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Rubrica di Salute & Benessere a cura di Filippo Apostoliti |
Numero 54 - Per eventuali Richieste e Consigli scrivere a: info@soveratoweb.it |
I Virus al caldo aspettando l’influenza Confidiamo nelle belle giornate anche d’inverno, magari per una passeggiata al sole, ma siamo sicuri che siano appropriate per la nostra salute? Il contadino benedice la neve nel suo campo perché uccide i batteri e i virus e aumenta la possibilità di usare meno pesticidi. Un ragionamento analogo può essere fatto per il corpo umano. D’accordo, tutti pensiamo che il freddo porti i malanni, tipo raffreddore e naso gocciolante, ma al freddo l’organismo si abitua e in qualche modo reagisce. Proverò a spiegarmi meglio. Il nostro organismo funziona come un materiale assorbente. Quando si riscalda, come l’estate, accumula calore e lo trattiene per diverso tempo così quando affrontiamo una situazione anomala di freddo, come i supermercati iper condizionati o alimenti ghiacciati da frigo, non siamo in grado di avvertire subito lo sbalzo termico e subito ne paghiamo le conseguenze con diarrea, nausea e febbre. E d’inverno? Con l’autunno e il seguente inverno ci prepariamo a rilasciare gradualmente il calore accumulato e piano piano cominciamo ad adeguarci al freddo che arriva. La circolazione sanguigna si sofferma di meno all’estremità come mani e piedi. La flora intestinale si rafforza, consapevole che dovrà affrontare l’arrivo di nuovi virus. La mucosa orale (Naso e Gola) si arricchisce di una intera serie di strumenti utili per affrontare il nemico che arriverà presto nel nostro corpo. Almeno così dovrebbe accadere. Il condizionale è d’obbligo perché gli sbalzi termici così importanti, come nel weekend natalizio, disorientano il nostro organismo. La singola e bella giornata d’inverno può solo aumentare il nostro umore e magari i consumi. Una settimana di temperatura primaverile come l’abbiamo vissuta noi ha determinato una riduzione delle difese immunitarie, che pronte al freddo, sono crollate all’improvviso. Quanti sono stati i malati di faringite nelle nostre famiglie in questi giorni? Sicuramente molti e quasi tutti hanno creduto che fosse l’influenza. Ahimè, quella deve ancora arrivare. Ora siamo ai paravirus che infestano le nostre casa e trovano terreno fertile nei nostri organismi disorientati. Siamo lì che ci imbottiamo di farmaci sintomatici, anche perché non possiamo fermarci, non possiamo riposare e soprattutto dobbiamo lavorare. Ed ecco che il buon contadino con il suo desiderio ci torna utile. Il freddo e solo quello, prima che arrivi l’influenza può aiutarci a debellare questi fastidiosi mal di gola. Perché prima che arrivi l’influenza? Dobbiamo avere il tempo per recuperare altrimenti quando arriverà saranno dolori. E siccome piove sul bagnato o almeno dovrebbe, bisogna anche ricordarsi che la campagna stampa strampalata sui vaccini infetti ha prodotto una minore somministrazione di vaccini agli anziani, quindi la fetta di persone scoperte sarà più alta e la capacità di diffusione del virus sarà maggiore. Quindi? Io direi: Buona è la neve che a suo tempo vien. E il contadino: Quando la neve è alta un mattone, il grano torna a un testone.
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