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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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UN CONVEGNO DI TERRORIZZATI
L’UDC di Soverato tiene un convegno su... no, contro il federalismo fiscale. Si dichiara, ovviamente, federalista più di Bossi, però dice che ha votato contro in parlamento, e che insomma è contrario. Favorevole e contrario: misteri della politica.
E grazie, che sono contrari. Eredi della DC, ne sognano di notte i bei tempi di quando il deputato Pinco andava a Roma, incontrava il suo amico ministro Pallino, gli chiedeva “fondi”, e giù scuole, ospedali, ristoranti, ponti, chiese, osterie... qualunque cosa, tanto l’importante erano solo quelli, i “fondi”. Se passa il federalismo fiscale, niente soldi da Roma, e bisogna imporre le tasse. E allora, che succede? Succede che il cittadino spremuto comincia a chiedersi: “Ma perché devo pagare per il clientelismo di Pallino oppure di Pinco?”, e gli viene persino la tentazione di votare per qualcun altro. Non sia mai!
Dice l’UDC: ma non arriveranno più aiuti, per la povera Calabria! Chiedo io: e tutti gli “aiuti” che la povera Calabria ha ricevuto da Roma, da Bruxelles e dal Paese dei balocchi, miliardi e miliardi e miliardi di miliardi, dove sono finiti? Dov’è che la Regione di centro, di centrosinistra, di centro sedicente destra e poi di nuovo di centrosinistra ha investito quei miliardi? Forse in industrie, forse in agricoltura, forse in lavoro? Mai non sia, il lavoro! In posti, tanti posti, decine migliaia di forestali, migliaia di impiegati regionali eccetera; e tanta, tanta, tanta corruzione più o meno consapevole. Soldi buttati via. Colpa di chi? Della stessa identica classe politica che sabato a Soverato piangeva la fine degli aiuti come se avesse saputo spenderli! Quella stessa classe politica (si fa per dire) che dormiva a sinistra quando governava (si fa per dire) Chiaravalloti, e dorme oggi a destra quando governa (si fa per dire) Loiero. D’amore e d’accordo per non far niente, maggioranze e opposizioni.
Se non ci manderanno più soldi... Magari! Così, costretti dalla fame, metteremo mano a qualche riformuccia piccola piccola. Per esempio, chiudere 35 ospedali su 42; ospedali, si fa per dire. Chiudere 300 Comuni su 409, tanto i più sono un falso in atto pubblico: abitano tutti altrove, compreso il sindaco. Quanti sindaci e consiglieri e primari in meno! Licenziare i consulenti inutili, cioè tutti. Amministrare con scrupolo i soldi rimasti.
Posso fare qualcosa del genere dei politicanti che, in assenza di altro mestiere, càmpano di potere, e perciò di consenso, e vengono votati da un elettorato non meno corrompibile? Ma no: possono farlo solo dei politici nel senso nobile della parola, di quelli con i baffi, pronti a giocarsi poltrona e anima, per governare con forza e senso del dovere. Forse la gente, la mitica gente, se toccata nella tasca, imparerà a votare meglio e per gente migliore.
Sarà per questo che certi signori sono spaventati del federalismo fiscale? Secondo me, è proprio così.
Ulderico Nisticò
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