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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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UN PARTITO MERIDIONALISTA
- Tutti i movimenti meridionalisti sono l’unico movimento meridionalista DOC, che vincerà; prima o poi! - Tutti i movimenti meridionalisti occupano metà del convegno e tutta la cena a parlare malissimo degli altri movimenti meridionalisti; - Tutti gli interventi di tutti i movimenti meridionalisti iniziano ricordando che la prima ferrovia d’Italia fu la Napoli – Portici; in qualche occasione, qualche meglio informato parla anche di Castellammare, Pietrarsa, Mongiana, S. Leucio... ma è raro; - Se invece hanno letto arruffoni alla Pino Aprile, i relatori informano la platea che il Sud era la terza potenza industriale del mondo. Segue applauso. Tranquilli, il Sud del 1860 era pari al Nord non perché ricco come il Nord, ma perché il Nord era povero come il Sud, in qualche caso di più. - Dove c’è gente un po’ democratica e buonista, il pubblico viene reso edotto che il Regno era pacifico e fu invaso senza dichiarazione di guerra, con il sottinteso che si potrebbe fare ricorso al giudice di pace (goduria degli avvocati!) e ottenere così la reductio in pristinum, e il ritorno dei Borbone sul trono per sentenza della Conciliazione (con i tempi della Giustizia, se ne parla per il 250mo). Dove ci sono io, faccio subito notare che ci hanno mangiati vivi proprio perché eravamo un Regno pacifico; però i briganti (“i briganti hanno salvato l’onore militare d’Italia”: l’ha detto Pino Aprile? No, Giuseppe Garibaldi!) ammazzarono più soldati sabaudi delle tre guerre d’indipendenza messi assieme. - Non sto scherzando: c’è chi ha proposto seriamente di rivolgersi all’ONU (un noto ente inutile di N. York) avverso i plebisciti del 1860! - Ottenuto il Regno, qui si apre però questione tra i sostenitori del ramo napoletano e quelli del ramo spagnolo dei Borbone: ve la risparmio. - Torniamo ai congressi. Ogni intervento, ovviamente, dice malissimo della Lega, e non manca di ricordare che il figlio di Bossi, detto la Trota, è stato bocciato tre volte; mentre i nostri ragazzi ottengono facilmente 110 e lode. 110, quanto i movimenti meridionalisti. Restano disoccupati almeno un decennio, però sono “preparati”. - Qualcuno si sofferma anche a lodare la Magna Grecia di 2500 anni fa, più o meno. - Tutti gli intervenuti sollecitano soldi dallo Stato, a qualsiasi titolo. Ospedali, scuole, passacarte... Industrie, mai: lì si suda! Tutti parlano di posti, nessuno di lavoro. - Ogni convegno finisce con mirabolanti promesse di attività frenetica e con l’appuntamento al prossimo, in genere dopo un anno. Degli impegni, viene a volte mantenuto solo l’ultimo. Spesso neanche quello. Insomma, queste riunioni sono più inutili di una fiaccolata antimafia segue cena. Ragazzi, per forza il Sud è quello che è, e la Calabria è l’ultima regione d’Europa. Al Nord c’è una Lega unica, capeggiata da uno e uno solo, ed è al potere in Italia e nelle regioni tra le più ricche e attive del pianeta. Noi, divisi in 110... se oggi non ne sono nati un paio, gruppetti, passiamo il tempo a progettare quello che mai si farà; e ingrassiamo di parole. Gruppi monodose, di rilevanza politica zero, sociale meno. Ulderico Nisticò
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