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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò

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AN, UN ASSEMBLAGGIO BUFFO

 C’era una volta un partito politico che, con tutti i suoi umani difetti, era moralmente superiore mille anni luce alle bande di ladri dell’arco costituzionale DC, PCI, PSI, PLI, PRI, PSDI e accozzaglie del genere: il Movimento Sociale. Nel 1994, più per demerito altrui che per suo merito, guadagnò di colpo cinque milioni e mezzo di voti. Per evitare che ne pigliasse undici milioni la prossima volta, il sistema inventò Alleanza Nazionale, e affidò a tale Fini l’incarico di assassinare il MSI. I missini, ad onor del vero, ci cascarono quasi tutti o per stupidità o per improvvisa disonestà, e, illudendosi che AN fosse lo stesso del Msi cambiato solo il nome, votarono le cosiddette Tesi di Fiuggi, opera del democristiano saltafossi Fisichella, però senza aver letto nemmeno un rigo. Io, avendole lette, le respinsi in blocco, ed eccomi qui.

 Successe anche a Soverato, e nacque, e subito dopo morì, AN. Morì nel senso che non ebbe e non ha sedi, iscritti, segretari, riunioni, niente di niente che somigli ad un partito, anzi nemmeno ad un associazione di tifosi. In compenso, ha un sindaco e degli assessori, e degli aspiranti assessori. Pesanti, per carità, niente lampadine.

 Chi sono gli esponenti di AN a Soverato? Il sindaco Raffaele Mancini, il cui passato politico è ben noto; dei giovani le cui idee ci sono invece ignote; e, recentissima adesione, il democristiano Zofrea. Vi pare una cosa strana? Sbagliate: se aveste letto le Tesi di Fiuggi, sapreste che in AN possono entrare socialisti, democristiani, liberali, anche comunisti un po’ pentiti, e i massoni, tutti tranne i fascisti. Lo ha detto Fini: AN è un partito antifascista; e il Fascismo è, un po’ esageratamente, niente di meno che il male assoluto, più o meno a livello di Satana. Ci stanno dunque bene, in AN, Zofrea e Mancini.

 Solo che oggi questo pseudopartito antifascista, questo assemblaggio casuale, è finito nel ridicolo di AN che attacca AN, il segretario di non so che cosa che condanna il sindaco che è del suo stesso pseudopartito. Per dirla con Orazio, è finita in pesce. Guasto. E qual è il motivo della contesa? Il più squisitamente e nobilmente politico che si possa immaginare: chi debba mettere il posteriore su una sedia di assessore. Pesante, mica lampadine. Pesce marcio, si sente puzza di anni 1963-1992, i trent’anni da dimenticare, quando a Soverato governava (ridete!) il centrosinistra con qualche appoggio nascosto del PCI; e ogni settimana cambiavano il sindaco e gli assessori, tanto non faceva nulla nessuno. Solo che allora c’era un’opposizione, il Movimento Sociale quando ero segretario io. Oggi, destra e sinistra e centro, silenzio tombale.

Ulderico Nisticò

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 "Riceviamo delle righe in risposta all'articolo di Ulderico Nisticò su Alleanza Nazionale. Senza entrare nel merito, rileviamo che la nota è siglata da un certo Lancillotto, cioè da un anonimo. Non è bello, per un sito, dare spazio a chi non ha il coraggio di manifestarsi con nome e cognome; ed è anche illegale, tranne non sia uno pseudonimo e che la Redazione non sia al corrente del nome. Pubblicheremo volentieri quando il sedicente Lancillotto vorrà invece firmare, assumendosi così un minimo di responsabilità morale e giuridica. Ulderico Nisticò, da noi avvertito, ha fatto sapere "Risponderei volentieri ad una persona, ma non ad una maschera e a chi gioca a nascondino".

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