Soverato - Come Eravamo - Si studiava ai Salesiani...

Come ex allievo fino al 1952 entro anch'io in questo spazio con qualche ricordo essendo di quel "come eravamo" testimone diretto. Ricordo il Direttore don Pilla, don Gelmi, don Giovanni di nazionalità polacca, professore di educazione fisica; gli esercizi spirituali con gli interminabili silenzi e le lunghe meditazioni; le pene corporali per gli indisciplinati, il saggio ginnico di fine anno; la Messa giornaliera prima di entrare a scuola; la "cartolina verde" o la "cartolina rossa" che l'Istituto al sabato mandava a casa nostro tramite affinché i genitori sapessero dell'andamento a scuola; i tornei di calcio le partite a ping-pong e sopratutto l'Oratorio con le sfide a Monopoli, la lettura de "Il Vittorioso", il Sig. Bonaventura (alla prima che mi fai ...) i disegni di Jacovitti e sopratutto i compagni; ne ricordo tanti ma ne cito uno in particolare: Renato Alecci.

Abitavamo nella stessa palazzina in Salita Torre e tornando alla sera dal doposcuola dei Salesiani percorrevamo un tratto di strada al buio con l'incubo "del cane del Commendatore"; è passato troppo tempo per ricordare chi fosse il padrone, ricordo solo che avevamo una gran fifa e giù corse per arrivare presto a casa. Un'ultimissimo "flash": era il 24 Maggio, si faceva mezzo orario perchè era la ricorrenza di Maria Ausiliatrice; andai a scuola impreparato, convinto che in occasione della ricorrenza religiosa don Gelmi non avrebbe interrogato; e invece interrogò proprio me e constatata la mia non-preparazione mi disse testualmente: "meriteresti 2 ma in onore della Madonna ti metto 2 e mezzo !" Da quel giorno ai fini della preparazione scolastica imparai a considerare le festività salesiane un giorno come tutti gli altri ...

Se qualcuno di quell'epoca si ricorda di me può contattarmi, lo leggerò con molto piacere e tanta nostalgia.

Da Palermo
Mario Oddo (odmar@libero.it)

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