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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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Sciopero, mercatino, proteste: la causa
L’anello primo è che la Schillacium nacque, or sono più anni, con la finalità di recuperare e riciclare i rifiuti in quanto attività economica volta a guadagnare; e non nacque affatto per sversare i rifiuti ad Alli o dove mai, operazione per la quale non serve una società pubblico privata, ma basta il vecchio servizio di nettezza urbana dei Comuni. Non mi risulta che la detta Schillacium si sia mai dedicata al recupero e al riciclaggio di rifiuti solidi quali plastica, vetro e metalli vari da rivendere o altro; e meno che meno di rifiuti umidi da usare come concime. Queste sono le attività che, attraverso il riciclaggio, permettono di guadagnare sui rifiuti invece di spendere e basta; e così l’immondizia diventa una risorsa e non un peso. Inutile dire che il Meridione in genere non ricicla, e Napoli insegna; e che non c’è una politica nazionale e meno che meno regionale che organizzi il riciclaggio. Lo stesso per il territorio della Schillacium. Se dunque è così, e se non è così smentitemi, osservo: - Se la Schillacium non ricicla, a che serve? - Se non serve, e un costo invece di un guadagno, che la teniamo a fare? - Perché i Comuni devono pagare? Essi forniscono la materia prima, cioè i rifiuti; la loro lavorazione dovrebbe essere pagata con i guadagni del riciclaggio. - Se la Schillacium non è in grado di guadagnare, viene meno la sua ragione sociale e d’essere. - Ci saranno sicuramente intoppi burocratici e procedurali: vi comunico che, ovviamente, me ne frego. PS: Me ne frego anche dei divieti di sosta cari a tale Gabriele Saladino, e solo a lui: è da quando c’è il teatro comunale che decine e decine di auto parcheggiano tranquillamente sotto i cartelli, sopra il marciapiede, negli incroci e da ogni altra parte; e mai un vigile o altro agente ha elevato contravvenzione. Si deduce che il Comune di Soverato ha di fatto abolito il divieto in via Amirante durante le ore di teatro, ed è tana libera tutti. Il Saladino in una lunghissima fila di auto ha preso di mira proprio la mia? Bravo, è un cittadino integerrimo: la prossima volta che c’è teatro, chiami i vigili e faccia multare tutti, ma proprio tutti. Buon divertimento.Ah, dimenticavo: la terza persona del presente indicativo del verbo dare si scrive “dà” e non “da”. Meno male che non c’è reato di lesa ortografia! Ulderico Nisticò ARTICOLI CORRELATI
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