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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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SI VIVE ANCHE DI EMOZIONI
Qualche vantaggio concreto l’iniziativa deve pur averlo portato. Non c’erano certo le trentamila persone previste (e quale oracolo gliel’aveva detto a chi?), ma un po’ di gente in più a frequentare i locali, magari per uno spuntino o un gelato... beh, giova anche questo. Grazie dunque alla Provincia che ci ha regalato una serata interessante. Qualche lettore esperto di linguistica avrà notato, e se no ve lo faccio notare io stesso, che il tono di queste righe è pacato e ragionevole, senza minimamente quella fastidiosa enfasi che accompagna ogni stormir di fronda dalle nostre parti, effetto del più vieto provincialismo. Non è diventata Soverato all’improvviso la patria mondiale degli effetti speciali; e nemmeno la Rimini del Sud eccetera. Mi piacerebbe anche non dover leggere sui giornali che gli spettatori eravamo qualche decina di milioni, come un mese fa per le “spiagge prese d’assalto”, quando a stento ci siamo noi a fare il bagno la domenica. Mi piacerebbe invece che si cogliesse l’occasione di questa festa per riflettere non su questa, ormai avanzata, ma sull’estate 2012, da programmare a settembre 2011; e che può comprendere, soprattutto se ce li regalano, anche eventi come la Notte, però deve essere tale da attirare stabilmente l’attenzione su Soverato, affinché torni una località turistica e non di flusso: flusso normale o flusso straordinario, ma sempre e solo flusso è. All’estate 2011 siamo arrivati senza alcuna preparazione e da parte della passata amministrazione, che nel suo ultimo anno di vita era impegnata solo in candidature e sogni di gloria; e da parte degli operatori, i quali continuano a pensare che a Soverato il turismo gliel’abbia lasciato in eredità il nonno. E invece non c’è niente di più labile e passeggero di una moda turistica, come del divertimento in genere; e va riconquistata ogni giorno. Complimenti ancora a Pegna e agli artisti; esprimo soddisfazione per la piacevolezza dello spettacolo; rinnovo tuttavia l’invito a riflettere per l’avvenire.Ulderico Nisticò
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