| |
Avevo promesso a me stesso e ai miei pochissimi
lettori e ascoltatori che fino alla presentazione delle liste avrei taciuto
come una tartaruga quando fa visita a una giraffa. Mai impegno fu più
prudente, atteso che, lette le liste, non nascondo di essere sotto l’effetto
di più d’una sorpresa. Perciò, e senza pretendere di capire tutto, cerco di
capire qualcosa.
- O
è un rinnovamento, o fu una strage, mancano all’appello dei candidati
tanti ma tanti che, nel bene e nel male o al guado, hanno fatto la
cronaca politica cittadina, e alcuni che erano assessori e consiglieri
fino a poco fa. Dove sono, a destra, Arcidiacono, Barone, Castagna,
Froio, Gioviale, Mancini, Pietro Matacera, Donatella Scuteri, Sinopoli,
Tiani, Zofrea; e a sinistra Calabretta, Cutruzzolà, Fazzari, Giorla,
Loiero, Merenda, Paparazzo, Severino?
-
Gli esclusi dalla ricandidatura si sono esclusi o sono stati esclusi?
Uno che, sbarcato da Marte, leggesse l’elenco degli uscenti e quelli
degli aspiranti rientranti, immaginerebbe una rivoluzione che manco
l’abbattimento di ben Alì a Tunisi, e si chiederebbe come mai un intero
ceto politico cittadino abbia alla fine sconfessato se stesso, Mancini
in testa, con il solo fatto di non ricandidarsi o non ricandidare. Poi
si domanderebbe come mai da questo naufragio del Titanic alcuni
pochissimi si siano salvati, e senza manco potersi dire di loro che
sapessero nuotare meglio degli altri, fuor di metafora che siano stati
consiglieri e assessori più attivi ed efficienti degli esclusi, in un
consiglio in cui è maggioranza e opposizione sono state tutto sommato
mediocri.
- E
tutto ciò porta a domandarsi quale sia stata la genesi delle due liste
maggiori, constatato che negli ultimi mesi non si è mai verificato
alcunché che somigliasse lontanamente a un confronto o scontro o
qualsiasi cosa sembrasse un coinvolgimento di partiti e pubblica
opinione. Perciò, domanda: quando, e, soprattutto, da chi e dove sono
state decise le candidature e le esclusioni?
-
Però, direbbe il nostro volgo, può darsi che sia storta per diritta, e
che ne venga fuori un rinnovamento di persone e mentalità. Via, un po’
di ottimismo fa bene al fegato.
-
Le suddette liste maggiori sono, come dicono i giornalisti a corto di
lingua italiana, by partisan (pronunzia, ad libitum!),
cioè trasversali. L’UDC di Soverato fa come quella della Regione
Calabria, la quale fa il contrario dell’UDC di Roma; il PDL, come in
tutta Italia, anche a Soverato è un cartello elettorale. L’altra lista
sarebbe di sinistra, ma se uno legge i nomi, scopre che non è di
sinistra più di quanto quella non sia di destra. Si deduce da quanto
precede che siamo al tana libera tutti, ovvero che non ci sono
appartenenze, e ognuno farà come meglio crede, me compreso.
-
Un omaggio anche alle coraggiose liste minori, che, con la disaffezione
alla politica che corre da Bolzano a Lampedusa, magari non prenderanno
molti voti in assoluto, ma forse qualche rispettabile e utile
percentuale. L’urna, come si dice, è femmina.
-
Soverato, Perla dello Ionio, patisce un’infinità di problemi. Su questi
torneremo con più calma; ora speriamo solo che il vincitore e chi con
lui li analizzino, li affrontino e ne risolvano il massimo possibile.
-
Un solo consiglio, qui, al prossimo sindaco: il sistema elettorale, se
bene interpretato, consente al sindaco dei poteri quasi assoluti, grazie
alla facoltà di dimettersi e rimandare tutti a casa. Come si fa ad
esercitare un così tirannico potere? Semplicissimo: facendo il sindaco e
solo il sindaco, senza sogni distraenti. Per capirci, è stato il limite
di Mancini e di qualche suo ciarliero e roboante consigliori, quello di
fare il sindaco pensando a come diventare, tramite Soverato, qualche
altra cosa lontana. Lancio una sfida ai candidati: sono disposti a
giurare che, in caso di elezione alla poltrona, non si candideranno mai
a niente per i prossimi cinque anni? Ci serve un sindaco, non un
aspirante presidente della Comunità Europea.
Il resto,
alle prossime puntate,
Ulderico Nisticò Condividi su Facebook
Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a:
info@soveratoweb.it
| | |