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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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GIORNALISTI LOCALI: ISTRUZIONI PER L’USO,
con alcuni interessanti esempi del passato.
Con tutto il rispetto per chi sa il mestiere, le corrispondenze dei giornalisti locali di tutti i giornali paiono, anzi sicuramente sono fatte con lo stampino, tutte uguali cambiate poche note di cronaca. Un incidente stradale? Dovuto all’alta velocità anche quando il colpevole è un vecchietto a bordo di un’ape Piaggio. La conferenza noiosissima del prof. Pincopalla? Partecipatissima. La processione dove non è andato manco un assessore di passaggio? Un rito di fede che mostra la devozione... Ammazzano qualcuno? I carabinieri al comando del maresciallo X coordinato dal capitano Y, prontamente intervenuti, hanno iniziato indagini a trecentosessanta gradi. Ecco dei bellissimi esempi di non notizia. Intanto come si chiamano i marescialli e capitani lo sappiamo tutti; e se chiamassero in altro modo, non cambierebbe nulla. Eh, Catone il Censore, che uomo! Componendo la sua opera storica, le Origines, non nominò mai manco Scipione l’Africano, che per altro gli stava sullo stomaco per vari motivi, e nemmeno Annibale, ma li chiamava “il comandante romano” e “il comandante cartaginese”. Poi, che notizia è, “prontamente intervenuti”? E come dovevano intervenire, dopo una pennichella, dopo una lauta cena e il grappino, dopo due chiacchiere con gli amici? Ancora una dotta citazione, eccola. Paolo Caccia Dominioni conte di Sillavengo era tenente colonnello comandante di battaglione durante l’ultima avanzata italotedesca che, purtroppo, si infranse ad El Alamein. Quando riprese Tobruk agli inglesi, ricevette un encomio per essere stato alla testa dei suoi uomini. Valente scrittore quale fu, vergò una pagina di fine ironia in cui, respingendo l’encomio, chiedeva al burocrate militare encomiante se per caso un comandante di battaglione dovesse starsene a Tripoli a sorseggiare una bibita fresca mentre i suoi soldati attaccavano il nemico! Ecco come ragiona un vero reazionario: bravo! Ve lo immaginate che io tutte le mattine scriva un articolo su questo sito per informarvi che sono andato a scuola? E dove volete che vada, tranne la domenica, le feste e i giorni liberi? Se mai, notizia sarebbe se le forze dell’ordine non intervenissero, o in ritardo! Cane che morde il padrone, non se ne cura nessuno: padrone che morde il cane, quella sì che lo è, una notizia! E che aprano un’inchiesta, meno che meno è una notizia: lo sarebbe, finalmente, se ne chiudessero una, arrestando chi di ragione. A trecentosessanta gradi? E come le dovrebbero fare, a metà? Quando ammazzano uno, tutti, ma proprio tutti sono potenzialmente colpevoli, anche gli innocenti, anzi soprattutto loro! Vedi caso Fortugno! In verità ci mancano alcune informazioni, quali chi ha ucciso i vari morti di quest’anno e perché; e questioncelle minori come chi ha bruciato il municipio di Chiaravalle, e perché. Eccetera per auto bruciate, alberi tagliati... Insomma, certe note prestampate che si leggono sui giornali locali sanno un po’, no, tanto di fumo negli occhi e litri di cloroformio sulle orecchie e gli occhi del pubblico, allo scopo di far credere che tutto va bene e in seguito andrà anche meglio. Un morto a Soverato Superiore, due a Gagliato... quisquilie, c’è il Lungomare, in questa Superperla dello Ionio! E invece il problema è serio; e bisognerebbe chiedersi alcune sciocchezzuole come queste: - come mai nel Soveratese, un tempo tranquillo, si è scatenata una guerra; - se questa guerra ha una logica, sia pure criminale, o è solo effetto del degrado generale del tessuto sociale dovuto al venir meno degli ammortizzatori avvelenati del sistema demosocialista: ospedali, scuole, uffici inutili, pensioni, assistenze varie; mentre mancano ogni seria produttività e le occasioni di lavoro; - se il controllo del territorio è sufficiente e se la repressione dei reati avviene in maniera adeguata alla gravità della situazione. Di questo bisognerebbe discutere, se i politici e politicanti, i dotti, gli esperti, gli uomini maturi, insomma le persone con un minimo di attendibilità si degnassero di discuterne. Per dare il buon esempio, io affermo quanto segue, sperando in qualche risposta possibilmente dettata dal cervello e non dall’invidiuzza biliosa degli anonimi in cerca di un nome: 1. Le forze dell’ordine presenti nel territorio compiono il loro dovere, come mostrano, fra l’altro, i numerosi posti di blocco domenica mattina al semaforo di Davoli; 2. Il dovere normale non basta, di fronte ad una situazione eccezionale; 3. Le forze dell’ordine presenti nel territorio non possono assumere iniziative eccezionali al di là del loro dovere; 4. Ci vogliono dunque interventi eccezionali, metodi eccezionali. Quali, devono saperlo i comandi superiori, e non venirlo a raccontare a nessuno. E ci devono essere, di tali metodi eccezionali, se, da quando è ministro Maroni, stanno arrestando a tutto spiano in Sicilia e Campania, e anche nel Reggino. Maroni, dove sei? 5. Perché Maroni sappia che esiste anche il Soveratese, di cui giustamente ignora l’esistenza, occorre che qualcuno gliene parli. Ecco dunque a che servono i giornali.Ulderico Nisticò |
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