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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
Numero 289 - Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it |
TURISMO E FLUSSI
Se partiamo da queste considerazioni, e se non siete d’accordo contestatele con dati, si evince che Soverato è una risorsa potenziale malissimo utilizzata. Quali le potenzialità? 1. Turismo di salute e della terza età nei periodi primaverili e autunnali, in atto zero; turismo culturale, attesa la posizione della città, in atto quasi zero; turismo congressuale e religioso, idem; turismo balneare per famiglie nei mesi di giugno, luglio e settembre; turismo scolastico. La ricettività è notoriamente minima. Sappiamo però tutti che vengono affittati in nerissimo gli appartamenti, e questa è stata, negli anni 1980, la causa del degrado di un turismo che allora era di qualità. Bisogna impedire tale pratica illegale (ma come, non siete tutti per la cultura della legalità segue cena?) e costringere i proprietari ad affidare gli appartamenti ad agenzie, le quali li trattino esattamente come camere d’albergo, a cominciare dalla carta d’identità di chi vi entra; e badando ai livelli di decoro e funzionalità. I prezzi, ovviamente, aumenteranno: benissimo, non ci serve il numero, ci servono i turisti veri e paganti. La Calabria è zeppa di zone da destinare a una balneazione più alla buona, ma non è il caso di Soverato. Principio indiscutibile è che il turismo cattivo scaccia quello buono. Lo stesso per la spiaggia libera: se c’è, dev’essere comunale, con bagnini e docce. Costerà qualcosa, naturalmente. Chi non vuole spendere, si accomodi pure altrove. Un corollario: non venitevene fuori con pietismi populistici del tutto infondati. Di questo e di tanto altro bisognerebbe parlare in riunioni serie di addetti ed esperti. Ne propongo una a settembre, con il seguente regolamento: 1. Iscriversi alla riunione qualificandosi; 2. Iscriversi a parlare solo se si ha qualcosa da dire; 3. Parlare solo dell’argomento e non dei fatti propri o di concetti astratti e libreschi; 4. Parlare di Soverato e non del turismo nei millenni e in Papuasia; 5. Parlare esattamente dieci minuti ciascuno. Chi li spreca per spiegare che sarà breve, peggio per lui. 6. Il moderatore al secentesimo secondo esatto toglierà la parola spegnendo il microfono. Indovinate chi si offre come moderatore? Avete indovinato, perciò esercitatevi alla sintesi leggendo Tacito e le Leggi delle Dodici Tavole, in quanto per me dieci minuti sono dieci minuti e non un nanosecondo in più, anche se a parlare fossero Marco Polo e Cristoforo Colombo, che di turismo se ne intendevano un po’ più dei politicanti e arruffoni vari. 7. La riunione non si concluderà con un appuntamento alle prossime riunioni, bensì con impegni precisi da prendere subito e mettere in atto dal giorno dopo... no, dal giorno stesso. Se no, continuare a scambiare il flusso per turismo, come facciamo da trent’anni.Ulderico Nisticò
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