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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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MIRACOLI A SOVERATO
Giulio Ossequente fu un latino che scrisse un libro sui prodigi, tipo scudi caduti dal cielo o Ci vedremo a Filippi o statue che sudavano sangue eccetera, cui i Romani attribuivano notevole importanza come messaggi degli dei. Si vede che a noi di Soverato gli dei devono dirci parecchie cosarelle, se negli ultimi tempi si sono avverati due miracoli che più miracoli non si può. Giulio dedicherebbe loro almeno un capitolo a testa.
Il primo è il miracolo della maggioranza di centrosedicentedestra. Vi ricordate, fino a un mese fa? Ogni giorno, dichiarazioni sdegnate del consigliere Pinco e risposta adirata dell’assessore Pallino, e querele di Tizio al suo stesso partito, e vicesindaco Sempronio, no vicesindaco Caio oppure Mevio? Ebbene, scorrete i giornali di questo triste novembre: abbondano di notizie su Guardavalle, Pietracupa, Borgorosso, Ùsito, Belforte, tutto tranne Soverato. Improvvisamente, i loquacissimi politicanti sono diventati più muti dei pesci quando scambiano due chiacchiere con le giraffe. Secondo me, qualcuno ha diramato l’ordine del silenzio stampa, al fine di ridurre le male figure. E qualche giornalista ha pensato bene di obbedire. Meno male che ci sono io, e chiedo: ma, alla fine, il vicesindaco, chi è? E l’assessore? E tutti, sindaco vice e assessori, ora che non dovete più parlare, perché non trovate un attimino per amministrare il Comune? Ma forse chiedo troppo anche ai miracoli.
L’altro prodigio prodigioso al cui confronto uno sbarco dei Marziani sarebbe meno che niente, il miracolo, lo sconvolgente evento che neanche il più ottimista degli ottimisti si sarebbe sognato mai, ebbene, il superfenomeno è avvenuto. In città ci sono, pare, circa mille, e dico mille professori e annessi. Di questi, almeno novecentosessanta, ad essere buoni, non li vedreste mai al cinema, ad una castagnata, ad una processione, e figuratevi ad un convegno. Se invitati, rispondono con il regolamentare Se me lo dicevi prima... stasera ho un impegno. Sì, con la trasmissione dei pacchi! L’altra sera, e dico sera, a Soverato, e dico Soverato, è invece accaduto, udite udite, che i soveratesi professori un tantino di sinistra, che hanno fatto? Si sono tolti la divisa del pomeriggio, il pigiama, e, in fila per sei con resto di due, si sono recati niente di meno che al cospetto di un tal Cersosimo della Regione, e con esso lui hanno tenuto un convegno. Ragazzi, al confronto l’apertura del Mar Rosso non è nemmeno un bagnetto estivo. Evento, prodigio, miracolo, fenomeno! I professori che escono di casa. Io non c’ero, ovviamente, e perciò non so se qualcuno di loro ha anche parlato, magari con il vicino di sedia sull’argomento Quanto di manca per la pensione; però, sarebbe persino la prova dell’esistenza delle corde vocali.
Cos’era, questo convegno? Una palese e impacciata risposta alla Gelmini. Tu dici che noi non valiamo molto? Te lo facciamo vedere noi, chi siamo. E giù, immagino, le bufale del tipo La cultura combatterà la mafia. Ve lo immaginate voi che spavento le fa, alla mafia, Cersosimo?
Insomma, Giulio Ossequente, ritorna dall’Ade, e scrivi. Soverato, perla dello Ionio, è anche la città dei miracoli: politicanti silenziosi e professori loquaci, chi se l’aspettava mai?Ulderico Nisticò
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