IL FANTASMA DEL FABBRO

Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò

Numero 68 - Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it

SILENZIO STAMPA

 Nelle veste di: 1. cittadino di Soverato; 2. fedele e praticante della Parrocchia dell’Immacolata; 3. membro del Comitato Madonna a mare; 4. opinionista di molte testate scritte, on-line e tv; 5. lettore di giornali, io, Ulderico Nisticò, invoco il SILENZIO STAMPA assoluto sulle polemiche seguite alla vicenda del 9 agosto.

 Dichiaro che la Festa è andata benissimo sotto l’aspetto religioso: so che i giansenisti della domenica preferirebbero una chiesa con quattro gatti sedicenti santi (“Non chi grida Signore Signore entrerà nel Regno dei Cieli”, firmato Gesù Cristo) e con la faccia da funerale, ma quando migliaia di persone vedono passare la Madonna e si segnano, questa è la Fede del popolo, delle nostre nonne che non erano imbottite di chiacchiere pseuteologiche mezzo eretiche, ma sapevano a memoria il catechismo di san Pio X, semplice e chiaro come il Sole, come la Verità. Con il corollario che, se dei turisti vengono da Milano dove, statistica di anni fa e dopo le cose sono peggiorate, solo il 7% della popolazione va a Messa, forse è la prima volta che vedono la Vergine Maria.

 Dichiaro che sono andati benissimo anche gli aspetti civili della Festa, grazie al lavoro di tutti i preziosissimi membri del Comitato, tutti senza eccezione, ognuno per la sua parte.

 Dichiaro che benissimo è andata la raccolta fondi per la Festa, e, per quanto mi riguarda, che ho usato e abusato il mio personale prestigio per spillare ad amici e nemici e conoscenti e sconosciuti, io con le mie manine, ben 2.075 euro di biglietti, tutti venduti a gente che dà il contributo per la Festa.

 Dichiaro, anche questo a titolo personalissimo, che è stato un errore dare l’impressione di privilegiare Caio a scapito di Sempronio, Tizio, Mevio e altri. Gli errori, che sono umani, si ammettono, non si cerca per forza di nobilitarli. Qualche volta, in questa vita terrena, possiamo avere torto tutti, o no? La pretesa di avere ragione ad ogni costo è infantile prima che tirannica.

 A seguito di tali dichiarazioni, torno a pregare tutti, e dico tutti, di smetterla con l’attizzare liti e pettegolezzi, che nuocciono alla Festa, e anche alla pace delle coscienze.

 Ultimo corollario: Soverato ha bisogno di tutto, meno che di finire sui giornali per argomenti poco piacevoli. Silenzio, dunque!

Ulderico Nisticò

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