Soverato Web | A proposito di: Mi proverò a cantar

Ho letto l’intervento del signor Nino Normanno che ha raccontato le sue impressioni sulla rappresentazione teatrale “Mi proverò a cantar” e mi sono venute in mente alcune considerazioni.

Le impressioni del sig. Normanno, tutte positive, sono espresse con garbata ammirazione. Ha parole di elogio per il regista, e degli attori quasi timidamente dice: erano anche bravini vista la loro giovane età. Poi osserva che non c’erano “autorità” pubbliche. Forse perché la compagnia era di Guardavalle, cioè non suveratani, qundi “forestieri”. Almeno si saranno evitati i discorsi di circostanza e le targhe alla memoria, molto frequenti nelle rappresentazioni indigene.

Il regista dello spettacolo è stato Sandro De Luca. Notate bene: Sandro De Luca. L’articolo è scritto da Nino Normanno. Voglio dire, non è Sandro De Luca che ha scritto un articolo sul suo spettacolo, ma uno spettatore ha scritto un articolo sullo spettacolo… .

Altra considerazione. Normanno scrive che è stato uno degli spettacoli più belli cui ha assistito. Questo fa ritenere che sia stato parecchio interessante, perché suppongo l’autore dell’articolo abbia una certa frequentazione di spettacoli teatrali. Proprio per questo non si è lasciato andare. Mi domando pertanto, ma il pubblico sarà rimasto letteralmente ammutolito? Sarà stato, che dire… commosso? Magari anche… compunto? O anche esaltato? Chissà… .

Certo un’altra curiosità l’avrei. Il regista, tal… Sandro De Luca… sarà anche lui un incredibile incantatore di serpenti?!

Mah! Ai posteri l’ardua sentenza.

N.B. Giusto per evitare le altrui suscettibilità. Ritengo, tutti coloro che dedicano il loro tempo libero per cose interessanti, degni di apprezzamento. Nessuna apprezzamento per l’autocompiacimento.

Francesco Raspa

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