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Ci crederei, alle femministe e ai moralisti in genere nonché
indignati, se almeno una o uno di loro avesse mai, anche
sommessamente, protestato non ora, ma prima. Contro che, chiederete?
Ma contro il “mercimonio del corpo femminile”. Dite voi, ma il
mercimonio non lo ha inventato di recente Berlusconi? E no, amici
belli! Aprire un qualsiasi giornale, una qualsiasi rivista, guardate
una qualsiasi trasmissione di tv pubblica o privata: una pagina sì e
una pure, che cosa trovate? Trovate milioni di metri quadrati di
pelle femminile nelle più squallide posizioni, in tutte le salse, in
tutte le lingue, con occhi languidi alla pigliami pigliami, con
labbra turgide, con nennè e popò al vento. Si tratta di pubblicità,
e manco una di lingerie o di profilattici, ma anche di
innocentissime mele e frutta del genere, ma anche di auto, di cibo
per cani, di libri, di qualsiasi cosa, per vendere la quale pare
obbligatorio associare alla vendita una bella donna quasi nuda, e a
sua volta esposta non certo gratis: legge Merlin, dove sei? Mai
sentito che le femministe abbiano obbiettato alcunché. E nemmeno
contro le pagine e pagine di indirizzi “AAA senza portiere”. E manco
quando l’intraprendente bimba di manco dieci anni ha preso
appuntamento con il parimenti fanciullo Luca, e la mammina non vede
l’ora di darle una mano: secondo voi, la detta bambinella arriverà
illibata alla Terza Media? Io, ne dubito; ma le femministe non hanno
mai protestato. E i film? Il giochino verbale del depresso Moretti?
E quello del fantasioso Marlon Brando di Bartolucci? Mai sentito che
le femministe siano scese in piazza a difesa delle parti femminee
coinvolte nelle due ben evidenti operazioni! Mai sentito che le
femministe abbiano trovato disdicevoli le storie torbide dei Kennedy
e le diciamo così conversazioni di Clinton sotto il tavolo.
Morale... beh, immorale della favola, non sono credibili, e la
scampagnata in piazza ha avuto il palese scopo di aiutare Bersani,
Fini, Casini e il resto del Circo Barnum a buttare giù Berlusconi;
il quale, a dire la verità, fa di tutto per crearsi dei guai.
Questo, per la verità storica.
Quanto alla politichetta, Berlusca resta sempre il meno peggio che
passa il convento, in assenza assoluta di un’alternativa decente.
Mica è colpa mia se l’Italia produce o Berlusconi o Bersani o Di
Pietro, oppure Fini con a Montecarlo il fratello della druda, detto
ipocritamente “cognato”!
Perché il Barnum vuole abbattere Berlusconi? Ovvio: per impedire
ogni riforma, anche quelle pochissime che in qualche modo si fanno.
I politicanti di mestiere – Fini e D’Alema in testa – e i ceti
parassitari sono disposti a tutto pur di mantenere in vita il
sistema che per tanti anni diede loro da scialare senza chiedere in
cambio una sola giornata lavorativa seria! Ulderico Nisticò
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