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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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UNA LACRIMA E UN’AREA ATTREZZATA
* * * E parliamo di cose belle, e che hanno un nome onorato e non lo nascondono. Vengo or ora dall’inaugurazione dell’area attrezzata della Marina di San Sostene: ringrazio il sindaco Luigi Aloisio per l’invito. Ha impartito la solenne benedizione l’arcivescovo mons. Ciliberti, erano presenti il presidente del Consiglio regionale Talarico e il sindaci di S. Andrea e Isca, e tanta gente in letizia. L’aperitivo era decisamente esagerato! Una cosa bella in sé, e tanto più che suggerisce delle importanti riflessioni. Per favore, chi voglia intervenire, si sforzi di parlare dell’argomento, che è l’urbanistica. Perciò è prudente premettere che l’urbanistica non è l’architettura o l’ingegneria, che costruiscono gli edifici: è una filosofia del territorio che consente di domandarsi, prima di costruire, come costruire, dove costruire, e, soprattutto, se costruire o non sia meglio farne a meno. Mi spiace per le anime belle, ma solo i grandi tiranni sono stati grandi urbanisti: Alessandro Magno, Cesare Augusto, Napoleone I, Napoleone III, Mussolini, Hitler, Stalin, Mao... Per non farla lunga, studiate il piano regolatore di Littoria (Latina), splendida opera di Piacentini. Dove, infatti, c’è un’idea dell’urbanistica, cioè la città per gli uomini, prima di ogni altra cosa si traccia una grande piazza dove la gente s’incontri, o in parate organizzate o in ordine sparso. E invece, senza dire delle oscene periferie romane del dopoguerra, date un’occhiata alle marine sorte, sempre nel dopoguerra, lungo la costa ionica calabrese: orrendi mucchi di case senza manco lo spazio per passare in auto, senza una miserabile piazzetta. Credo che il massimo del peggior esempio lo dia Davoli Marina, a pari punti con Corvo Aranceto di Catanzaro; ma anche il resto non scherza, tra cui la 167 di Soverato. Una culturella democristiana, socialista, comunista cementificò il mondo intero, mirando ad una sola e unica finalità: dormitori, dormitori, dormitori; e mai un centimetro libero per un bar, un mercato, per imbattersi in un tizio e chiedere cosa ne pensa di una cosa qualsiasi. È anche questa una delle cause del degrado sociale in cui versiamo. Ma siccome la Divina Provvidenza ha infuso in tutti anche la forza di salvarsi con gli istinti dagli errori della ragione, ecco che si comincia a reagire. E, trovando uno spazio, non si pensa subito “vediamo se posso speculare” con qualche altro cimitero dei vivi, e si creano luoghi umani, per giocare, per incontrare, per corteggiare, per comiziare, per manifestare, per ballare e ascoltare musica. L’agorà, ricordano i grecisti; il forum, insistono i latinisti. A chiazza, proporrebbero gli antichi capimastri analfabeti ma intelligenti, che progettarono, insieme a parroco e feudatario, le splendide urbanistiche dei nostri paesi collinari. Bravo, Luigi. Ci vedremo spesso, spero, nella tua nuova area attrezzata. * * * Ottime la presentazione del libro di Fiorita e la Festa di San Martino. Per non dir tutto in un colpo, ne parleremo a breve.Ulderico Nisticò
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