Soverato Web | Buoni vacanza: un'occasione

Lo sapete tutti come la penso: Soverato fu una famosa e accogliente località turistica fino agli anni 1980; da allora, essendo rimasta ferma al 1980, ha perso trent’anni, cioè sessanta, visto che le località turistiche vere sono andate avanti di trenta. Non è dunque la Rimini del Sud né la Taormina del Nord, ma una tranquilla cittadina scarsa di turisti e piena di scuole, carabinieri, impiegati e commercio rigorosamente interno; e siccome gli abitanti andiamo al mare, ci sono anche dei lidi. Quel poco di forestieri, arrivano verso il 3, 4 agosto e se ne vanno dopo il 15.

Tutti, e dico tutti i Soveratesi dissertano perciò con enfasi di “destagionalizzazione”, ovvero come fare venire gente anche negli altri undici mesi e quindici giorni dell’anno; ma non è che si faccia granché, tranne qualche iniziativa estemporanea e senza grandi conseguenze.

Si offre un’occasione, che sottopongo all’attenzione dei signori operatori turistici e di tutta la pubblica opinione, nonché delle riverite autorità politiche. Il governo – la notizia precisa trovatevela in internet, sito www.buonivacanze.it – ha istituito i “buoni vacanza” per chi, trovandosi in condizioni di reddito modesto, desideri trascorrere delle ferie al di fuori dell’alta stagione.

Secondo me, per Soverato e dintorni potrebbe essere una circostanza favorevole proprio per riempire un po’ di alberghi e ristoranti in autunno e primavera, quando il clima consente persino di fare ancora i bagni, o comunque di trascorrere piacevolmente del tempo. Sarebbe il caso di preparare un pacchetto di offerte adeguate a tale richiesta, ovvero:

- Niente Ibiza: è chiaro che parliamo di una cosa giusta, non di roba da nababbi e dolce vita, per cui non siamo minimamente attrezzati né per strutture né, soprattutto, per mentalità!

- È abbastanza ovvio che questi potenziali clienti da buono vacanza non saranno giovani in cerca di memorabili botte di vita e godurie da corte di Nerone, ma piuttosto famiglie e persone di una certa età. Perciò, lasciate perdere la pseudodiscoteche, e pensate a gite culturali, pellegrinaggi, concerti, teatro, cinema, conferenze, bocce, sport adeguati, fisioterapia, cura del sole...

- I prezzi devono essere non dico bassi, dico equi; e da stagione.

- All’offerta turistica si deve accompagnare quella commerciale, con un “buono Soverato” associato al buono vacanze, per sconti eccetera.

- Ovviamente, c’è l’intervento dello Stato. Servirà però anche quello di Regione, Provincia, Comuni. COROLLARIO: Dalla lettura di questa nota alla decisione, se fossimo in una terra normale, dovrebbero trascorrere dieci, venti minuti. In Calabria, “ma che bella idea! Però, vedi, nelle presenti particolarissime circostanze... ”, e giù lungaggini e sorrisi. Io invece vorrei partire già nel prossimo mese di marzo, e fino a giugno! Sogni?

A Tropea lo stanno già facendo. Coraggio, un poco di iniziativa anche nella fu Perla dello Ionio! C’è lavoro, guadagno, immagine da riconquistare. Risponderà mai qualcuno? Dico qualche responsabile politico, non sfaccendati dalla grammatica aleatoria.

Ulderico Nisticò

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