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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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Zappature settimanali 1
Idem per Scopelliti, da cui non è che mi aspettavo sfracelli, ma almeno un minimo di cambiamento: macché! I soliti soldi rimandati a Bruxelles per incapacità di idee; e se gliene andate a proporre, o perdono le carte come ha dichiarato essergli successo Caligiuri o fanno passare un anno e quattro mesi senza una risposta. Magra soddisfazione, ma la prossima volta che si vota passerò la giornata in campagna. Scopelliti non è peggio di Loiero, Guarasci, Nisticò, Olivo, Chiaravalloti eccetera: è uguale. Del resto, Ferdinando II, che amava e conosceva bene il suo Regno, disse un giorno così: Cosentini pensanti, Catanzaresi operanti, Reggini parlanti. Se tornasse in vita oggi, però, gli resterebbero solo i Reggini e le chiacchiere. I Borbone vennero accusati delle tre effe, feste farina e forca: purtroppo c’erano troppe feste, troppa farina e pochissima forca, o non ci saremmo ridotti così, i Meridionali. In un anno e quattro mesi io ho fatto otto milioni di cose senza essere presidente della Giunta, e quasi tutte a spese mie. Egli? Intervengo sul tratto Gagliato – Soverato. Tranquilli, ci hanno messo quasi cinquant’anni per pochissimi chilometri, per il tratto in parola impiegheranno tanto di quel tempo che di interesse archeologico diventeremo noi. La soluzione c’è, se mai: lasciamo le cose come stanno, utilizzando la provinciale. Per i ragazzi inferiori a trent’anni, vi racconto la storia: nacque come interpoderale, e si raggiungeva con scorciatoie strane; divenne poi provinciale, e, con le disgraziatissime amministrazioni di quel tempo, peggiorò moltissimo; arrivò Traversa, e ne fece una strada più che dignitosa. Sta bene così. Se mai, urge un chilometro da Turriti alla 106; e subito, prima che costruiscano; e recintata, prima che qualche furbone voglia l’accesso speciale a casa sua, e diventa un’altra Laganosa. Ma via, qualcosa di buono. Il Centro Prisma, l’Associazione Vincenziana, l’UILDM di Chiaravalle, i sindaci e assessori di S. Sostene e Davoli, i poeti Daniela Rabia e Giovanni Sestito, e un numeroso pubblico, hanno regalato al territorio una sorpresa: gli ospiti del Prisma si sono messi a scrivere racconti, ed ecco i loro lavori. Cosa non si può ottenere, con scienza e con amore, e unendo le forze! Incendio al Comune di Soverato. O hanno fatto uno scherzo idiota o si tratta di un attentato o minaccia qualunque cosa sia, bisogna beccare il responsabile e levargli il pelo a scopo rieducativo! E, dopo lo spelacchiamento, fargli pagare le spese. La sola cosa che non dobbiamo fare è dare la stura alle chiacchiere magari antimafia segue cena. Buone Palme a tutti. Ulderico Nisticò ARTICOLI CORRELATI
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