|
Rubrica di Salute & Benessere a cura di Filippo Apostoliti |
Numero 25 - Per eventuali Richieste e Consigli scrivere a: info@soveratoweb.it |
Dr.ssa C. Chiriaco Quando ci sentiamo a disagio in mezzo agli altri; quando facciamo a scegliere perché indecisi o insicuri; quando ci sentiamo ansiosi - o peggio ancora – depressi; quando nella risoluzione di un problema che ci affligge continuiamo a ripetere sempre gli stessi schemi, spesso non funzionali….. a chi possiamo chiedere un aiuto? La scelta non è facile, perchè sono diversi i professionisti che si occupano della psiche come lo psicologo, lo psichiatra, lo psicoterapeuta e lo psicoanalista. Si rivolgono a questi specialisti non solo coloro che cercano di risolvere problemi gravi e conclamati (perdita di contatto con la realtà, depressione, attacchi di panico, fobie ecc...) ma anche quelli che hanno difficoltà lavorative, sessuali e di coppia, psicosomatiche, affettive o familiari, o più semplicemente quelli che, pur non presentando disturbi o patologie evidenti, intendono migliorare il proprio modo di comunicare e vogliono relazionarsi meglio con gli altri, senza sentirsi a disagio. Le persone stanno, in definitiva, cominciando a comprendere, rispetto ad un passato neppure troppo lontano, che chiedere aiuto ad una persona esperta, non vuole necessariamente dire essere “matti” o “diversi” ma significa prima di tutto essere responsabili, essere disponibili a prendersi cura della propria salute e del proprio benessere in senso più ampio, a migliorare la propria qualità di vita. MA………… 1. Quanti tra i non “addetti ai lavori” conoscono la differenza tra psicologo, psichiatra, psicoterapeuta, psicoanalista? 2. Quanti conoscono le competenze al fine di riuscire ad individuare la “figura professionale” più adatta alla proprie specifiche esigenze? In questo breve spazio, tenterò di rispondere a queste domande descrivendo le peculiarità e le caratteristiche specifiche di ciascun esperto; con l’obiettivo di evitare di cadere nella trappola dell’interscambilità dei ruoli per cui “l’uno potrebbe anche valere l’altro”. Iniziamo dallo PSICOLOGO. LO PSICOLOGO Lo psicologo non è un medico. Lo psicologo è colui che consegue la laurea in psicologia, che ha sostenuto e superato l'Esame di Stato e che è iscritto all'Ordine degli Psicologi. Per poter sostenere l’esame di stato, ai fini dell’iscrizione all’albo, occorre obbligatoriamente svolgere un tirocinio formativo, in genere della durata di un anno, presso strutture accreditate che consentano di fare esperienza nel campo della psicologia. Nell’art.1 della L.56/89 si legge: “La professione di Psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito". Questa la definizione. Cosa ne deduciamo? Che è possibile rivolgersi allo psicologo tutte le volte che ci troviamo in difficoltà ed abbiamo bisogno di avere una consulenza nel trattare tutti quei problemi personali, familiari, evolutivi, pedagogici, professionali, di coppia, che non riusciamo a fronteggiare da soli. Lo Psicologo è indicato per una prima valutazione di un problema individuale e/o di gruppo, per il quale può essere sufficiente l’ascolto ed eventualmente avvalersi di strumenti come i tests. Dopo la diagnosi, può decidere se è opportuno intervenire direttamente o piuttosto indirizzare miratamente verso gli specialisti più adatti (psicoterapeuta, psichiatra). Lo psicologo non può: 1) prescrivere farmaci, perchè non è un medico. 2) effettuare terapia psicologica o psicoterapia. Lo PSICHIATRA. Lo psichiatra è un medico. Dopo la laurea in medicina e chirurgia ha frequentato una scuola universitaria di specializzazione in psichiatria, branca specialistica della medicina che si occupa della prevenzione, cura e riabilitazione dei disturbi mentali. Lo psichiatra è indicato per tutti coloro che stanno vivendo un disagio psicologico fortissimo (es. continui attacchi di panico, depressione maggiore, disturbi ossessivi) ed a causa del quale non riescono più a svolgere le normali attività quotidiane. Lo psichiatra può curare il sintomo attraverso la sola prescrizione di farmaci, senza escludere la possibilità di effettuare anche i colloqui e magari di avvalersi anche della collaborazione tanto dello psicologo quanto dello psicoterapeuta. LO PSICOTERAPEUTA Si può acquisire questa qualifica seguendo due diversi percorsi: 1) laurea in medicina e chirurgia 2) laurea in psicologia Bisogna successivamente ed obbligatoriamente frequentare una scuola di specializzazione post laurea della durata di almeno 4 anni. La Scuola può essere sia universitaria, sia privata, purché riconosciuta dal MIUR (Ministero dell'Università e della ricerca scientifica). Alla fine del corso di studi (in cui in genere è previsto, tra l’altro, sia un periodo di tirocinio formativo sia una psicoterapia personale) tanto il medico quanto lo psicologo acquisiranno il titolo di psicoterapeuta e potranno iscriversi al relativo Albo. Va da se che agli psicoterapeuti non medici è vietato ogni intervento di competenza esclusiva della professione medica (art.3 della L.56/89) Esistono moltissime scuole di specializzazione in psicoterapia, ognuna delle quali utilizza tecniche che differiscono per il diverso orientamento teorico a cui si rifanno e che vista la vastità e complessità dell’argomento non appare opportuno trattare in questa sede. È importante, invece, essere informati del fatto che l’obiettivo ultimo della psicoterapia, comune a tutti gli approcci, è quello di riuscire a modificare, ridurre o attenuare, situazioni di sofferenza o disturbi del comportamento, nonché favorire la crescita personale di coloro che decidono di intraprendere un “percorso” di cambiamento. Tale processo può variare nei tempi e durare da pochi mesi ad alcuni anni o nei modi e “lavorare” a livello individuale, di coppia, familiare e di gruppo. Concludiamo introducendo un’ultima figura, spesso confusa con le precedenti e che è quella dello psicanalista o psicoanalista. LO PSICOANALISTA Lo psicanalista è uno psicoterapeuta “specializzato” in Psicoterapia ad indirizzo Analitico o Psicodinamico. Si tratta di un approccio basato in gran parte sugli studi avviati dal noto psicanalista Sigmund Freud e che si rivolge soprattutto all’analisi di quei fenomeni della psiche che risiedono al di fuori della consapevolezza (e che sono quindi inconsci). Si basa quindi su un lavoro profondo, che può durare anche parecchi anni, in cui rientra, tra l’altro, anche l’analisi dei sogni. Abbiamo così aiutato i lettori a familiarizzare con i vari psico-mestieri, chiarendone anche le competenze. Nel prossimo articolo della rubrica Salute e Benessere cercherò di sfatare alcuni miti e di rispondere a domande più specifiche relative all’argomento (che sicuramente molti si sono fatti o si faranno) tipo: “quando, come e perché decidere di consultare uno psicologo”; “come funziona e quali strumenti utilizza l’intervento psicologico-psicoterapeutico”. A presto.
Per eventuali richieste e consigli scrivere a: info@soveratoweb.it |
|