SOVERATO WEB - HOME PAGEIL FANTASMA DEL FABBRO

Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò

Numero 301 - Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it


IN MARGINE AL CONVEGNO SULLA GRANGIA

  

 
 Ottima iniziativa, a Montauro, il convegno sulla Grangia, che segue alla presentazione del bel volume di Marascio, di cui abbiamo già scritto, e precede, spero, altri studi e manifestazioni culturali. Credo dunque utile e opportuno intervenire per fornire qualche indicazione in più sulla storia montaurese del Medioevo, e perciò offro qui al lettore un sunto del mio lavoro Squillace 1243, un patto tra monasteri, apparso su Vivarium Scyllacense nel 2001, uscito poi in estratto. Scopo del mio studio era di analizzare il greco del testo di cui più avanti, confrontandolo da una parte con il greco classico e lo stesso greco letterario bizantino, dall’altra con il dialetto calabrese; ma ho fatto interessanti scoperte di altra natura, che possono suscitare curiosità e suggerire altri studi.

 In breve. Siamo nel 1243. La Certosa di Santo Stefano del Bosco, dal 1192 cistercense, e il cenobio greco di San Gregorio di Stalettì avevano da anni un contenzioso per la proprietà di certi fondi; la cosa venne all’orecchio niente di meno del Laterano (lì era allora la sede papale), il quale dispose che compissero un’ispezione i vescovi di Catanzaro e Ginecocastro, l’oggi Belcastro. Siccome, maligno io, le ispezioni non si sa mai cosa possono trovare, i due monasteri pensarono bene di prevenire l’arrivo dei presuli mettendosi d’accordo, e si recarono a Squillace dal notaio Pellegrino Samonà, il quale ci ha lasciato questo testo, che qui diamo tradotto:
 

 “Nel nome del Signore. Amen. Nell’anno dell’Incarnazione di Nostro Signore 1243, nel mese di giugno, I della presente indizione, nel regno del nostro imperatore e re Federico [II]. In memoria degli atti che si compiono si assunse saggia e libera decisione, perché le azioni compiute dagli avi non patiscano dimenticanza nel tempo, metterle per iscritto, perché si ricordi il passato e lo si abbia presente. Perciò noi, Gerasimo, monaco e per grazia di Dio igumeno, e il cenobio di S. Gregorio Taumaturgo, con il presente pubblico strumento dichiariamo, finché sarà, ai presenti e futuri, che i nostri predecessori hanno avuto una questione legale con l’allora priore di S. Stefano del Bosco, cioè don Pietro e il suo convento, di fronte ai potentissimi vescovi di Catanzaro e Ginecocastro, inviati come giudici dalla Sede Apostolica, circa alcuni diritti su alcuni poderi nelle pertinenze di Squillace che sono dette de Agrariis (Agraria), e che il nostro cenobio possiede come sue pertinenze. Prima però che tale lite si protraesse con lungaggini, essendosi interposti amici di entrambe le parti, a fin di pace e si giunse a questa decisione e accordo bonario, che il nostro cenobio di S. Gregorio pagasse ogni anno al convento di S. Stefano del Bosco sette rubi di frumento e altrettanto di orzo. E poiché sulla misura di dette messi spesso tra le parti sorse una controversia, con questo accordo abbiamo stabilito che tu, don Andrea, per grazia di Dio priore, e il convento di S. Stefano del Bosco, da parte del ricordato convento di S. Stefano, cediate in perpetuo, a titolo di permuta, a noi e al ricordato cenobio di S. Gregorio ogni diritto che un tempo concernette e in ogni tempo futuro concernerà a te e al tuo convento; così cediate a noi qualsiasi diritto e potere che spettano allo stesso convento di S. Stefano e possano spettare sui poderi di Agraria, e rinunciate a qualsiasi ricorso a decisioni e sentenze sia canoniche sia civili, come risulta dal documento che ci avete consegnato, fino ai poderi di Agraria, che sono nel territorio di Stalettì, e sono così delimitati, come si evince dal documento fatto da voi a noi. Questi poderi si chiamano così: i poderi del Campo, il podere di Sambataci, il podere di Cropani, il podere detto di S. Luca, e il podere detto alla Scala. Per la ricordata cessione che ci avete fatta, noi demmo e consegnammo a voi, a nome del detto convento di S. Stefano del Bosco, alcuni dei beni del nostro cenobio che sono siti nel territorio del villaggio di Montauro, di cui un appezzamento è nel luogo detto Franco, che abbiamo ottenuto in permuta dai figli del defunto prete Leo Barbara, al confine della via e di Giovanni Geracari; altra parte di terra si trova nel luogo detto Agrilleano al confine del podere di Scepesto e Leone Gunnari; altri appezzamenti nel luogo detto di Franco, che abbiamo ottenuto in permuta dal monastero della Madre di Dio de Vetere Squillace, con alberi da frutta e boschi, al confine dei poderi dei figli di Giovanni Gunnari e di Nicola Climi. E questi beni, come sono nominati di sopra, ve li abbiamo consegnati senza riserve, perché li possegga il convento di S. Stefano del Bosco. Così abbiamo anche consegnano a voi i documenti che giacevano presso di noi. Vi abbiamo dato e consegnato tali beni, perché abbiate pienissima potestà di amministrarli e usarli come beni propri del convento di S. Stefano. Né alcuno di noi o dei nostri successori potrà farvi opposizione: anzi siamo tenuti a difendere e proteggere gli stessi beni per voi da qualsiasi oppositore. Inoltre vi cediamo, a nome del detto monastero, l’intera possessione e il dominio e qualsiasi diritto che il cenobio di S. Gregorio abbia e possa avere in tali poderi, che vi consegniamo, rinunciando in perpetuo a qualsiasi ricorso a decisioni e sentenze sia canoniche sia civili, che sono e saranno pertinenti a noi e al cenobio secondo questa permuta e perenne cessione. E se noi o i nostri successori tenteremo di opporci alla detta permuta e perenne cessione, siamo obbligati e tenuti noi e il nostro cenobio a pagare a voi e al convento di S. Stefano come pena cinquanta augustali; e questa permuta e perenne cessione resti in eterno. Perciò per sicurezza e confermazione dello stesso convento abbiamo consegnato questa carta di assicurazione e di perpetua validità in mano al notaio Pellegrino Samonà, pubblico notaio della città di Squillace, di fronte ai giudici di Squillace, cioè il signor Nicola Sansuno, il signor Nicola di Cosenza, e il signor Rhao Adriano, con i quali come nostri giudici, e con altri probi uomini, per ciò specificamente convocati e chiamati, l’abbiamo firmata, confermata dal detto egumeno Gerasimo e dal suo cenobio e dai detti giudici e testimoni.

 Io, Nicolò di Cosenza, giudice di Squillace, attesto; Nicolò Sansuno, giudice di Squillace, attesto; Io, Rhao Adriano, giudice di Squillace, attesto. Io, Bartolomeo monaco, attesto e firmo quanto sopra; io, Anicio monaco, attesto e firmo quanto sopra; io, Leonzio monaco, attesto e firmo quanto sopra; io, Teodulo monaco, attesto e firmo quanto sopra; io, Pafnuzio monaco, attesto e firmo quanto sopra; io, Sergio Macrises teste convocato, sottoscrivo; io, Gerasimo monaco ed egumeno, firmo e confermo.

 Questo documento è stato scritto, sottoscritto e confermato per mano di me, Pellegrino Samonà, pubblico notaio della città di Squillace, nell’indizione mese e anno suddetti”.

 Tentiamo qui di individuare, con la seguente tabella, i luoghi ricordati nel documento:

TOPONIMO

ETIMO

TIPOLOGIA

ODIERNA DENOMINAZIONE

Agrilleano

gr. agròs, lt. ager, campo

appezzamento

Grillea (?), in agro di Montauro, dial. Agridea (Rohlfs);

Cambo

lt. campus, campo

appezzamento

Combo ?, o Campo in agro oggi di Gasperina

Cropani

gr. kopros, letame, fertilità

appezzamento

Una località Cropani si trova nei pressi di S. Gregorio a Stalettì

Franco

antroponimo, o “libero”

appezzamento

Franco, vallone, in agro di Montauro

Podere dei Barbara

-

appezzamento

?

Podere di Giovanni Geracari

-

appezzamento

?

podere di Giovanni Gunnari

-

appezzamento

Gunnaradi, in agro di Montauro

podere già di Leone Gunnari

-

appezzamento

Gunnaradi, in agro di Montauro

Podere di Nicola Climi

-

appezzamento

?

Sambataci

gr. psammos, psamme, sabbia

appezzamento

oggi in agro di Centrache (Rohlfs)

San Luca

 

appezzamento

S. Lucà (Rohlfs), in agro di Stalettì

Scala

lt. scala, o gr. skaleia, scavo

appezzamento

Scala e Burrone della Scala, in agro di Stalettì

Scepesto

gr. skepas, difesa ?

appezzamento

Una località Difisa (e Madonna della Difesa) è presso la località Cropani.

Stalactì

gr. stele, colonna, rupe

casale

Stalettì

San Gregorio Taumaturgo

 

Cenobio

San Gregorio Taumaturgo, oggi convento francescano

Santo Stefano del Bosco

 

certosa

Certosa di Santa Maria

Catanzaro

gr., sull’altura

Città vescovile

Catanzaro

Ginecocastro

gr. gynaikòs kastron, fortezza della donna, regina

Città vescovile

Belcastro

Squillace (Skylax)

Una delle forme derivate da gr. Skylletion, Skyllation, lt. Scolacium

Città vescovile

Squillace

Madonna de Vetere Squillace

Scolacio sulla costa ?

convento

Santa Maria del mare,  in agro di Stalettì ?

Agraria

gr. agròs, lt. ager, campo

territorio

?, in agro di Stalettì

Mentavrion

 

villaggio

Montauro

* * *

 COGNOMI

LOCALITÀ

RIFERIMENTO

ETIMO

Agresta

Gasperina,  Montauro, Montepaone, Stalettì

Agraria

Agricoltore

Barbara

Soverato

Barbarà, Barbàra

Nome proprio. Cgm. in Grecia (Rohlfs)

Chemi

Stalettì

Climi

Gr. Klema, verga; o lt. Clemens; ma anche gr. klimax, scala. Vd.  Scala.

Cosentino

Petrizzi

Nicolò di Cosenza ?

 

Cundari

Montepaone

Gunnari

Forse gr. Gunos, ginocchio; Gùnaris è cgm. in Grecia (Rohlfs)

Gerace, Geracitano

Montauro

Geracari ?

Gr. Geraiòs kare, vecchia testa

Grillo,  Grillone

Squillace,  Gasperina, Montauro, Montepaone, Squillace, Stalettì

Agrilleanòn, Grillea

-

Leo, De Leo, Di Leo, Leone Leuzzi, Leotta

Soverato, Montauro, Montepaone, Stalettì

Leus, Leon, Leontios

Gr. Leon, Leus

Macrì, Macrina

Montepaone, Squillace, Stalettì, Gasperina

Macrisis

Gr. Makrè, makròi

 

Pellegrino

Squillace

Peregrinos

Lt. Peregrinus

Rao

Montauro, Stalettì

Rhao

Raone, normanno; o gr. rhyakion

Rubino

Squillace,Stalettì

Rubes

Rubes, unità di misura ?

Scala, La

Squillace

Scala

-

Schipani

Gasperina, Squillace, Stalettì

Scepestù ?

-

Sergi

Soverato

Sergios

Lt. Servius

Vetere

Montauro, Stalettì

De Vetere S.

-

 

Con gli auspici che gli studi su Montauro continuino con la stessa alacrità e serietà.

 Ulderico Nisticò

 Condividi su Facebook

 

Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it


  
  

ARCHIVIO

NUMERO 300: I NOSTALGICI DEL PASSATO CHE PASSÒ
NUMERO 299:
110 E LODE E LA TERATOPOIESI
NUMERO 298:
Letargo e voce del verbo ignorare
NUMERO 297:
Divagazioni a proposito di un film su Nassiriya
NUMERO 296:
LA PROLOCO E ALTRA ARTE
NUMERO 295: MONTAURO TRA STORIA, ARTE E MIRACOLI
NUMERO 294:
I COMMERCIANTI E IL CORSO
NUMERO 293:
SPIAGGE VUOTE
NUMERO 292:
FONTANASECCA
NUMERO 291:
INSISTO SUL QUARZO
NUMERO 290: SI VIVE ANCHE DI EMOZIONI
NUMERO 289: TURISMO E FLUSSI
NUMERO 288:
LA MIA ANTIMAFIA È PIÙ BELLA DELLA TUA
NUMERO 287:
NOTIZIE DAL TEATRO DEL GRILLO
NUMERO 286:
DONNE E CAVALIERI AL CINEMA
NUMERO 285:
ANCORA SUL QUARZO, O COMAC
NUMERO 284:
VERTENZA PAPARO... LA GENESI
NUMERO 283:
COSA PRODUCE SOVERATO SOPRA UN PALCOSCENICO
NUMERO 282: SONO ENTRATO NEL QUARZO, O COMAC
NUMERO 281:
I BRONZI UMANI
NUMERO 280:
CHE FARE DEL QUARZO DETTO ANCHE COMAC?
NUMERO 279:
AUTO D’EPOCA, INDUSTRIE D’EPOCA
NUMERO 278:
ARCHEOLOGIA DELLA DOMENICA E BUFALE A NARDODIPACE
NUMERO 277:
TURISTI E SURROGATI
NUMERO 276:
BARI, STORIA E FEMMININO SELVATICO
NUMERO 275:
SOVERATO E CHIARAVALLE 2011
NUMERO 274: IN ESPLORAZIONE
NUMERO 273:
COMMENTIAMO
NUMERO 272:
CULTURA E TURISMO E SOLDI
NUMERO 271:
PROPOSE PLINTA DI FARMI ASSESSORE
NUMERO 270:
COSÌ PARLÒ MAURIZIO GASPARRI
NUMERO 269:
NOTIZIE DAI TEATRI
NUMERO 268:
AFFISSIONE ABUSIVA
NUMERO 267:
MICROSTORIA D’AUTORE A SATRIANO
NUMERO 266:
UN’ALTRA EPIGRAFE DI PETRIZZI
NUMERO 265:
ROMA, ALBA LONGA E L’OSPEDALE DI SOVERATO
NUMERO 264:
I SANTI A GALILEA
NUMERO 263: RADUNO PARTIGIANO NELLA PERLA DELLO IONIO
NUMERO 262:
LA MASNADA DEI SOGNATTORI HA COLPITO ANCORA
NUMERO 261: CONSIGLI AL PROSSIMO SINDACO
NUMERO 260: PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE
NUMERO 259:
COMUNALI: PROVO A CAPIRCI QUALCOSA
NUMERO 258:
LE DISAVVENTURE DI UNA RUBRICA APPENA INIZIATA
NUMERO 257: TURISMO AFFIDATO ALLA BUONA FORTUNA
NUMERO 256:
MENO MALE CHE C’È IL PREFETTO
NUMERO 255:
DIVAGAZIONI ELETTORALI
NUMERO 254:
NEL LONTANO 1970
NUMERO 253:
CI MANCA SOLO PINO APRILE
NUMERO 252:
GUIDE CERCANSI INVANO
NUMERO 251:
CATERINA, PENNISI E ALTRE BUGIE
NUMERO 250:
DUE FRATELLI E I MIEI AMICI DI SQUILLACE
NUMERO 249:
CATANZARO E DINTORNI 1528
NUMERO 248:
MENO MALE CHE DUE SONO CONTRO
NUMERO 247:
A CONSIGLIO CHIUSO, STORIA DEL MERIDIONE
NUMERO 246:
I DILEMMI DI TIANI
NUMERO 245:
UNITÀ, PARLIAMONE
NUMERO 244:
FINALMENTE CHIUSA LA QUESTIONE DEL VOLTO DI DON BOSCO
NUMERO 243:
UNA COMMEMORAZIONE COME SI DEVE A MONTEPAONE
NUMERO 242:
INVITO PER IL 17 MARZO: CELEBRAZIONI E CRITICHE
NUMERO 241: ENJAMBEMENTS E DANTE
NUMERO 240: CROCI E SANTI
NUMERO 239:
VOTATE E FATE VOTARE GIOVANNI BOSCO
NUMERO 238:
QUALCHE CHILOMETRO E CENTOVENTI ANNI
NUMERO 237:
L’ELMO DI SCIPIO, BENIGNI E ANNIBALE
NUMERO 236:
AGESILAO MILANO: CHI ERA COSTUI?
NUMERO 235:
MAGISTRATI VELOCI E CENTOCINQUANTESIMI LENTISSIMI
NUMERO 234: SE NON ORA, PRIMA
NUMERO 233:
MA SOVERATO È ALL’ESTERO?
NUMERO 232: DIFENDO LA PIAZZETTA PORTOSALVO
NUMERO 231: BENVENUTO, UFO
NUMERO 230: ARCHITETTURE MEGAGALATTICHE
NUMERO 229:
CENTOCINQUANTESIMO DEI DISTRATTI
NUMERO 228:
VOGLIO ANCH’IO UNA BOCCASSINI
NUMERO 227: (NON) SIAMO IN MEZZO A UNA STRADA
NUMERO 226: IL CASO PILINGA
NUMERO 225:
UN’OTTIMA NOTIZIA RELIGIOSA, SOCIALE E CULTURALE
NUMERO 224: POVERI MAIALI MIEI
NUMERO 223: LA TELENOVELA DELL’OSPEDALE DI CHIARAVALLE
NUMERO 222:
MI SPIACE MA DEVO RISPONDERE
NUMERO 221: SALESIANI: LEGGENDE E STORIA
NUMERO 220:
DODICI PROFEZIE PER IL 2011
NUMERO 219: “SQUALLIDO QUALUNQUISMO CULTURALE E MORALE”
NUMERO 218: LA MALEDIZIONE DI POLITE, O ALIBANTE CHE DIR SI VOGLIA
NUMERO 217:
MAGGIORANZA E ASSENZE A SOVERATO
NUMERO 216:
BALLONS D’ESSAI?
NUMERO 215: ANCORA SULLA TOPONOMASTICA
NUMERO 214: “E ADESSO PROCESSATECI TUTTI”
NUMERO 213:
PORTO: LA MAGNA GRECIA FU CONTRO DI NOI
NUMERO 212: ÀNTHROPOS ZOON POLITIKÒN PHYSEI
NUMERO 211:
LA VERITÀ NON È VERITATISMO
NUMERO 210: LA PRIMA VOLTA DEL GRUPPO ORSI
NUMERO 209:
TOPONOMASTICA SELVATICA
NUMERO 208:
ELEZIONI COMUNALI E LE STRADE
NUMERO 207:
TURISTI A CASTELLABATE
NUMERO 206: IL CUSCUNÀ
NUMERO 205: UNA LACRIMA E UN’AREA ATTREZZATA
NUMERO 204: E SE TORNIAMO A VOTARE?
NUMERO 203:
POMPEI, E NON SOLO
NUMERO 202:
PARLIAMO DI COSE SERIE, PER GIOCO
NUMERO 201:
TUTTI DA FIORITA E A SAN MARTINO, E UN PO’ DI STORIA
NUMERO 200:
E BRAVO MANCINI...
NUMERO 199:
QUANDO CADE LA FRANA, POI...
NUMERO 198:
LE MADDALENE PENTITE
NUMERO 197:
CALMATEVI, RAGAZZI
NUMERO 196:
BRAVO, MICHELE!
NUMERO 195:
BUONI VACANZA: UN’OCCASIONE
NUMERO 194: RIFLESSIONI SUL CINEMA IN CALABRIA
NUMERO 193: NOTIZIA E SMENTITA
NUMERO 192:
FESTA DI OTTOBRE
NUMERO 191:
LA LEGA? IGNORANTI! IO, INVECE...
NUMERO 190:
DIECI ANNI DALLE GIARE
NUMERO 189: CHIARAVALLE: RICONVERSIONE E NUMERI
NUMERO 188: L’UNIVERSITÀ DELLA TERZA ETÀ
NUMERO 187:
FIORITA FRESCO DI STAMPA
NUMERO 186: 439 ANNI FA A LEPANTO
NUMERO 185: LE STRADE CHE NON CI SONO
NUMERO 184: EVVIVA SCOPELLITI, E L’OSPEDALE DI CHIARAVALLE
NUMERO 183:
ALMENO NON È LA SIGNORA IOLANDA
NUMERO 182:
ESTATE SOVERATESE, MALE
NUMERO 181:
ESQUILACHE
NUMERO 180:
IL MIRACOLO SCONOSCIUTO DI MONTAURO
NUMERO 179:
IL 20 SETTEMBRE E AMIRANTE
NUMERO 178: UN SABATO VIVACE TRA SPORT E DANZA
NUMERO 177: UNA RIUNIONE SERIA SULLA SANITÀ
NUMERO 176: LA VORAGINE
NUMERO 175:
QUALCUNO FINALMENTE RISPONDE
NUMERO 174: CHE FINE HA FATTO LA CONURBAZIONE?
NUMERO 173: LE ORIGINI DEL DEGRADO
NUMERO 172:
L’ENIGMA DI MURO ROTTO
NUMERO 171:
CRONACHE DAL CONSIGLIO COMUNALE APERTO
NUMERO 170:
NON CI SERVE ALTRO
NUMERO 169:
ERA DA UN PO’...
NUMERO 168:
TOMMASO MARTINI E LA RISCOPERTA DELLA CALABRIA
NUMERO 167:
LA BUFALA DELLA SIGNORA JOLANDA
NUMERO 166:
FIORITA, QUANTE CE NE COMBINI!
NUMERO 165:
STORICI DELLA DOMENICA
NUMERO 164: A RASPA BISOGNA SPIEGARE L’ABC
NUMERO 163: GARIBALDI: I DANNI DI UNO SBARCO
NUMERO 162: CULTURA, STORIA, TURISMO... E ALTRO
NUMERO 161:
TORNA POLIPORTO – EUTIMO E CARITEA
NUMERO 160: CONSIDERAZIONI A PROPOSITO DI UNA FESTA ...
NUMERO 159: MY LAND
NUMERO 158:
TURISMO E STATISTICHE AD OCCHIO
NUMERO 157:
BENVENUTO COMMISSARIO
NUMERO 156: "QUEST'ANNO  SULLA BARCA DELLA MADONNA ..."
NUMERO 155:
FARMACIA E POSTE: CITTÀ O PAESINO?
NUMERO 154:
SOFISMI E SOLITUDINI
NUMERO 153:
MA PITARO IN CHE MONDO VIVE?
NUMERO 152:
GRAZIE A CHI MERITA
NUMERO 151:
MONACI E PUGILATO
NUMERO 150:
TURISTI FORESTIERI
NUMERO 149:
PRONTO RICONOSCIMENTO DI MERITI
NUMERO 148: PER LA STORIA DELLA NOSTRA ARCIDIOCESI

NUMERO 147: ÉCRASEZ L’INFÂME E IL VOLTAIRE DELLA DOMENICA
NUMERO 146:
LA BRETELLA, E ALTRE STRADE
NUMERO 145:
A DANIELE RONDINELLI
NUMERO 144: LETTERE E PESCI IN FACCIA
NUMERO 143: I VANDALI
NUMERO 142:
LETTERA APERTA AD UNA GENTILE SIGNORA CHE VUOLE DORMIRE
NUMERO 141:
CHE SORPRESA! UN ALTRO MORTO!
NUMERO 140: GIORNALISTI LOCALI: ISTRUZIONI PER L’USO...
NUMERO 139:
CHE SORPRESA! DUE MORTI AMMAZZATI
NUMERO 138:
IL CONTROLLORE GENTILE E LA PROLOCO
NUMERO 137:
I GATTI E LA TALPA
NUMERO 136:
DOLOROSA STORIA DELLA (FU?) PROVINCIA DI VIBO
NUMERO 135: PROLOCO: ARRIVEDERCI AL 7 GIUGNO
NUMERO 134:
RICORDO DI UN SOVERATANO
NUMERO 133: CARO MAURIZIO...
NUMERO 132: TURISMO RELIGIOSO
NUMERO 131: AFFITTASI
NUMERO 130:
AUTOSTRADE DEL MARE E SOVERATO
NUMERO 129:
SABATO PROSSIMO DIRÒ...
NUMERO 128:
GIANNI, SONO CON TE
NUMERO 127: QUALCOSA DI BUONO A SOVERATO
NUMERO 126: EVVIVA FIORITA
NUMERO 125:
LETTERA APERTA AGLI STORICI
NUMERO 124: MARONI, DOVE SEI?
NUMERO 123:
INNEGGIAMO ALLA PALLAVOLO
NUMERO 122:
CASO PER CASO?
NUMERO 121:
PERLA E CADAVERI
NUMERO 120: LA SETTIMANA DELLA CULTURA
NUMERO 119:
A LUCA PROCOPIO SUL TOTOSINDACO
NUMERO 118:
TURISMO E PASSANTI
NUMERO 117: IL VESCOVO DI LOCRI
NUMERO 116: IL MINISTRO CHIMIRRI
NUMERO 115: ALBERGHI, SÌ, ALBERGHI
NUMERO 114: ANCORA A LUCA
NUMERO 113:
SOVERATO FUORI GIOCO
NUMERO 112:
LETTERA APERTA A SCOPELLITI
NUMERO 111: EUTIMO? MA PERCHÈ EUTIMO?
NUMERO 110:
PROGRAMMAZIONE DELLA STAGIONE ESTIVA? NO, GRAZIE
NUMERO 109:
E ALLORA PARLIAMO DEL TG3
NUMERO 108:
ANCORA SUL VOLO
NUMERO 107:
IL VOLO È FINITO IN PESCE
NUMERO 106:
GRAZIE A NOME DI TUTTI, E ALTRO
NUMERO 105: POCHE RIGHE A ZOILO
NUMERO 104:
RIPETO E CONFERMO
NUMERO 103:
HO DETTO AD ALEMANNO
NUMERO 102:
ILLUMINISTI E SOFISTI
NUMERO 101:
TOTTI VUOLE FARE IL PORTIERE, E IL TEATRO
NUMERO 100:
OTTIME NOTIZIE DALLA PROLOCO DI SOVERATO
NUMERO 99: ROMA, MILANO, SOVERATO
NUMERO 98:
PRECISAZIONI SULLE REGIONALI
NUMERO 97:
FRA QUARANTOTT’ORE
NUMERO 96: 140 GATTI ALLE PRIMARIE
NUMERO 95: LEZIONI DI TEATRO
NUMERO 94: STORIA DELL’ANCINALE
NUMERO 93: SBADIGLI SUL PALCOSCENICO E AD OGNUNO L’ARTE SUA
NUMERO 92: UNA VIA A CRAXI?
NUMERO 91: EX FELICE EX ISOLA
NUMERO 90:
HIC RHODUS, HIC SALTA
NUMERO 89:
AI MIEI TEMPI SÌ CHE...
NUMERO 88: CITTA' O VILLAGGIO?
NUMERO 87: AUGURI
NUMERO 86:
È NATALE SIAMO TUTTI PIÙ BUONI
NUMERO 85:
UOMINI DI CHIESA E DI CULTURA
NUMERO 84:
NOTIZIE CULTURALI E INCULTURALI
NUMERO 83: NEGOZI APERTI
NUMERO 82: U CUMMENTU
NUMERO 81:
BALDASSARRE SINOPOLI! ASSENTE!
NUMERO 80: BUFALE E SOCIALITA'
NUMERO 79:
LA LINGUA DI BABELE A SOVERATO E A FORCELLA
NUMERO 78: GUELFI E GHIBELLINI
NUMERO 77: BUFALE DALL’AMBONE
NUMERO 76:
SCIACALLI E AVVOLTOI DI TUTTI I PAESI UNITEVI
NUMERO 75: QUESTIONI IN SOSPESO
NUMERO 74:
DOV’È LA CULTURA?
NUMERO 73:
PROLOCO DI GASPERINA E PROLOCO DI SOVERATO
NUMERO 72:
FEDE E ARTE PER LA FESTA DI S. GERARDO
NUMERO 71: PIOVE
NUMERO 70:
I RAGAZZINI E IL CENTRODESTRA DI SOVERATO
NUMERO 69:
NE FARAI, DI STRADA!
NUMERO 68: SILENZIO STAMPA
NUMERO 67: A SETTIMANA
NUMERO 66:
GIUSTIZIA CANICOLARE
NUMERO 65:
RISVEGLIO DOPO IL SOGNO DI MEZZA ESTATE
NUMERO 64:
NATA SOTTO CATTIVA STELLA
NUMERO 63:
SIGILLI E BUONA OCCASIONE
NUMERO 62: FROTTOLAI A SOVERATO
NUMERO 61: L'ORCHESTRA DEL TITANIC
NUMERO 60:
COSA DIREI L’11 LUGLIO AL PD
NUMERO 59: LA SUPERBUFALA DELLE SERRE
NUMERO 58:
CHE C’È DA VEDERE A SOVERATO?
NUMERO 57: ATTENTI AL CANE
NUMERO 56: NON FANNO UN TUBO
NUMERO 55: SOVERATO ESCLUSA
NUMERO 54:
LA DEGENERAZIONE DEL TERRITORIO
NUMERO 53:
RESURREXIT E SOVERATO “VECCHIO”
NUMERO 52:
RESURREXIT E GLI UCCELLACCI
NUMERO 51: RESURREXIT, RISORGIAMO
NUMERO 50: LODE A RESURREXIT
NUMERO 49: NOTIZIE DALLA PROLOCO
NUMERO 48: OH NO ANCORA ULISSE
NUMERO 47: UN CONVEGNO DI TERRORIZZATI
NUMERO 46: NARRANTE SENZA NARRATO
NUMERO 45: POVERI PIT!
NUMERO 44: LA SELVA OSCURA DI LAGANOSA
NUMERO 43: LODE A TEO SINOPOLI
NUMERO 42: IL CREPUSCOLO DEGLI DEI FORMATO RIDOTTO
NUMERO 41: NATALE A CASA, UN LIBRO IN MANO
NUMERO 40: QUANDO I PROBLEMI SI AFFRONTANO SUL SERIO
NUMERO 39: SENZA UNA BIBLIOTECA
NUMERO 38: LETTERA CIRCOLARE AGLI AMICI...
NUMERO 37: MIRACOLI A SOVERATO
NUMERO 36: CORAGGIO E INTELLIGENZA
NUMERO 35:
CULTURA, CULTURA
NUMERO 34: RIFORME LOCALI
NUMERO 33: AUTUNNO SOVERATANO
NUMERO 32: CARI RAGAZZI...
NUMERO 31: QUERELOMANIA
NUMERO 30: PER UN ASSE IONICO

NUMERO 29: FARMACIA E PARAFARMACIA
NUMERO 28: POSTA CELERE?
NUMERO 27: AN, UN ASSEMBLAGGIO BUFFO
NUMERO 26: IL PIANO CESARINI
NUMERO 25: CHI CI SALVA DALLE TROMBE D’ARIA?

NUMERO 24: CHI CANTA PREGA DUE VOLTE
NUMERO 23: ARRIVA L’INVERNO, SOVERATO RITORNA A VIVERE

NUMERO 22: TOLLERANZA CENTO
NUMERO 21: CHI LI HA VISTI?
NUMERO 20: CITTÀ EVACUATA
NUMERO 19: STRADE SENZA USCITA
NUMERO 18: ADESSO, PENSATE A GOVERNARE
NUMERO 17: Un’antica usanza per l’Assunta: la “fadda dâ Madonna”
NUMERO 16: ELOGIO DEL POPOLO BASSO
NUMERO 15: TURISMO E UNITA' DI MISURA
NUMERO 14: IL FRATELLO TRADITORE
NUMERO 13: CARLO FILANGIERI, PRINCIPE DI SATRIANO E DUCA DI CARDINALE
NUMERO 12:
ME LO CELEBRO PER CONTO MIO
NUMERO 11: NON CE NE POTEVA IMPORTARE DI MENO!
NUMERO 10: LA SCARPA DI APELLE A TEATRO
NUMERO 9: EUTIMO CE L'HA FATTA
NUMERO 8: SOVERATO IN GUERRA
NUMERO 7: UN SUCCESSO CULTURALE
NUMERO 6: SUBERATUM
NUMERO 5: SOVERATO, IL LUGLIO CHE NON C’È
NUMERO 4: IL SINDACO DI BABELE
NUMERO 3: UN SERVIZIO CULTURALE
NUMERO 2: TRENTA PER CENTO IN PIÙ
NUMERO 1: LA VERA STORIA DI EUTIMO


 

  

Soverato Web.Com
SoveratoWeb.Com - Il Portale di Informazione del Soveratese