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La prolifica penna del giornalista, scrittore e autore S.I.A.E. per la parte letteraria Vincenzo Pitaro. Leggi la sua biografia, i suoi articoli culturali, la sua narrativa, le poesie dialettali, satirico-dialettali e non, le sue pubblicazioni, la rassegna stampa, ecc. |
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La Calabria a Miss Italia brinda alla bellezza Tra le manifestazioni collaterali che hanno caratterizzato la 71esima edizione del concorso nazionale di Miss Italia, appena conclusa, ce n'è stata una - in particolare - che ha riguardato la Calabria del vino e che non ha mancato di suscitare la curiosità del pubblico presente a Salsomaggiore, registrando un buon indice di gradimento. Stiamo parlando, ovviamente, di una iniziativa che purtroppo non ha avuto tanto risalto durante le dirette televisive ma che ha offerto ai visitatori, a due passi dal quartier generale di Miss Italia, la possibilità di scoprire la genuinità del vino calabrese. La scelta, operata dagli organizzatori (un'associazione nazionale di giovani vinicultori) ha inteso privilegiare quest'anno, oltre alla bontà del prodotto, anche le caratteristiche storiche del vitigno d’origine. Sicché la Calabria, con la sua plurisecolare tradizione enologica, non poteva che farla da padrone. Un matrimonio ben riuscito tra Bacco e Venere, che ha visto come protagonista, tra tante prestigiose etichette italiane, un Greco che nasce nei vigneti di Lamezia Terme e che si richiama ai fasti della Magna Græcia, conservando alla perfezione l'identità di questa terra generosa. Un omaggio tutto calabrese, insomma, alla bellezza italiana. All'interno di questo spazio di 800 metri quadrati in stile liberty denominato «La Cantina di Miss Italia» (ideato dalla stessa Patrizia Mirigliani e diretto da Fausto Borella, sommelier e presidente della «Maestrodivino»), le miss hanno dunque potuto servire agli accreditati (giornalisti, fotografi, attori, cantanti, ecc.), ma anche a moltissima gente comune, un'ampia gamma delle produzioni enologiche e gastronomiche della penisola italica. «L'iniziativa», come ha sottolineato la stessa Patrizia Mirigliani, «ha voluto dimostrare come il concorso nazionale di Miss Italia non sia solo bellezza, ma anche talento, intelligenza e creatività». Una vetrina che, naturalmente, non è stata limitata al solo assaggio: i prodotti sono stati al centro di un vero e proprio concorso, un premio con tanto di giuria composta sia da giornalisti enogastronomici che da personaggi illustri di vari settori: da Vittorio Sgarbi a Francesco Alberoni, fino alla stessa presentatrice Milly Carlucci. Si è trattato, in pratica, di un simpatico gioco di abbinamenti tra le bellezze in gara e i vini italiani. Attraverso una degustazione alla cieca, la giura ha infatti decretato i nettari da abbinare alle diverse fasce del Concorso: il vino più dolce a Miss Sorriso, l'etichetta più bella a Miss Eleganza, e via dicendo. La sorpresa delle sorprese? Alla fine è venuta fuori proprio dalle stesse miss, quando (casualmente) si è scoperto che la loro maggiore preferenza, nei giorni della kermesse, era stata rivolta più verso un Caffo «Liquorice» (dolce e invitante liquore calabrese alla liquirizia) che nel nettare degli dèi. © Vincenzo Pitaro www.vincenzopitaro.it
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