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Rubrica di Salute & Benessere a cura di Filippo Apostoliti |
Numero 31 - Per eventuali Richieste e Consigli scrivere a: info@soveratoweb.it |
Arriva l’estate. Mentre i Bronzi di Riace si mettono a fare i furbetti dello Stretto e le sedicenni fanno la dieta del melone per perdere 18 kg in tre giorni ed infilarsi un tanga che neanche una brasiliana a Rio infilerebbe, noi ci ritroviamo sulla battigia a sfregare la schiena sulla sabbia e a prendere la tintarella. Filerebbe tutto liscio se non fosse che dopo qualche giorno ci ritroviamo sul nostro corpo delle maledette macchie bianche, come se della candeggina ci fosse caduta addosso sbiancandoci. Si tratta di Pitiriasi Versicolor. Di chi è la colpa? La colpa è della Malassezia Furfur (Lievito), una sorta di fungo che convive pacificamente sul nostro corpo, dove se ne sta in panciolle a nutrirsi del grasso che fuoriesce dalla pelle (sebo). Riguarda gli adulti perché negli anziani e nei bambini la Malassezia difficilmente prolifera proprio perché entrambi producono poco grasso. Perché il fungo si attiva? Questo fungo vive tranquillamente con noi, ma in alcune circostanze trova delle condizioni che gli consentono di “scatenarsi”. Quali sono? L’ambiente caldo umido e l’eccessiva sudorazione, tipiche dell’estate al mare, sono un ottimo esempio. Siccome piove sul bagnato, d’estate abbiamo anche la brillante idea di cambiare il nostro doccia-schiuma per provare qualche nuovo prodotto con la fragranza esotica più in voga del momento, anche se andiamo a mare a Soverato che esotica proprio non è, tipo la magnolia della Papuasia che viene innaffiata direttamente da babbuini importati dall’Indonesia. Non ci sarebbe nulla di male, per carità, ma c’è il problema che alcuni prodotti sballano il nostro pH, rendendolo troppo acido. Questo può risvegliare la Malassezia che comincia a svilupparsi a danno nostro. E se riguarda gli adulti, non possiamo certo escludere le donne in gravidanza! Alcune volte, proprio la gravidanza con tutti i cambiamenti del corpo e della pelle può favorire lo sviluppo della Malassezia. Così oltre la gestosi, l’acidità, il diabete e i chili in eccesso, c’è il rischio che si ritrovino pure a pois in viso! Ma tanto, finchè c’è l’amore… Perché si formano le macchie bianche? Non solo la Malassezia si ciba del nostro grasso, e considerando le sagre di porchetta in giro avrà di che digerire, ma mentre cresce rilascia sulla pelle l’Acido Azelaico. Una sostanza che si trova in tutte le creme per le macchie della pelle, che compaiono con l’avanzare dell’età. L’acido Azelaico “ scolora” un po’ la pelle, nulla di eccezionale e forse non ci faremmo neanche tanto caso se non si mettesse in mezzo pure la tintarella. Già, perché con la pelle abbronzate le macchie sono più evidenti. Così nasce la frase che spesso sento dire in farmacia: dottò, ho preso il sole e mi sono venute le macchie, ma tanto a ottobre poi scompaiono! In verità, non scompaiono. Sono lì, ci rimarranno e saranno più evidenti con la nuova abbronzatura. Ma la Malassezia è proprio disgraziata! Mentre mangia e prolifera rilascia pure delle sostanze che sono fotoprotettive (es. Pityriacitrina) che rendono queste macchie più resistenti al sole. Che fare? Il dilemma è terribile. Possiamo scegliere tra il rintanarci a casa e aspettare l’arrivo dell’autunno oppure sfoggiare la nuova mise a pois sul lungomare, come fosse una nuova moda british che gli altri non conoscono o meglio non capiscono. E togliamoci dalla testa di usare la Malassezia come un arma biologica perché non si infetta. Vive già sul corpo di ognuno di noi e scambiarlo ha poco senso, è solo una questione di ambiente più adatto in cui prolifera. Se proprio decidiamo di curarci dovremo decidere di andare dal dermatologo, che illuminandoci con la Lampada di Wood, stabilirà se è veramente Pitiriasi Versicolor causata dalla Malassezia o il frutto di una strana indigestione di pipi e patate in qualche sagra sui monti. Se il responso fosse positivo, il dermatologo stesso stabilirà se prendere un antifungineo per bocca o sarà sufficiente una crema. Alcuni dermatologi consigliano l’uso di un protettivo solare, durante la terapia, per evitare che la pelle si scurisca molto e le macchie siano così evidenti. Occorre precisare che è solo un effetto temporaneo e serve per evitare inestetismi durante la terapia. Ma qualunque sia la scelta, evitiamo se è possibile di prendere in giro l’amico perché sta facendo la muta della pelle. Si tratta solo di un piccolo “essere” come quello in foto che fa festa su di noi, tutto qua!
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