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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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SCIACALLI E AVVOLTOI DI TUTTI I PAESI UNITEVI
Gli avvoltoi e gli sciacalli, ma anche le iene, i corvi e le upupe e i coprofaghi in genere si nutrono di cadaveri e spazzatura varia. Ce ne sono nel deserto e nelle foresta, in mare e sulla terra, ed eccetera eccetera, e ce ne sono tanti, tantissimi in Calabria. Si fa qualcosa di bello e di nobile? Ecco che i giornali regionali, e le regionali tv, soprattutto Rai 3, si tengono rigorosamente assenti, o se la cavano con due righe. Oppure scrivono che ha parlato il sindaco, il vicesindaco, il presidente, l’usciere e si dimenticano di citare il relatore unico: così accadde, per esempio, sul Quotidiano, pagina 31 dello scorso 28, a firma Laganà. Il relatore ero io, ma sono stati ricordati solo quelli che dissero “Buongiorno”. Dimenticanza o invidiuzza? Ma forse l’autore si scuserà prendendosela con la redazione di Catanzaro:
Se si rappresenta Resurrexit, Rai3 è assentissima; ma il giorno dopo dedica cinque minuti all’imbecillissimo episodio di una scritta demenziale allo stadio di Montepaone, e gabella il comizietto del sindaco per lotta alla mafia.
Successe lo stesso ad Amantea. Amantea, forse l’antica Clampezia, certo nobilissima città regia e mercantile, e gloriosa in Europa per aver resistito quattro mesi ad un possente esercito napoleonico tra il 1806 e il 1807; e conserva chiese e palazzi; ed ha una spiaggia pittoresca con una magnifica visione delle Eolie. Pensate che gliene freghi niente a qualcuno dei coprofaghi, upupe, corvi, iene, sciacalli e avvoltoio detti anche volturidi? Mai! Ma tutti si sono fiondati come vampiri assetati di sangue alla ricerca del sensazionale, della nave dei veleni, di tonnellate e tonnellate di radioattività. E giù firme, e giù ragazzini a spasso per le vie, professori in testa lieti di una vacanza, e, magari, che hanno infilato la goliardata in qualche progetto per la legalità e ci hanno guadagnato qualche spicciolo. E in mezzo a loro, urlante e sgrammaticato, Di Pietro. Poi si scopre che la nave...
La nave del veleni, affondata dal Pentito in persona... macché, l’affondarono sì, ma dei valorosi sommergibilisti germanici durante la Prima guerra mondiale, per mezzo di un regolare siluro. Nel 1917, novant’anni fa. Sciacalli e iene hanno impiegato, per accorgersene, quasi un secolo.
E chi l’ha detto, che la nave era dei veleni? Un Pentito, cioè un mafioso che, dopo aver tradito lo Stato aderendo alla mafia, ha tradito la mafia aderendo allo Stato, e che, per definizione, dovrebbe essere ritenuto un bugiardo finché le sue parole non ricevono valanghe di prove. E invece no, basta che un infame apra bocca, e la gente va in galera, o si spendono fior di milioni alla ricerca di una nave che da diciotto lustri è tana di polpi e di triglie, e sicuramente tutti i subacquei della costa vanno farci la spesa.
Vale anche per l’influenza. Sono morti, finora, solo degli ammalati gravi, cui il raffreddore ha solo accorciato di pochi giorni una vita già decotta per conto suo. Ebbene, i giornali e tv fanno credere che da qui a un paio di mesi moriremo tutti come per la grande peste dell’Iliade, o quella di Atene del 429, o quella di peste nera del 1348, o quella manzoniana del 1629, o quella di Camus che, almeno quella, è inventata.
Insomma, vorrei lanciare un appello ai giornalisti locali, in poche parole: 1) Evitate le frasi fatte ad effetto del tipo “sconcerto tra la popolazione” magari quando accoppano un malavitoso del quale non gliene importa a nessuno, nemmeno a lui che tanto se l’aspettava; 2) studiate la semantica delle parole: se non sapete cos’è la semantica, non fate i giornalisti; 3) date alle notizie il peso che hanno, senza cercare ogni volta la sensazione; 4) smettetela di firmare voi quello che scrive un altro: si chiama, da ieri, eterosfragìa.
Intanto con la nave dei veleni che non c’è la Calabria ha subito un danno epocale di immagine. Chissà se Loiero acquisterà pagine sui grandi giornali nazionali per la smentita, come fece con quelle squallide fotografie di ragazzini scemi per arricchire Oliverio Toscani?
Ulderico Nisticò
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RISPOSTA AD INTERVENTO ANONIMO DI ULDERICO NISTICO'
Il messaggio è rivolto ad Ulderico Nisticò. Questi, di regola, desidera che i testi anonimi vengano cestinati. Fa eccezione per consentire al lettore di farsi due amare risate per lo stile, la sintassi, la grammatica e il contenuto. Curioso, aggiunge Ulderico, che io me la pigli con gli intellettuali, e per conto loro rispondano i poveracci qualsiasi. Quanto alla mafia, sappia l'anonimo che in Calabria la cosiddetta società civile è molto peggio e più dannosa di qualsiasi banda di lestofanti armati.
INTERVENTO ANONIMO
Buonasera, vi chiedo scusa se non faro' il mio nome ma e solo x una questione di sicurezza non per la mia persona ma per la mia famiglia. sono veramente stufo di questo fanatico prof. Nisticò Ulderico che fa tanto il saputello della vita e che venga cosi' onorato e rispettato per le sue "belle" parole sulla societa'. ho letto il suo ultimo intervento su questo sito dove a sminuito l'accaduto alla societa' sportiva del Montepaone calcio di matrice mafiosa e dove l'attuale sindaco ed ex presidente e' stato intervistato per l'accaduto. comunque non sono un filosofo come Nisticò ma chiedo solo a questo signore di essere un "uomo" a 360 gradi e non solo dove gli conviene. voglio dire caro Nisticò che lei e' giusto che possa criticare tutti e tutto finche non le toccano la pelle,ma se' e' un uomo calabrese cortesemente non le chiedo di combattere la ndrine calabresi e di esporsi in prima persona perche' non credo abbia gli attributi per farlo,ma almeno lasci in pace i vari amministratori locali ma sopratutto i commercianti quale io solo in pace per poter sopravvivere e lottare con pazienza tutte le mafie bianche e nere. per cui si occupi dei ruoli di sua competenza come ognuno di noi e se' in caso decidesse di occuparsi di altro sii coerente non con se' stesso ma con il popolo calabrese che conosce bene la sua realtà.mi spiace prof.ma non consento a nessuno e tantomeno a lei che offenda con le sue chiacchiere offensive la mia intelligenza e l'onesta' e tutte le difficoltà degli imprenditori del mezzogiorno. "purtroppo" da un anonimo ma che non andra' mai via dalla sua terra.
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