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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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LE DISAVVENTURE DI UNA RUBRICA APPENA INIZIATA
Non appena candidato Taverniti, ecco un’elucubrazione tra il metafisico e la lavata di faccia: non si sa mai, potrebbe vincere. Un’analisi politica? Ma no, non sta bene, non si parla di politica, si deve parlare di maglioni. E giù due bufale: la prima, pigliare la scuola di Soverato Superiore per il municipio di Soverato Marina, il che dimostra, se ce ne fosse bisogno, che i professori della Perla non escono mai di casa e tanto meno vanno a Soverato Superiore; l’altra, la fandonia che Soverato sarebbe nato come paese di pescatori, a dimostrazione che la storia locale non la conosce nessuno e nemmeno ha letto i molti libri che sono stati scritti e pubblicati. Ed è uno. Ma il peggio del peggio è la lamentazione patriottica sul fatto che gli svizzeri cattivoni non vogliono gli italiani. Vero, verissimo, e il partito italofobo ha pure vinto o giù di lì le elezioni cantonali. Uno che legge e magari non s’intende molto di storia e geografia europee, che pensa? Che sarà un cantone tedesco, popolato di razzisti tardivi seguaci del conte Gobineau o del nazionalsocialista Rosenberg; o un cantone francese zeppo di revanscisti e intriso di esprit galois e perciò nemico dell’Italia fin dai tempi di Brenno. E invece, poveri patrioti della domenica, è il Canton Ticino, abitato da cittadini svizzeri sì, però di stirpe e lingua italiane! Quel Canton Ticino che mai si sognò di volersi riunire all’Italia; e che nessun patriota cavurriano, mazziniano, sabaudo eccetera osò mai voler unire all’Italia! Eh, patrioti con lo sterzo! Pronti a morire... beh, spesso a mandare a morire gli altri standosene a Londra come don Peppino Mazzini (Peppino Garibaldi almeno rischiava di suo!), o non uscendo di casa mai come il Manzoni, pronti a morire dunque per conquistare Venezia e Trieste, però che quando l’intera Italia era in mano a Napoleone non si fecero venire manco un raffreddore, e tanti salamelecchi a Sua Maestà; né mai si ricordarono in seguito che bisognava liberare dallo straniero anche la Corsica, Malta e lo stesso Ticino; non solo, ma, in cambio di Milano, svendettero l’italianissima Nizza, patria del suddetto Garibaldi, e, con la Savoia, la difesa militare della Penisola. Eh, inglesi e francesi non si toccano, e tanto meno i fratelloni massoni. Mi viene da ridere! per la verità – io dico sempre la verità – Nino Bixio, brevemente deputato prima di provare schifo e andarsene a fare il commerciante altrove, propose di recuperare il Canton Ticino, ma non se lo filò nessuno. Insomma, in pieno centocinquantesimo, i patriottardi sono davvero sfortunati, con questa magrissima figura svizzera! E, visto che è la giornata delle risate, sento ora che il compagno Asor Rosa ha proposto un colpo di Stato e far governare la Patria da carabinieri, poliziotti e giudici. Provo un po’ di malinconia, quando l’età e gli acciacchi ottundono un bel cervello e il suo proprietario regredisce a una fase prescolare. Eh, senectus ipsa est morbus, il dotto professore dovrebbe essere affidato ai servizi sociali in quanto pericoloso per sé e per gli altri. E via, restiamo in attesa di altre bufale nazionali e locali, elvetiche comprese.Ulderico Nisticò
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