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Rubrica di Salute & Benessere a cura di Filippo Apostoliti |
Numero 19 - Per eventuali Richieste e Consigli scrivere a: info@soveratoweb.it |
A volte può capitare di bloccarsi davanti alla tv che ci racconta di un possibile futuro pieno di miracoli, grazie ai risultati dell’ennesima ricerca americana strampalata. Gli americani, ma non sono gli unici, dimostrano un certo senso dello humour anche quando si lambiccano a capire come viviamo e come potremmo migliorare la nostra qualità di vita. Ho pensato a mo’ di cura antidepressiva di raccontarvi alcune delle ricerche scientifiche più buffe del mondo, premiate ogni anno presso l’Università di Oxford in una cerimonia che segue la più prestigiosa, ma forse noiosa, cerimonia dei Nobel. Forse perchè secondo le ultime indagini statistiche gli italiani sono in fondo alla lista in quanto ad ottimismo per il futuro. A capo della lista ci sono i giapponesi e poi i tedeschi, la cui economia consente di immaginare un futuro in sicurezza, mentre noi ringraziamo la Madonna se arriviamo a sera. Ebbene, la salute va di pari passo con l’ottimismo e se a questo non posso rimediare posso provare almeno a far suscitare qualche sorriso, che consente il rilascio di endorfine e permette di rimettere un po’ in salute il nostro organismo. Consideratela una sorta di pausa intervallo della rubrica stessa. Vediamo alcune ricerche premiate con l’IgNobel, che sta per Nobel Ignobili, e che potete trovare divise per anno e categorie su http://improbable.com. 1. Indagine condotta sulle rane per controllare se producono odori diversi in condizioni di stress. E noi? 2. Censimento di tutti i microrganismi che vivono tra le lenzuola. Ho sempre pensato di non essere solo..nel mio letto. 3. Uno studio che spiega perché i topi non distinguono tra chi parla giapponese al contrario e chi parla olandese al contrario. Non ci interessa, noi italiani parliamo a gesti. 4. Ricerca della Newcastle University, che ha dimostrato che le mucche a cui viene dato un nome producono più latte di quelle “anonime”. Controllate le etichette dei cartoni del latte al supermercato. 5. Ricerca dell’ Università di Sagamihara, in Giappone, che ha scoperto che il 90 per cento dei rifiuti domestici potrebbe essere smaltito usando i batteri degli escrementi dei panda giganti. Qualcuno avvisi Napoli. 6. Ricerca dell’École Nationale Veterinarie di Tolosa per aver dimostrato che le pulci che infestano i cani possono fare balzi più lunghi di quelle che infestano i gatti. Cambio idea e da oggi mi piacciono i gatti. 7. Ricerca dell’ University of New Mexico per aver dimostrato che la fase del ciclo ovulatorio di una ballerina di lap-dance influenza le mance che riceve. E come l’hanno misurato? 8. Ricerca del Mit (addirittura!) e della Stanford University per aver dimostrato che il prezzo di un medicinale placebo è direttamente correlato alla sua efficacia percepita. Quelli che non l’hanno percepita sono morti? Abbiamo notizie? 9. Ricerca dell’ Università di Ottawa sull’effetto della musica country sul suicidio. Vorrei vedere gli effetti del Jazz. 10. Ricerca dell’ Università di San Paolo per lo studio sulla somministrazione di Prozac alle vongole per studiarne l’attività sessuale. Pensa quando gli daranno il Viagra. Finiamo con l’Italia. 11. Ricerca dell’Università di Trento (Massimiliano Zampini) e dell’ Oxford University (Charles Spence), per aver dimostrato che si può modificare la percezione di fragranza di una patatina, attraverso la riproduzione del rumore dello sgranocchiamento di una patatina fresca. L’ho letto dieci volte ma non lo ancora capita, forse mi manca qualche rotella. Bene! La pausa è finita. Altri argomenti ci aspetteranno in seguito, ma ricordate che non bisogna aspettare che domani la scienza faccia gli auspicati progressi per correggere la qualità di vita, quando già oggi possiamo iniziare qualcosa di piccolo e comunque utile.
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