IL FANTASMA DEL FABBRO

Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò

Numero 62 - Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it

FROTTOLAI A SOVERATO

 Quando abbiamo rappresentato Resurrexit, l’11 aprile, c’erano da cinquemila e cinquecento a seimila persone. Come facciamo a saperlo? Semplice: tot sedie, tutte occupate; tot posti sugli spalti; molti in piedi; e persino gente che assisteva da Soverato Superiore. Facile, il totale. Quello che purtroppo non è altrettanto agevole è quanti altri seguissero il dramma da casa attraverso le tv. Insomma, la matematica non è un’opinione.

 Se leggiamo che “migliaia e migliaia di persone” erano presenti al Magna Film, uno resta alquanto perplesso. Il MGFF si tiene nella villa. Le piccole gradinate possono contenere, forse, quattrocento anime, se la gente sta appiccicata come consiglia di fare Ovidio per corteggiare le donne agli stadi e teatri; la piccolissima cavea, un certo numero di sedie, diciamo trecento. Totale, diciamo settecento. Per arrivare a mille, mancano trecento; per arrivare a “migliaia e migliaia” mancano migliaia e migliaia, più trecento. La matematica non è un’opinione, e nemmeno una frottola.

 Mi viene a mente sapete chi, Taverniti Fausto, che, inspiegabilmente portavoce di Chiaravalloti e ancor peggio assessore di Soverato, sparò la balla che una sera c’erano centodiecimila persone sul Lungomare: cioè, secondo lui, cento persone per metro lineare, a patto però che ognuna ne porti sulle spalle quattro.

 Dite voi: ma a te, che te ne importa? Niente, solo colgo l’occasione per ripeter un ammonimento che da molto tempo rivolgo ai miei concittadini. Fin quando continuerà questo vizietto soveratese delle frottole scritte prima dell’evento; e l’illusione di essere una località turistica a livello mondiale, non capiremo la verità, e non troveremo un rimedio.

 Le spiagge sono appena appena frequentate di domenica mattina, quasi vuote negli altri giorni. Molti locali non vantano un avventore. Gli esercenti lamentano un crollo delle entrate. I muri sono zeppi di cartelli AFFITTASI, e qualche meno illuso degli altri comincia ad offrire l’appartamento a settimana.

 Di chi è la colpa? Per il 30%, dei politici da sempre ad oggi; per il resto, degli operatori turistici e dei commercianti, incapaci di fare il loro mestiere.

 Dire la verità può aiutarci a ripensare il turismo, e recuperare i trent’anni perduti. Le frottole aiutano solo a sognare: sono una specie di oppio dei popoli applicato a Soverato.

 Fuori i numeri, fuori i conti. Il turismo non si misura a chiacchiere, ma a posti letto e coperti nei ristoranti. Fuori i numeri, ma quelli veri, non “migliaia e migliaia”. Conclusione da professore: sapete da dove viene il verbo “millantare”? Già, proprio dalla parodia dello spaccone che dice di aver ucciso in guerra, indovinate, “migliaia e migliaia”.

Ulderico Nisticò

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