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COME ERAVAMO - Anni '50 e '60 a Soverato di Franco Cervadoro |
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Come eravamo: L’Estate seconda parte - Intervento di A. Passafaro
Ricordo benissimo, c’ero anche io allo sbarco del Blu 70, ricordo ancora la musica che si suonava (pop corn)….. Quando spegnemmo il motore a 200 metri dal locale e remando intonavamo l’inno dei pirati “quindici uomini sulla cassa del morto” di botto la musica cessò le luci si spensero e si creò un’atmosfera surreale la paura strisciava sull’acqua e rimbalzava sugli scogli e come tanti fantasmi la gente sulla pista non sapeva cosa fare, non si rendeva conto di cosa stava succedendo. A bordo eravamo tutti vestiti da pirati, ma da pirati veri con armi d’epoca e truccati di tutto punto. Rammento un grandissimo personaggio “Peppe” (Peppe Prunestì), che da solo con la sua sfrenata simpatia ed un fisico mitico, bastava a riempire una serata di allegria, mi diceva “forza rema più forte, più forte, facciamo sentire il rumore dell’acqua accussì si spagnanu”, ma a dire il vero ero io che avevo un pò di paura perché non sapevo come sarebbe andata a finire una volta sbarcati. E’ andata bene, ci siamo divertiti un mondo, a molti dell’equipaggio è andata anche meglio…. Peppe ha subito rimorchiato, non era un problema, per lui era facile, per altri c’è voluto un pò di tempo in più, io ero ancora minorenne, ma mi consolavo nel vedere te Franco seduto su uno scoglio quasi al buio, in compagnia di un piatto di spaghetti aglio olio e peperoncino, abbracciato ad una bottiglia di vino, mi sembrava “rosso” vero? A. Passafaro |
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