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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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EVVIVA FIORITA
Tonino Fiorita è stato insignito del titolo di Maestro del lavoro, un riconoscimento ufficiale dello Stato; l’attestato, dalle mani del prefetto di Catanzaro; il giorno non può che essere il I maggio, la festa del lavoro. Bravo, Tonino. Ti si riconosce il merito di una vita attiva, di quando, in tempi un po’ pretecnologici, ti davi da fare con la vecchia SIP, ad assicurare i collegamenti telefonici ancora in boccio. Non c’erano satelliti e cellulari, allora; e nemmeno diavolerie elettroniche: tutto era affidato all’intelligenza e alle braccia degli uomini. Hai lavorato sul serio, e tanto; eppure non sei mai stato di quelli che esauriscono la loro vita nel mestiere, e a lungo andare il lavoro prende il posto della vita; né di quelli che passano il tempo libero a dormire. Sei stato e sei l’uomo attivo che tutti conosciamo. Lo sport lo hai praticato da quando, ragazzino, giocavi tu stesso a pallacanestro; e, appassionato di calcio, hai educato a questa disciplina generazioni di giovani. Sei segretario della Federazione Italiana Gioco Calcio di Soverato; e, tifoso fedelissimo, dirigi il club del Milan. Non c’è attività sociale che ti veda estraneo, in Soverato e altrove. Sei stato segretario della Proloco; e impareggiabile segretario del Comitato della Festa di Portosalvo, che soprattutto per merito tuo ha raggiunto i livelli di fede e socialità e cultura che, almeno fino al 2009, abbiamo tutti negli occhi. Collabori ad ogni attività dell’Università della Terza Età. Sei il collezionista intelligente e poliedrico e di francobolli e tutto ciò che è connesso al servizio postale, e di una mole sterminata di documenti della nostra storia. Tutta Soverato antica e moderna è contenuta nel tuo magico archivio, che tu stesso utilizzi al meglio, ma non ne sei avaro, se qualcuno ti chiede aiuto, come possono testimoniare i tanti ragazzi che aiuti a far tesi e ricerche. Collezioni anche oggetti. Tua è la Mostra permanente sulla scuola, che hai donata all’Istituto Commerciale di Soverato, cortesemente ospitata dal preside Limardo. Di tutto questo, e dell’archivio vivente di memoria e memorie che porti con te, hai fatto materia di pubblicazioni apprezzate: Suveratana 1 e Suveratana 2, modello di microstoria; e, con il capitolo L’Ottocento del prezioso volume Soverato della collana Città della Calabria della Rubbettino, hai aggiunto il tuo nome alle più prestigiose firme della cultura regionale. Sono onorato di essere con te coautore di testi di storia soveratese: Santa Maria di Soverato. La storia e le cronache della festa della Madonna a Mare, 2002; Soverato nel pallone. Cronache antiche del calcio soveratese, 2003; La fede tenace. Nel centenario della ricostruzione della chiesa del Rosario, 2004; Nel centenario della banda musicale di Soverato, 2006; La festa di san Rocco a Soverato Superiore. E non abbiamo finito. Hai pubblicato o rilasciato interviste su Quotidiano della Calabria, Domani di Catanzaro, Gazzetta del Sud, Punto e a capo; sei stato relatore in numerosi convegni; hai indetto mostre documentarie e fotografiche. E voglio dire qualcosa di te come persona, sempre affabile, sempre disponibile, sempre con il sorriso nel volto, sempre sereno, mai rancoroso, torvo e cupo. Ti sorregge, perché no, quel filo di bonaria ironia che è segno di intelligenza sottile, e che, un tempo, era l’abito morale di ogni vero “soveratano”. Anche per questo modello di vita ti ringrazio a nome di tutti. Avanti, Tonino, verso altri lavori e altre attività per il bene della comunità di Soverato, di cui sei onore; e verso altri meritatissimi riconoscimenti. Ulderico Nisticò |
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