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Corsivo Caligiuri, il libro e i neonati A Mario Caligiuri, assessore alla Cultura della Regione Calabria, le idee non mancano. L’ultima sua iniziativa («ultima», in ordine di tempo) riguarda i neonati calabresi che, vivaddio!, appena si ritroveranno un po’ grandicelli avranno - se non altro - almeno un libro da leggere. Il progetto, presentato a Lamezia Terme, porta - per l’appunto - questo nome, «Un libro per ogni bimbo che nasce», e dovrebbe materializzarsi (o, meglio, per dirla in burocratese «diventare esecutivo») a partire dal prossimo settembre. «Chi legge» - ricorda il buon Mario - «conosce più parole, chi conosce più parole ha più idee e una migliore visione del mondo». Che dire? L’idea è buona (anzi, lodevole! Come tutte le cose che si riferiscono alla cultura). «Un buon libro», d’altronde, come soleva ripetere un illustre nostro conterraneo (Luciano Rispoli), «è sempre un buon libro». Peccato soltanto di una cosa: che non si possa chiedere un parere all’istante - sulla qualità del volume - al piccolissimo lettore! Per di più, visto il continuo progresso tecnologico che si va registrando nel mondo e considerato che il libro, ogni neonato, dovrebbe leggerlo fra una diecina di anni) saremmo stati curiosi di sapere se avesse gradito di più un formato digitale (eBook, ePub, da leggere su un tablet) al posto di quello tradizionalmente cartaceo. Ma siamo certi che gradirà l’omaggio e che se dovesse emettere qualche vagito sarà più che naturale e non si potrà certamente interpretare come un atto di lagnanza, lamentela, dispiacere, riprovazione o quant’altro. In altra epoca, ora che ricordiamo, anche un tizio (nativo di Predappio, quello del «libro e moschetto») trovò modo di dimostrarsi più o meno sensibile di fronte ai lieti eventi, al punto di arrivare ad elargire ai genitori un piccolo premio in moneta corrente. Oggi, che per fortuna i tempi sono cambiati, dal «vil denaro» - come direbbe qualcuno - si è passati al libro. Plauso. Dopotutto, «un buon libro è sempre un buon libro»! Vincenzo
Pitaro
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