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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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Enea è passato diritto
I Turchi, popolo di origine asiatica, si affacciano nel Mediterraneo verso il 1000 dopo Cristo, non nel 2000 o 1000 avanti Cristo circa, quando ebbe gloria e sventura la città di Troia, abitata non da Turchi ma da Frigi, e passata via via attraverso domini greci, macedoni, ellenistici, romani, bizantini... Il territorio fa parte della Turchia oggi, non ai tempi di del figlio di Anchise e di Venere. Egli, Enea, come canta Virgilio autore dell’Eneide – quanto dire! – passò sì da queste parti, però è passato diritto e al largo, senza minimamente sbarcare. Libro III, versi 551 – 54. hinc sinus Herculei (si
vera est fama) Tarenti Uno sbarco velocissimo per scopi rituali lo aveva effettuato, come si legge in versi precedenti, ma nel Salento, o a Porto Badisco attuale, o, pare, a Castro. Ma da qui, dalle nostre coste, si regolò come la maggior parte dei cosiddetti turisti a Soverato: era di flusso! Mi spiace, ma secondo me era colpa nostra pure allora se non sapevamo tenerci i turisti, neanche quelli mandati dagli dei. Niente Enea, caro Maestro. Per carità, non è che uno debba essere per forza un conoscitore e specialista della poesia epica latina e dei suoi precedenti greci: è che, prima di parlare, uno farebbe meglio a informarsi. La prossima volta, 3477127013: è gratis. Non la telefonata, la consulenza. Ragazzi, siamo stati abbastanza afflitti dagli sbarchi di Ulisse (secondo Gatti, a Copanello sotto il Motel; secondo Wolf, alla stazione di Sant’Eufemia!), con tanto di buffi cartelli del Comune di Catanzaro, precedentemente anche con strafalcione “quì”. Volete vedere che li ha scritti Claudio Maria Pennisi, quello di “un’altro”? Probabile. Ah, dimenticavo il Santo Graal, i Templari, e quello che, ridendo ridendo, voleva andare da Jasmine a farsi nominare conte senza l’oste! No, dopo gli sbarchi di Odisseo e simili fole, non possiamo sopportare anche gli sbarchi di Enea! Ma accidentaccio: in Calabria abbiamo almeno quattromila anni di storia vera, perché dobbiamo sempre cercare le bufale? Ulderico Nisticò
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