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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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LE FESTE DELL’ADDOLORATA 2011
Secondo me, anche a Soverato Superiore è in azione in diavolo, diàbolos. Così chiamarono i primi cristiani il Maligno, dal greco diaballo, il cui significato essenziale è mettersi in mezzo, separare. E già, questo è il lavoro di Satana, separare gli individui dalla comunità per poterli catturare uno ad uno e portarseli laggiù. Nella più pura tradizione cattolica non inficiata da protestantesimo, giansenismo, intellettualismo e veritatismo (che sarà mai?), la difesa contro Belzebù non è, come si insinua, nella coscienza personale, quasi sempre fuorviante e scivolosa, non un fatto privato, ma è assicurata dalla comunità organica, che precede l’individuo e ci sarà dopo di lui. Per questo fine si “sacralizzò il paesaggio” con le chiese, i conventi, le edicole, i calvari, a protezione della terra e dei suoi abitanti. Per questo si celebrano le feste, che, comunitarie per natura, sono fatte di segni di fede e di vivere assieme in serenità e gioia; in cui tutti s’incontrano, si rivedono, si salutano, si corteggiano, ballano e si sorridono. Il demonio odia chi è in pace con se stesso e con gli altri, odia chi ride di cuore, odia le amicizie, e si insinua per dividerle, usando l’individualismo (“io!”), la superbia e la calunnia. Se trova terreno fertile nella pavidità, semina a piene mani la sua pianta preferita: la zizzania. Soverato tutta ha un gran bisogno di socialità. Città in gran parte troppo nuova, non annovera parentele e amicizie ereditarie; e non ha spazi come piazze e “rughe”; cerchiamo di supplire con le associazioni, i quartieri, i convegni, gli spettacoli. Dobbiamo difendere questo delicato e fragile tentativo di aggregazione, continuamente messo in pericolo da litigiosità e meschini interessi. Ora il pericolo incombe anche sull’Addolorata, che, ricordiamo a qualcuno e spieghiamo a quasi tutti, non è di Soverato Superiore, è la Festa Patronale di tutta la città di Soverato. Bisogna custodire questa tradizione che è antica quanto il paese, e che non possiamo rischiare di perdere per litigi e incomprensioni... e zampini maligni che impongono esclusioni e ripicche. Ulderico Nisticò
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