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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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POVERI PIT!
Vi ricordare i PIT? Le riunioni dei PIT? Gli annunzi fantasmagorici dei PIT? Il presidente del PIT? Adesso abbiamo saputo tutti che non ci sono nessunissimi PIT, e qualcuno se li è portati via. Ed è subito protesta, come scrivono i giornalisti con vaghe reminiscenze letterarie.
Protesta? E dov’è? E chi l’ha sentita? Qualcuno ha rilasciato delle dichiarazioni, ma sussurrate, intimistiche, decadenti, romantiche, e, ciliegina sulla torna, persino fiduciose nei confronti di Loiero e della Regione. Ce ne vuole, o di ingenuità o di piccola furbizia, ad avere fiducia nella Regione Calabria! Ma già che oggi vanno di moda il dialogo, le istituzioni, i valori condivisi. Che roba è? Quella per la quale quando governava, si fa per dire, Chiaravalloti, la sinistra dormiva il sonno di Endimione, cinquant’anni; ora che, si fa per dire, governa Loiero, la destra dorme il sonno di Aligi, settecento. Ecco dunque che nessuno protesta sul serio contro una Regione che non è capace di usare i fondi europei, e questo dal 1970 ad oggi senza eccezione, e, quel poco che ottiene, lo destina a tutti meno che al Basso Ionio.
E come mai? Ma perché noi non contiamo niente. Non abbiamo un deputato, un senatore, un consigliere regionale; peggio, siamo frantumati in 28 piccolissimi Comuni; e non abbiamo alcuna capacità di pressione economica e sociale, essendo un ricettacolo di stipendiati senza alcuna produttività. Figuratevi che qualcuno si fila il PIT di Soverato.
Che fare? Intanto, tirare fuori i denti. E chi dovrebbe farlo? Ma la politica. E dov’è la politica, nel Soveratese? Quasi assente. Per chi voteremo alle prossime regionali? Per il primo forestiero che viene a riempirci la testa di scarpe vecchie. E il fortunato vincitore della lotteria si porterà via altrove i voti e tutto il resto: compresi i PIT.
Ulderico Nisticò
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