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Rubrica di Salute & Benessere a cura di Filippo Apostoliti |
Numero 50 - Per eventuali Richieste e Consigli scrivere a: info@soveratoweb.it |
Vaccini sbagliati e cancro col
cellulare: Di tutto e di più. Dai vaccini ritirati al cancro causato dai cellulari. Cosa accade quando i media preferiscono spettacolarizzare anziché informare? Ricapitoliamo. Alcuni giorni addietro viene battuta la notizia secondo la quale sono stati ritirati milioni di dosi di vaccino, salvando gli italiani da rischi incontrollabili. E giù al plauso per chi ci difende da tutto e tutti e un grosso buu all’azienda che voleva avvelenarci, per non parlare della solita campagna contro i vaccini che si rianima ogni volta. Invece? È accaduto che l’azienda Crucell, dopo il normale controllo di qualità, ha verificato che due lotti presentavano delle irregolarità, decidendo di non inviarle all’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) per il controllo di Stato, a cui devono obbligatoriamente sottostare prima di essere immessi in commercio. Quindi? È l’azienda che ha proceduto al ritiro, e gli italiani possono stare tranquilli perché l’AIFA non si supera! In giro di vaccini strani non ne circolano con buona pace di chi ha paura di essere avvelenato. Non solo. La prassi di controllare i lotti di farmaco è continua, vale per ogni farmaco, e pure essendo in Italia bisogna ammettere che funziona bene. Ma se questo allarmismo è valso per i vaccini, ed era infondata come abbiamo visto, perché passa quasi sotto silenzio la notizia che la Corte di Cassazione ha dato ragione a Innocente Marcolini, riconoscendo che il suo cancro al trigemino sia dovuta al cellulare? Ricapitoliamo anche qui. Marcolini era stato direttore finanziario e del personale di una multinazionale bresciana. Lavorava utilizzando per sei ore al giorno il cellulare. Nel 2002 avverte un formicolio al mento e corre al pronto soccorso. Dopo diversi accertamenti gli viene diagnosticato un tumore al nervo trigemino sinistro, fortunatamente benigno. Dopo qualche anno un suo collega, Francesco Morelli, viene colpito dalla stessa patologia. Marcolini vuol vederci chiaro e comincia a studiare. Da subito si rende conto che le onde elettromagnetiche possono essere le uniche responsabili della sua malattia. Si fa aiutare nelle sue ricerche dal professore Giuseppe Grasso, neurochirurgo di Brescia, e il professor Angelo Gino Levis, oncologo e ordinario di Mutagenesi Ambientale all'Università di Padova. La fine la conosciamo. La Corte ha riconosciuto la sua come malattia professionale. E i Media? Qualcuno ne ha parlato, è vero, ma di spettacolarizzazione nemmeno l’ombra. Perfino chi difende i cellulari da ogni insinuazione non si è preoccupato di rilasciare qualche riga. Allora prendiamoci la briga di parlarne un po’ escludendo le migliaia di ricerche universitarie perché sono tutte discordanti. Per farlo però userò il buon senso di mia nonna, perché altrimenti non ne verremo mai a capo. Il nostro corpo è attraversato da correnti elettriche, che generano anche campi magnetici. Le onde elettromagnetiche generate dal cellulare interferiscono con gli impulsi elettrici e i campi magnetici del nostro corpo. Fin qui è semplice. La cosa si complica quando si cerca di trovare un tempo di esposizione oltre il quale l’uso è dannoso, perché gli interessi economici sono tanti e ognuno dice la sua buttando la cosa in cagnara. Ma se usiamo il buon senso ci rendiamo conto che il cellulare interferisce con le nostre funzionalità. Dobbiamo usarlo, fa parte della nostra vita (io ne possiedo tre!), ma delle precauzioni andranno usate, come insegna Marcolini. E torniamo all’informazione. La notizia su Marcolini ci avrebbe fatto riflettere e forse migliorato la qualità della nostra vita, lo spavento sui vaccini ha terrorizzato i malati. Aveva senso?
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