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Rubrica di Opinioni di Francesco Raspa |
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Proposta indecente...
Tra qualche giorno si riunirà il nuovo consiglio comunale di Soverato. Come è naturale ci saranno in corso le trattative per definire le cariche al suo interno. Oltre al sindaco, ovviamente eletto dai cittadini, alcuni consiglieri della maggioranza avranno il ruolo di assessori, vice sindaco, presidente della giunta. Non è mia intenzione contribuire con la litania di consigli che piovono da ogni parte, anche perché, ci piaccia o no, gli eletti, soprattutto i vincitori, suppongo non siano privi di idee. E’ certamente opportuno che i cittadini esprimano le proprie idee e facciano anche proposte… purchè si dia il tempo ai futuri amministratori di cominciare a mettere in atto il loro programma. Evitando i consigli, la mia intenzione è invece quella di porre una proposta, precisa, concreta e attuabile. Considerando la difficile situazione finanziaria del Comune e partendo dal principio che la politica è anche (non solo) un servizio alla comunità, propongo che i futuri assessori rinuncino allo stipendio. E che i consiglieri tutti (di maggioranza e minoranza) rinuncino al gettone di presenza. Rinunci allo stipendio il vice sindaco e, qualora ne abbia diritto, il presidente della giunta. In fondo sono tutte persone con una professione e, sebbene l’impegno di amministrare sia senz’altro impegnativo, varrebbe la pena compiere un sacrificio e assumerlo senza oneri per i cittadini. Tanto più che alcuni degli eletti, oltre ad essere professionisti affermati, ricoprono anche altre funzioni istituzionali che mi risulta siano retribuite e pertanto mi permetto di credere possano rinunciare agli emolumenti non certo ricchissimi che avrebbero in seno al consesso comunale. Pensavo al nuovo sindaco di Catanzaro, Michele Traversa. E’ parlamentare. Ora sindaco. Non so se le due cariche siano compatibili. Qualora lo fossero mi viene da pensare che l’on. Michele Traversa percepirà lo stipendio di parlamentare e quello di sindaco di una grande città (come d’altronde Piero Fassino a Torino). Non va bene. Ripeto, sempre che le due cariche siano cumulabili. Penso, dunque, che i nuovi amministratori di Soverato potrebbero partire con un gesto significativo e mi auguro anche lo facciano. In fondo, esistono le proprie professioni e i redditi che ne derivano. Non sarà questo gesto a salvare il bilancio, ma certamente sarebbe un buon esempio. Francesco Raspa
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ARCHIVIO NUMERO 16:
Non è un paese per donne
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