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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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CATERINA, PENNISI E ALTRE BUGIE
Una contraddizione che basta a provare la bufala. Secondo me, e fino a prova contraria documentata, Caterina, Claudio Maria Pennisi, le professoresse danesi eccetera, semplicemente non esistono, e sono solo nomi di comodo usati da uno o un gruppetto nel tentativo di versare fango in mancanza di argomenti. Caterina, sicuramente, non saprebbe informarci degli eventi del 1860, anzi del XIX secolo in genere, più di quanto Pennisi non abbia un curriculum o non occupi un posto importante eccetera. Le spie linguistiche sono chiare: non fanno nomi; non riferiscono mai date ed eventi definiti; si contraddicono da un giorno all’altro; tentano puerilmente di negare l’esistenza di libri che si trovano in tutte le librerie e in internet; rovesciano l’evidenza come fanno le lavandaie quando litigano al fiume… E, soprattutto, scrivono con i piedi. Basta, ora vogliamo le prove. I Pennisi, le Caterine, eccetera, sono pregati di dichiarare: luogo e data di nascita, luogo di residenza e domicilio, professione, stato civile, appartenenza a qualche realtà sociale cittadina qualsiasi; e, magari, esibire anche una foto. Se ciò non avverrà, riterrò Caterina e Pennisi eccetera solo nomi falsi usati da qualche poveraccio invidioso e frustrato che trama nell’ombra, suo unico luogo naturale. PS: Coraggio, mica vi faccio niente: voglio solo sapere se esistete. E chi sarebbero gli autori veri dei blatera menti di Caterina, Pennisi eccetera? Io ho più di un sospetto. Ulderico Nisticò
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