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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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UNA RIUNIONE SERIA SULLA SANITÀ
1. Sulla Calabria grava un debituccio, per la sanità, di un miliardo di euro (1.936 miliardi di lire e spiccioli); 2. Sull’ASP di Catanzaro, di 250.000 euro (circa 500 miliardi v. l.); 3. Su entrambe incombe la minaccia della BANCAROTTA; 4. Le colpe sono di tutti, e dico tutti, da Guarasci (1970) a Pino Nisticò, Peppino Chiaravalloti e Agazio Loiero (2010); 5. Scopelliti ha un piano di rientro serio e possibile; 6. La sanità è commissariata, quindi non esistono più assemblee, conferenze di sindaci eccetera, e fanno quello che vogliono i commissari. Meno male! 7. Se l’ASP possiede degli immobili da adibire ad uffici eccetera, non c’è il minimo motivo per cui debba pagare fitti per altri immobili; 8. Se gli immobili sono a Chiaravalle, meglio per noi che a Lamezia; l’ASP può benissimo convenzionarsi con una ditta di autobus per aiutare i costretti a viaggiare; 9. L’ottimizzazione delle risorse non è solo risparmio, ma utilizzo intelligente di persone e strutture e strumenti: per esempio, il Pronto soccorso di Soverato è gravemente carente. Devo dire che la riunione è stata condotta da tutti all’insegna del buon senso, e anche quelli che erano venuti per gridare il solito “non si tocca”, se ne sono andati convinti che o così, o la baracca chiude! Bene! Ulderico Nisticò
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