|
Rubrica di Opinioni di Francesco Raspa |
Numero 08 - Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it |
Il manifesto elettorale di Francesco Francavilla
Il manifesto di Francavilla è solo di una apparente semplicità. C’è la sua fotografia in giacca e cravatta, lo sguardo abbastanza compunto dietro gli occhiali. Lo sfondo è celeste nella parte superiore per divenire quasi blu in quella inferiore, tanto da evocare lo sfondo tutto blu che metteva in evidenza “lo scudo crociato” di vecchia memoria. C’è il logo della lista, il nome del candidato, uno slogan accattivante: “L’amico di sempre”, come a dire “Non sono l’ultimo arrivato” ed il richiamo di una frase di Aldo Moro in una patriottica (verde, bianca e rossa) striscia ondulata. C’è dunque un messaggio personale che deve caratterizzare il candidato ed un richiamo all’appartenenza ideale del pensiero di un importante leader del passato. Il manifesto è centrato sulla fotografia dell’aspirante consigliere e gli altri elementi presenti non distolgono da essa. Quindi il messaggio elettorale punta soprattutto sull’immagine di Francavilla, come a garanzia di tutto. Proprio per questo il manifesto, come dicevo, apparentemente semplice, è anche molto concreto e preciso. Non solo per la posa o per la struttura stessa dell’immagine. E’ molto concreto perché rappresenta Francavilla esattamente com’è. Sempre in giacca e cravatta, di una eleganza un po’ retrò, e con l’espressione “controllata”: né troppo vivace, né troppo seria. E’ dunque immediatamente riconoscibile. Il candidato è proprio com’è nel manifesto. E se per l’ing. Taverniti ho evocato Marchionne e il bracciante del Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo, per Francavilla mi vengono in mente i dipinti abbastanza seri, ma non opprimenti, del conte Camillo Benso di Cavour… . Francesco Raspa
Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it |
ARCHIVIO NUMERO 07:
La ''Fiera dell'Est'' diventa ''Alla Festa di Arcore''
|
|