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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
Numero 106 - Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it |
GRAZIE A NOME DI TUTTI, E ALTRO
Davvero un buon compleanno, a sorpresa. A quasi dodici mesi da Resurrexit (11 aprile 2009), arriva nelle edicole della Calabria il numero di marzo di Sport e turismo, rivista della Gazzetta del sud, che dedica al nostro dramma sacro le pagine 75 e 94-8, con un bell’articolo di Emma Viscomi, che invito a leggere, e ricchezza di foto di Ernesto Sestito. A nome di tutti, ringrazio pubblicamente un giornalismo intelligente e puntuale. Davvero una sorpresa. È raro, infatti, che stampa e tv, a parte le realtà strettamente locali, si accorgano del Soveratese. Il TG 3, sempre prodigo di minuti per i girotondi dei bimbi della più sconosciuta scuoletta vicino Cosenza, qui è spesso assente e dai grandi momenti sociali e culturali, e persino dalla cronaca nera, di solito ridotta alle veline d’agenzia. Le pagine regionali dei quotidiani calabresi non ci nominano quasi mai; e la stampa nazionale per accennare a noi aspetta un’eruzione vulcanica del Cuscunà, e non si scomoderebbe mai per meno. E siccome il Cuscunà è spento da chissà quanti secoli, e forse non fu acceso mai... Per esempio, negli ultimi mesi si sono contati nel Soveratese morti ammazzati in numero di mi pare nove; cui sia aggiungono altri dei mesi e anni precedenti, e storielle come l’incendio del municipio di Chiaravalle e la bombetta a quello di Soverato: bazzecole. Su ognuno di questi casi è stato aperto un fascicolo e vengono svolte delle indagini: fanno il loro dovere, q. b. come nelle ricette, non un millimetro in meno del dovuto. I morti vengono sepolti come è giusto, e i colpevoli restano non solo impuniti, bensì del tutto ignoti. Ebbene, che fa la cosiddetta opinione pubblica, intesa come deputati, senatori, consiglieri vari, sindaci e autorità civili e religiose, nonché la gente, la mitica gente? Nulla, continuano a sorridere convinti di vivere nei migliore dei mondi possibili e impossibili. E cosa fa la stampa regionale e nazionale? Tace. Dite voi, che c’entra tutto questo con l’inizio di questo tuo articolo? C’entra, c’entrissimo: bisogna infatti sempre lodare chi merita e pungolare e condannare chi merita il contrario, per educarlo a far meglio. Sbagliato e pericoloso chiudere un occhio, passarci sopra. La stampa e i mezzi di comunicazione in genere hanno un grande potere, e perciò parimenti grande responsabilità morale. Devono far rilevare ciò che c’è di buono, e non versare fiumi di camomilla sui problemi quando ci sono, e gravi. Funzione preziosa ma difficile, ne so bene io qualcosa. Con tutto questo, grazie ancora a Sport e turismo a nome di tutta Resurrexit.Ulderico Nisticò |
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