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Micaela Foti, da Sanremo al grande successo È lei la “star” calabrese del momento. E non è escluso che, nell’immediato futuro, non diventi la legittima erede di quell’ugola d’oro (anch’ella reggina) che il mondo della musica leggera ricorderà per sempre con il nome di Mia Martini. Si chiama Micaela Foti, in arte solo Micaela, ed è nata a Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria, nel 1993. Compirà diciott’anni il prossimo 25 maggio, anche se la maturità - dal punto di vista artistico - l’ha già ottenuta a pieni voti, e con largo anticipo, sul palcoscenico dell’Ariston. La giovanissima cantante dalla voce prodigiosa è infatti riuscita - nel corso della 61esima edizione del Festival di Sanremo, che ci siamo appena lasciati alle spalle - a conquistare il secondo posto nella categoria «Giovani», chiamandosi fuori dalla mischia delle ovvietà. Il suo «Fuoco e cenere» ha conquistato pure la platea, che l’ha applaudita a scena aperta, e anche la più difficile, esigente schiera dei giornalisti accreditati. È felice come non mai, Micaela, all’indomani di questa sua straordinaria avventura. Non è stata, a dire il vero, la prima volta che ha calcato il prestigioso palcoscenico sanremese. Vi era già salita nel 2009, durante il programma «Ti lascio una canzone», riservato a giovanissimi interpreti e condotto da Antonella Clerici, in prima serata su Raiuno. Durante il Festival, però, si sa, è tutta un’altra «musica». Quel palco si trasforma talmente tanto, da far tremare le gambe persino agli artisti più consolidati. Micaela, tuttavia, si è affacciata con molta sicurezza. Quella che a molti, fino a un paio d’anni addietro, insomma, sembrava un’anonima ragazza venuta dal Sud, altro non era che un’enfan prodige, cresciuta nel culto di Celine Dion e Mina. L’interesse per il canto, la danza e il teatro l’ha portata a seguire fin da piccola - come lei stessa racconta a «Gazzetta del Sud» - una «formazione complessa, che va dalla musica leggera tradizionale al gospel & spiritual, dall’arte del racconto e della recitazione allo studio del ballo nelle varie forme artistiche, dalle danze storiche al ballo moderno e latino-americano». Ha iniziato ad undici anni a frequentare, nella città di Reggio, la scuola di dizione ed arte drammatica. Ha poi effettuato corsi di perfezionamento, sotto la guida d’importanti maestri italiani. Nel 2008 ha avuto occasione di partecipare nientemeno che al Gran Ballo viennese delle debuttanti, organizzato dall’Ambasciata d’Austria in Italia. È stato in quella circostanza che una giuria, interamente composta da giornalisti, l’ha scelta per rappresentare l’Italia all’«Opernball» di Vienna; un gran galà svoltosi alla presenza del capo di Stato austriaco e dell’intero Corpo diplomatico, e trasmesso in mondovisione dai canali televisivi dell’Orf, la tv di Stato austriaca. Sempre in quell’anno, piuttosto fortunato, a Micaela, come per incanto, si sono poi presentate altre grandi occasioni: per primo, la partecipazione al «Tour Music Fest», organizzato - pensate un po’ - da quel genio di Giulio Rapetti, in arte Mogol. Da lì è quindi approdata al «Festival delle Arti», una piccola ma importante manifestazione canora che vede la direzione artistica del cantautore Andrea Mingardi. E non è tutto. Nel 2009 si è potuta distinguere perfino a Berlino e a Barcellona, come voce ufficiale di «Casa Italia Atletica» e successivamente anche in uno spettacolo tenuto a New York. Non c’è voluto molto, a quel punto, perché i colossi della discografia italiana si accorgessero delle qualità artistiche di Micaela. Cosicché, per merito del grande Bibi Ballandi, rieccola nel cast di «Ti lascio una canzone», la trasmissione da lui prodotta per Raiuno. Nel contempo, grazie a un brano scritto appositamente per lei da Gatto Panceri (intitolato «Da sola sì») la giovanissima Micaela Foti ha pure potuto incidere il suo primo singolo, guadagnandosi - oltre a vari passaggi nelle radio nazionali più seguite – anche diverse importanti partecipazioni televisive, come ospite, sia in Rai che su Sky. Nonostante tutto, il grande pubblico italiano, a quanto pare, si sarebbe accorto di lei solo quest’anno. Il Festival di Sanremo difatti ha decretato definitivamente il suo successo. Al punto che se oggi, come recita il testo della sua canzone, «spegne, riaccende e poi si guarda intorno»... si ritrova già diva. ---
Vincenzo Pitaro - Gazzetta del Sud, pag. Cultura, «È Micaela Foti l’erede di Mia Martini?», Domenica 27 Febbraio 2011 © Archivio: www.gazzettadelsud.it © www.vincenzopitaro.it
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