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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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DIFENDO LA PIAZZETTA PORTOSALVO
Lasciamo stare le leggi, le carte, le autorizzazioni date da Questo o da Quello a nome di Questo, eccetera, e partiamo dalla conclusione: esiste da qualche anno una piccola, elegante piazzetta dove prima c’era un immondezzaio; in questa piazzetta ci sono panchine e una fontanella all’antica, molto graziosa; signore e famiglie intere la usano come uno dei pochi luoghi di incontro e aggregazione in una Soverato che ne difetta. L’hanno voluta, dopo aver chiesto i permessi, dei cittadini, e l’hanno pagata loro. Ci sono mille motivi e uno per difendere la piazzetta, e nessuno – legge o non legge! – per qualsiasi operazione di iconoclasmo, qui nel senso lato di distruzione di opere d’arte. Per cosa? Per un parcheggio, dicono! Di questo passo, perché non buttare giù anche il Colosseo? Sai quante automobili, in Roma che scoppia di traffico! E la torre di Pisa? È invece il momento del buon senso da parte di tutti. Da parte della proprietà originaria, quali che siano le ragioni che accampa. Da parte del quartiere Portosalvo, perché la protesta sia decisa e civile. Tutto si deve chiudere con una stretta di mano e magari una festicciola. Se no, ci sono infiniti modi per tirare la corda fino alle calende greche, con i ritmi della nostra amata e venerata magistratura. Ulderico Nisticò ARTICOLO CORRELATO:
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