” (Nuccio Cantelmi), “Introduzione al Software Libero” (Umit Uygur) ed “Imprese e Software Libero” (Leonardo Aggazio). Alla manifestazione era presente un folto pubblico di interessati che hanno partecipato attivamente alle varie dimostrazioni pratiche tenute nel pomeriggio dai ragazzi dell’Hacklab. Presente anche una delegazione dell’Assessorato alle Innovazioni Tecnologiche del Comune di Catanzaro che, sulla scorta di quanto già fatto in numerosi comuni italiani, si è detto disponibile ad un progetto pilota anche nel capoluogo regionale. Molti gli imprenditori presenti in sala attratti dalle prospettive economiche vantaggiose nell’utilizzo e nella distribuzione del software libero. Ulteriori approfondimenti: www.hacklabcz.com.
Andrea Cantelmi
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Intervento di Luigi Mazza
Leggo l’intervento del professore Ulderico Nisticò. Son d’accordo in parte con le sue dichiarazioni, per esempio condivido l’idea che Soverato non è più un’isola felice, condivido il bisogno d’indagare, condivido l’indignazione. Ma aggiungo accattonaggio, spaccio di droghe, motorini rumorosi, ubriacarsi la sera, bottiglie di vetro… Che connessione c’è tra ciò e la bomba fatta esplodere davanti al comune? Niente, a mio avviso. Se così fosse, l’accaduto lo si potrebbe sminuire, invece no, è gravissimo proprio perché non ha nulla a che fare con queste cose, ha a che fare con una realtà che esiste e non fa rumore, e funziona perché è convenzionalmente accettata l’idea che “a Soverato la mafia non esiste”.
La mia non è una pretesa di sminuire l’attentissima analisi del professor Nisticò, la mia è paura di confondere le cose come troppo spesso avviene in Italia. Per esempio l’accanimento verso i lavavetri a Firenze e Bologna, verso i writers (che imbrattano i muri), la vendita di alcolici ( vedi Cofferati a Bologna); parlo di paura di confondere le cose, perché il rischio è di deviare l’attenzione, la microcriminalità è una cosa (ed è grave), le intimidazioni mafiose (e forse la bomba di Soverato è tra queste) sono un’altra cosa, gravissima. Michele Serra su Repubblica, circa un mese fa,parafrasando Alberto Asor Rosa (corriere della sera), parlò di questi argomenti, paragonando l’accanimento contro la microcriminalità allo sfizio di ammazzare le mosche col giornale arrotolato…
Colpire l’opinione pubblica, dimostrando di darsi da fare nel reprimere piccoli atti vandalici, distrae e fa perdere di vista la realtà; le piccole deviazioni dalle regoli civili vanno sempre punite, ma non bisogna esasperarne la repressione, solo per far vedere che si fa qualcosa. La Calabria, purtroppo, è l’emblema, insieme a tutto il nostro amato Sud, dell’appuntamento perso con la storia, le mafie non sono mai state debellate, quando sembrava di essere arrivati a un passo dal cancellarle, esse si son trasformate in istituzioni, si sono “legalizzate”, è il nostro stesso tessuto sociale che le ha metabolizzate, i governi glie lo hanno permesso. Soverato non ha smesso due giorni fa di essere un’isola felice, la criminalità non è neonata, ne abbiamo già visti di locali ed auto incendiati, atti intimidatori, indifferenza della gente. Forse dobbiamo iniziare a renderci conto che Soverato è a pochi chilometri da paesi in cui la mafia vive e vegeta, e nessuno si vergogna di ammetterlo, qualcuno prova a sconfiggerla. Dobbiamo iniziare a disilluderci, c’è gente a Soverato che sa che la mafia esiste, ma c’è un’opinione pubblica che preferisce far finta di niente; ora, mafia o non mafia, qualcuno ha voluto far rumore, e lo ha fatto nel cuore della nostra comunità, nel simbolo della nostra Democrazia. Spero di non apparire polemico con nessuno, tantomeno con il professor Nisticò che stimo sinceramente; colgo l’opportunità per esprimere solidarietà al sindaco Mancini e a tutta la giunta.
Amaramente preoccupato,
Luigi Mazza ( guardate il servizio (con video) de "Il Calabrone" )
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Attentato alla Città
Martedì alle 20,40 si è verificato un fatto gravissimo: un attentato dinamitardo al Palazzo di Città, alla Casa dei Cittadini. Non conosciamo né il movente né i mandanti né gli esecutori. Sappiamo però che la nostra Città è da tempo teatro di episodi inquietanti, rivelatori della presenza di malavita. I numerosi attentati ad esercizi commerciali, sparatorie, intimidazioni al Sindaco e ad un Consigliere Comunale sono gli evidenti segni di una situazione che sta diventando insostenibile. Non tutti questi fatti sono stati valutati con la dovuta attenzione, anzi in alcuni casi perfino gli organi di informazione hanno taciuto. Nella immediatezza del fatto siamo accorsi in piazza quasi tutti i Consiglieri Comunali, numerose cittadine e cittadini. Lo stato d’animo era di sconcerto e di rabbia. Il Presidente del Consiglio Comunale, dottor Giancarlo Tiani, dopo aver fatto verificare l’agibilità dell’Aula Consiliare, ha ritenuto di convocare con urgenza e immediatezza il Civico Consesso per dare un fermo segnale di non cedimento di fronte a tali atti. Alla riunione, presieduta da Tiani, prendevano parte oltre al Consigliere Donatella Scuteri, capogruppo di F.I., solo i Consiglieri di opposizione. Sindaco, Giunta e gli altri Consiglieri di maggioranza risultavano assenti, pur essendo stati convocati. Impossibilitati a partecipare, perché fuori città, il vicesindaco Matacera, l’assessore Arcidiacono e il Consigliere Gioviale.
Nel corso dei lavori siamo intervenuti tutti, alla presenza di un numeroso gruppo di cittadini e di una sola emittente televisiva (VideoCalabria). Riteniamo che l’attentato alla Istituzione Comune sia di gravità estrema e che era importante la espressione ferma e decisa della condanna da parte della massima assise democratica della Città. Era importante comunicare alla Città intera che chi la rappresenta era lì presente per difenderla dai soprusi e dalle intimidazioni. Abbiamo dovuto registrare invece la diserzione del Sindaco, della Giunta e di quasi tutti i Consiglieri di maggioranza.
Tale comportamento rivela la sottovalutazione di una situazione che invece appare in tutta la sua gravità e che necessita della mobilitazione di tutte le forze politiche e sociali. La presenza fino a tarda ora di tanti cittadini in piazza, la loro volontà di esserci, di essere presenti fisicamente sui luoghi per manifestare il proprio sconforto, ma anche per reagire impongono alle forze politiche e sociali di farsi interpreti del loro sentire.
No. Non si può disertare il Consiglio Comunale.
Soverato 24 ottobre 2007
I Gruppi di Opposizione
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Intervento di Michele Raffa
Avevo deciso di non scrivere più sulla disamministrazione del Comune di Soverato; "Lavar la testa all'asino si perde acqua, tempo e sapone" diceva il mio vecchio Professore di lettere. Vieni tacciato di lesa maestà, dall'assessore al ramo, se ti permetti di di far notare che Soverato e sporca, che sul territorio comunale le discariche a cielo aperto danno il benvenuto al "turista" che decide di fare una passeggiata dal bivio le giare al centro di Soverato Superiore.
Rischi la denuncia se ti permetti di dire che a Soverato gira la droga, girano gli scippatori che insomma le pallottole arrivano in busta chiusa e non si capisce se le manda, l'ambulante, il cittadino incazzato per le strisce blu, il vecchietto che non riesce a trovare una panchina che non sia stata manomessa dai soliti poveri "ragazzi scavezzacolli", dall'automobilista che ha rotto la coppa dell'olio perché improvvisamente sono comparsi i dossi artificiali in Via Aldo Moro e Via Guarasci e non sono stati segnalati con appositi segnali come prescrive il codice della strada.
Assistere ai consigli comunali e come guardare il telegiornale di rete4 di Emilio "Fido" dove il PRESIDENTE BERLUSCA come il Dittatore-Imperatore-Sindaco ha sempre ragione, gli adulatori di corte (consiglieri di maggioranza) fanno sempre si col capino come quei cagnolini di peluche che si mettevano una volta sul pianale posteriore delle automobili, e i rappresentanti della minoranza sono degli sporchi comunisti che mangiano i bambini.
Cinque consiglieri della maggioranza chiedono la convocazione del consiglio comunale e poi questo ,in spregio all'intelligenza dei cittadini, viene disertato dalla stessa maggioranza e mandato alla seconda convocazione per assenze più o meno giustificate!!!!!!
Hanno perfettamente ragione sia Luigi Mazza che Claudio Apicella, in particolare quest'ultimo, in merito alla differenza tra Wi-MAX e WI-FI; vorrei dare un consiglio a chi "fortemente vuole" questo o quello,come se l'innovazione tecnologica fosse appannaggio del predetto, e che ne fa gentile concessione ai "sudditi": Prima di parlare o di far scrivere abbi l'umiltà di documentarti o se proprio non vuoi farlo obbliga chi ti consiglia o ti scrive le veline a farlo.
Una cosa è certa: Soverato è "l'ombelico del mondo" ma ci credono solo "loro " (la maggioranza) cosa vuoi che sia Taormina o Sanremo al confronto! Ne sono talmente convinti che se lo dicono continuamente addosso ripetendolo petulantemente come fa una Gracula Religiosa ( per i poveri ignoranti come me sarebbe il famoso merlo indiano).
Era pacifico che la sfiducia al sindaco-imperatore-dittatore non sarebbe passata, ma bisognava dare un segnale politico, e quando il povero solito "agnello sacrificale" di Sica a finito di fare be... be... il terrore si è stampato sulla faccia di quei poveretti della maggioranza che dovevano decidere se far intervenire, per chiarimenti, il Dirigente del settore attività produttive sulla famosa delibera dell'allargamento dei posti al campetto "Marino".
In compenso qualche giorno dopo ci siamo (si sono) rilassati con la venuta di quella gran G.. di Sabrina Ferilli; meno male!
Alla Minoranza dico: ormai, passata la sbronza sulle primarie, ricominciate ad incalzare questi dilettanti allo sbaraglio e mandateli a casa.
Michele Raffa
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NON (R)ESTATE A SOVERATO ??
E un'altra estate se ne va... Si potrebbe filosofare e poetare intorno a ciò, ma non per noi, non a Soverato "perla dello Jonio", non in una cittadina di mare che vive di e per l'estate. Un' estate diesel! Come al solito, ci mette un po' a carburare così giugno e luglio sono mesi da relax e il mare se lo godono i soveratesi quelli di razza pura, agosto è il mese del boom... Sarà colpa della finanziaria di Padoa Schioppa e Prodi, delle tasse alte e degli stipendi bassi sarà colpa dei comunisti che tolgono le ferie! Sarà colpa di chi volete ma a me Soverato "versione summer" è apparsa un enorme parcheggio a pagamento e nient'altro; nessuna alternativa alla pineta col chiosco di Marcello ( anzi anzi che è rimasto lui...!). I gruppi musicali meglio non commentarli, ma sono gusti , certi cabarettisti idem, e il bello è che erano anche a pagamento... Quel che davvero c'era da apprezzare (l'amor del vero mi spinge a dire che qualcosa c'è stato) era estremamente a pagamento, direi elitario.
Vista così l'estate che se ne va è stata concepita come solo mare e riposo, il mare per fortuna c'è ancora sempre bello e ineguagliabile forse sporco e inquinato dice qualcuno , ma sono ancora voci di corridoio, si vedrà...
Una cosa però non è da sottovalutare: ora nei primi giorni di settembre tirando le somme ci si è accorti di come funzioni l' estate di Soverato o di come non funzioni, non è un turismo che ricerca una precisa località (o lo è solo in parte), non è turismo selezionato, forse non è turismo ; ma è piuttosto una certa quantità di gente che si muove intorno a Soverato che è semplicemente il centro più grande del comprensorio e niente di più.
Diciamo pure che la colpa forse non è di chi governa la città , ma questa trovata dei parcheggi a pagamento ha fatto da cartina di tornasole, chi ha potuto ha evitato di "sostare" a Soverato , visto che il mare ce lo hanno anche i vicini di casa ( Davoli e Montepaone ) , la birra la vendono anche da quelle parti e i locali non hanno nulla da invidiare a quelli del Lungomare Europa.
Le strisce blu appunto hanno rivelato questo : il turismo di Soverato è in gran parte gente della costa che viene a fare un giretto dalle nostre parti e poi se ne torna a casa, dopo un pò di mare , passeggiata con shopping e un giretto tra i locali.
Ma tutto sommato per il nostro sindaco l'estate è andata benone, perché c'è stato qualche trafiletto di "vogue" o del "corriere dello sport" che ha parlato della nostra cittadina... Poi ( sempre il nostro sindaco, ultima lettera consultabile su "Soverato web") ci rassicura che un giorno capiremo l'utilità della scelta dei parcheggi a pagamento , soluzione "indigesta" all' inizio in ogni città. Indigesto non è aver scelto di far pagare i parcheggi, indigesto è il modo rudimentale e affrettato con cui il piano è stato applicato: io non ho mai visto parcheggi a pagamento anche nelle ore notturne ( e non custoditi ) , non ho mai visto aree interamente a pagamento con così pochi corrispondenti posti gratuiti, non ho mai visto città dove dove devi anche fare le maratone per trovare un parcometro funzionante per fare il biglietto prima che l' ausiliare del traffico ti abbia fatto la multa. Caro sindaco , con qualche accorgimento la scelta delle zone rosse e gialle l' avremmo pure accettata, ma non così. Qualsiasi città deve darsi da fare per evitare sosta selvaggia e inquinamento , ma la soluzione che ha scelto lei o chi per lei mi sembra inadeguata , soprattutto perché allo scoraggiare il cittadino dal prendere la macchina ( fase 1) segue : GARANTIRE SOLUZIONE ALTERNATIVA (fase 2 ) , ovvero TRASPORTO PUBBLICO SEMPRE ( e non solo per cimitero e ospedale perché c'è chi sta ancora bene e tira a campare !) . Ma Soverato ha scelto di far venire meno gente possibile dai paesi limitrofi e aprire le porte solo a chi fa girare l'economia, "chidi cui sordi e chi si ponnu pagara u parcheggiu" , gli altri non si meritano Soverato perché sporcano , e non spendono nei nostri locali, per fare un esempio sono quelli che si portano il pranzo da casa e lo consumano sotto l'ombrellone ( vedi spiegazione di Franco Neri , quello del peperoncino di Soverato ). Il risultato è che tantissima gente, compresi tanti residenti, ha scelto di stare alla larga dalla "zona rossa" metropolitana tanto di giorno quanto di notte preferendo paesi arretrati di quelli che ancora si dedicano alle sagre, alle tarantelle, alla cultura, a De Gregori e Vecchioni, a Bennato , a gruppi emergenti come a cibi e vini locali.
E questo è stato il flop , ora piano piano statevene a osservare la gente che se ne va , dai turisti ai giovani studenti e lavoratori residenti altrove , loro se ne vanno per l' inverno che verrà e la polemica ( parcheggi sì parcheggi no )resta quì, così nei bar e in piazzetta, di domenica dopo la messa, ci sarà altro su cui discutere oltre al campionato, non più calcio e calciopoli ma parcheggi e parcheggiopoli.
Poi un giorno staremo a vedere chi torna, i turisti forse , i ragazzi di Soverato forse no...
Un consiglio per i signori del " Palazzo di città": nell'inverno che segue cominciate a discutere anche di politiche giovanili, usate la parola "SOCIALE", prendete dimestichezza poi con queste altre paroline brutte "FUGA DI GIOVANI " " DROGA " "EROINA" e " DESOLAZIONE ".
Così vedrete che sarete meno stupiti e avrete da mettervi la mano sulla coscienza al prossimo caso di arresto per spaccio sbattuto nella pagina Soverato e Jonio del "Domani".
Luigi Mazza
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ONLINE LO SPECIALE INAUGURAZIONE DEL TEATRO COMUNALE DI SOVERATO
Messaggi di Solidarietà al Sindaco Mancini e al Consigliere Riccio
CONCLUSO IL SONDAGGIO EVENTI 2007 - DELUDENTI I RISULTATI
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