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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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Marciare divisi per colpire uniti? Consigli di Natale al sindaco
Se è lecito confrontare le cose non grandi perché terra terra, diciamo grandicelline con le piccole, anche la caduta di Berlusconi è stata preceduta da un improvviso convegno ecclesiale di Todi. Anche lì gatta ci covava. Detto questo, e letto che subito un tal partito Noi Sud interviene a chiedere le dimissioni di Taverniti, mi pongo tale quesito: le due operazioni sono casualmente coincidenti, o le gatte che covano sono due e s’incontrano micie micie in segreto? Mistero. E mentre scrivo con un occhio, leggo con l’altro delle dimissioni improvvise dell’assessore al Bilancio, Salvatore Procopio. Sarebbe molto educato da parte mia fingere di credere che questo evento di Vigilia di Natale non sia strettamente legato alla Letterina dell’Immacolata o giù di lì: purtroppo io non sono un seguace di monsignor Della Casa, ma del coevo Castiglione, il quale non insegna le forme ma la sostanza, e in particolare la sprezzatura detta anche francescamente non chalanche, perciò dico sempre quello che penso. Secondo me, epistola e dimissioni vengono dallo stesso miagolio. Che dovrebbe fare, secondo me, Taverniti? Intanto, darsi un’occhiata intorno pure lui e rendersi conto con certezze di chi sono i suoi amici e chi i nemici e chi i Badoglio latenti nell’ombra. Io al suo posto chiederei una bella firma su un bel documento di solidarietà al sindaco: chi firma, è amico del sindaco, chi non firma è amico del giaguaro… no, scusate, della gatta che ci cova. Sempre felini sono. Una salus victis, nullam sperare salutem; oppure à la guerre comme à la guerre. In casi del genere, rinviare esitare attendere sono errori mortali, perché si lascia al nemico l’iniziativa e la possibilità di scegliere il momento a lui favorevole. Bisogna attaccare d’anticipo. Bisogna poi mettere in campo tutte le armi, senza scrupoli. Finalmente ci sono dei giudici a Berlino, e ce ne sono anche a Catanzaro e in piazza Duomo e in piazza Prefettura, e a Napoli, e, se serve, a Roma. Resto in attesa di notizie, e intanto ringrazio la mia buona sorte: finora questo Natale era un tantino noioso. Ulderico Nisticò ARTICOLI CORRELATI
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