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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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L’uovo di Colombo dell’immondizia
Si può guadagnare con l’immondizia? Eccome. Quasi tutto quello che noi ogni giorno gettiamo via è in qualche modo riutilizzabile: carta e cartoni; stoffe in genere; plastica; alluminio e altri materiali metallici... componenti elettrici ed elettronici. Parte di questa roba può essere semplicemente ancora utilizzata; altra parte, come carta plastica metalli, va lavorata per riportarla allo stato informe e rielaborata. E che dire dell’umido e del cibo? Costituisce la base per ottimo concime naturale. Sono forse questi dei sogni di un letterato ormai in pensione? Ma no, se leggete i giornali, o viaggiate un po’, sono cose banali che fanno felicemente e con guadagno da tutte le parti, quasi mai in Calabria: alcuni piccoli Comuni del Nord non chiedono soldi e imposte ai cittadini, e si mantengono lautamente con il riciclo della spazzatura. Senza dire che raccolta e il riciclo sono attività economiche e lavoro. Qui noi prendiamo la spazzatura e la gettiamo via in una discarica: fine! a dire il vero, capita di vedere raccogliere cartoni e carta da un apposito mezzo; ma il resto, in specie gli infiniti oggetti di plastica, nessuno se ne cura, e la loro sorte è di essere distrutti senza speranza di resurrezione. Uno spreco. Se si tratta di scaricare in una valle della morte, a che serve una società? Bastano i vecchi netturbini comunali. Una società ha senso che assolve al suddetto compito di ricavarci un utile; se no, è solo una spesa in più. Adesso tutti quelli che leggeranno e faranno finta di non aver letto si regoleranno così: i sindaci se la prenderanno con la Schillacium; la Schillacium se la prenderà con i sindaci; qualche istruito se la prenderà con il dominio spagnolo, che è finito nel 1708, però non si sa mai; se no, con la mafia, e verrà scritto un libro antimafia presentato in un maxiconvegno antimafia segue cena. A me invece non importa un fico secco di chi è colpevole, e perché prima o poi lo siamo tutti di qualcosa, e perché non sono “maniaco dei processi” come gli Ateniesi secondo Aristofane e gli Americani secondo i telefilm. Gradirei una soluzione in tempi rapidi, ovvero l’inizio di una raccolta differenziata e del riutilizzo del materiale. Dove collocare l’attività? Beh, ce ne sono terre incolte nei nostri boschi! Dimenticavo che, se proponiamo un termovalorizzatore per ricavare energia, altra grande utilità potenziale dell’immondizia, subito arrivano gli ecologisti della domenica: propongo di impiparcene. Mica si può stare ai capricci di chi l’energia la vuole – senza condizionatore? Non sia mai! – però non la vuole dall’atomo, dal carbone, dalla sozzeria, e manco dal vento e dal sole. Li avete mai sentiti protestare contro il petrolio? No? Distrattoni! Attendesi risposta, possibilmente seria e tecnica. Ulderico Nisticò
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